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DSA - Coggle Diagram
DSA
dislessia evolutiva
soggetto in età di sviluppo in assenza di deficit neurologici, intellettivi, sensoriali, con adeguate opportunità educative e scolastiche
consensus conference
specifico disturbo dell'automazione (velocità) e della correttezza della lettura
criteri
livello di lettura: <5° rispetto la classe scolare frequentata
in rapidità o correttezza di lettura in almeno 2 delle sei misure raccolte
punteggi largamente sotto la media anche in altri indici di rapidità e correttezza, con maggiore attenzione all'indice di rapidità
QI nella norma (superiore o uguale a 85)
assenza di cause neurologiche e/o sensoriali, permanenza del disturbo nonostante scolarizzazione e interventi didattici specifici
ipotesi
difficoltà a livello fonologico (segmentare e manipolare i fonemi)
anomalie dei processi visivi e di attenzione spaziale (sistema magnocellulare e controllo dei movimenti oculari)
temporal processing impairment: deficit multisistemico, incapacità di processare stimoli di breve durata (visivi e uditivi) in rapida successione temporale
compromessa automatizzazione della lettura a causa di anomalie cerebellari
basi biologiche
anomalie strutturali del cervello
alterazioni strutturali in regioni che includono aree temporali primarie
alterazioni morfologiche della corteccia perisilviana nella porzione anteriore dell'area di Broca, parte di quella di Wernicke, aree implicate nell'elaborazione linguistica orale e scritta
anomalie neurofunzionali
flusso cerebrale anomalo nell'area temporo-parietale sinistra
deficit funzionale del sistema visivo magnicellulare
eziologia genetica
presenza della dislessia nei genitori
studi su famiglie di dislessici
studi sui gemelli monozigoti (71% di concordanza nel disturbo) e gemelli eterozigoti (49% di concordanza)
prospettiva neuropsicologica
approccio modulare
scomposizione del processo di lettura in una serie di operazioni cognitive specifiche che vengono effettuate a partire dall'analisi spaziale della stringa di lettere fino alla produzione della parola
apprendimento della lettura e della scrittura (Frith 1985)
fase logografica
riconoscimento delle parole in base alla loro forma (vocabolario visivo; parole come immagini/disegni)
fase alfabetica
esordio del meccanismo di conversione grafema-fonema, sublessicale
fase ortografica (lessicale)
suoni più complessi associati non più a singole lettere ma a un insieme di lettere (morfema); riconoscimento delle parole; non sono più necessarie le regole di conversione segno/suono
non tutti i bambini attraversano le fasi nello stesso ordine ma ci saranno differenze legate a
caratteristiche del bambino, caratteristiche della lingua parlata, metodo di insegnamento
una buona segmentazione fonemica predispone a una strategia di lettura alfabetica piuttosto che logografica
nella scuola si predilige un insegnamento di tipo fonologico a causa della trasparenza della lingua italiana; nella lingua inglese un metodo logografico
italiano: l'uso della via lessicale avviene più tardi, i bambini usano da subito l'analisi fonologica
ipotesi: disturbo fonologico nelle prime classi della scuola elementare, intorno ai 10 anni un disturbo di tipo superficiale
esistono casi misti (dislessia fonologica e superficiale)
lingue trasparenti: lentezza della lettura (effetto della lunghezza); un metodo di valutazione per valutare la lettura è la rapidità, mentre nelle lingue opache è più importante l'accuratezza
prove
lettura di brani (prove di lettura MT)
si basa su strategie di ricostruzione e anticipazione, più veloce rispetto a quella di parole
valutazione del grado di automatizzazione
lettura di parole (batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva)
trattamento
approcci
prevenzione nei bambini a rischio
correttivo
attivazione di meccanismi che siano funzionalmente equivalenti a quelli che mostrano un'anomalia nello sviluppo
influenzato da
livello di intensità
frequenza (giornaliera, mono- bi - tri- settimanale), rapporto terapista-paziente (1:1, a piccoli gruppi)
durata del trattamento
contesto in cui si realizza, motivazione del bambino alla partecipazione al training
meccanismi di tipo verbale
interventi di tipo fonologico-linguistico
5 aree principali implicate nello sviluppo di abilità di lettura
consapevolezza fonologica
della struttura uditiva delle parole (fonemi)
accuratezza della lettura
conoscenza fonologica
dei rapporti tra grafemi e fonemi
decodifica fonologica
ampliamento del vocabolario
elaborazione e comprensione del testo
interventi di tipo fonologico-linguistico di tipo sublessicale
consapevolezza e conoscenza fonologica
efficaci per il bambino più piccolo, di meno per il bambino più grande e con difficoltà più gravi
meccanismi di tipo non verbale
interventi non linguistici che coinvolgono il sistema visivo
migliorare la percezione visiva dello stimolo
ampliamento degli spazi tra le lettere (riduzione dell'effetto affollamento, crowding)
il deficit si ripresenta quando si torna alla spaziatura precedenza
migliorare l'attenzione visiva
uso di videogiochi per migliorare l'attenzione visiva, ridurre l'affollamento percettivo e favorire la capacità di lettura
difficoltà nell'acquisizione e utilizzazione della lettura, della scrittura, del calcolo
esclusione di ritardo mentale, gravi condizioni di svantaggio familiare e socio-ambientale
interferenza con prestazioni scolastiche, attività quotidiane
discrepanza tra la compromissione dell'abilità cognitiva e la classe frequentata, l'età cronologica
malfunzionamento di funzioni di base (come la memoria lavoro) non direttamente correlate con quel comportamento
origine costituzionale e genetiche / assenza di lesioni
non sono chiare le componenti neuroanatomiche, genetiche, neurofunzionali
diagnosi quando
risultati a test standardizzati su lettura, scrittura, calcolo, espressione scritta sono al di sotto di quanto previsto in base all'età, istruzione, livello di intelligenza
i problemi di apprendimento interferiscono in modo significativo con risultati scolastici o con attività di vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, scrittura, calcolo
inizio nelle prime fasi di apprendimento, manifestazione quando il carico scolastico aumenta (diagnosi anche dopo i 17 anni)
non sono attribuibili a disabilità intellettiva, alterazioni visive, uditive, deficit neurologici, motori, avversità psicosociali, mancata conoscenza della lingua, istruzione scolastica inadeguata ("specifici")
dal punto di vista emotivo
demoralizzazione e autostima
reputato testardo, con scarsa volontà, meno intelligente degli altri
diagnosi
nosografica (clinica)
etichetta diagnostica del disturbo
FASE 1) valutazione dei criteri di inclusione
livello cognitivo generale e competenze strumentali di lettura, scrittura, calcolo
individuazione di elementi diagnostici corrispondenti a un codice nosografico e formulare un'ipotesi diagnostica
FASE 2) valutare i criteri di esclusione
fattori incompatibili con la diagnosi di DSA
funzionale
studio delle peculiarità del disturbo (punti di debolezza) e delle aree di abilità (punti di forza) del bambino
valutazione delle abilità fondamentali o complementari (linguistiche, percettive, prassiche, visuomotorie, attentive, mnestiche), dei fattori ambientali, delle condizioni emotive e relazionali
esame della comorbidità (di altri DSA/ di altri disturbi dello sviluppo)
tra disturbi in comoribità vi deve essere assenza di una relazione causale o monopatogenetica
livelli di gravità
lieve, moderata, severa
frequente associati: dislessia, disgrafia, discalculia