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Gli Stati sovrani: il territorio dello Stato e la sovranità territoriale -…
Gli Stati sovrani: il territorio dello Stato e la sovranità territoriale
TERRITORIO-Sovranità territoriale
LO STATO si caratterizza da altri soggetti internazionali, per il fatto di
essere l'organizzazione di governo di una comunità di persone
stanziata entro un dato ambito territoriale
Però,
a) ai fini dell'acquisto della personalità giuridica da parte di uno Stato, il territorio appare come un semplice PRESUPPOSTO DI FATTO,
b) a seguito dell'acquisto della personalità giuridica, quella che prima era una situazione DI FATTO,
diventa l'OGGETTO di una situazione GIURIDICA tutelata dal D.I. (si parla infatti di sovranità territoriale)
RIASSUMENDO: territorio può essere visto in 2 modi diversi
PRESUPPOSTO DI FATTO
prima dell'acquisto della soggettività, il territorio viene visto solo come requisito necessario per la sovranità interna.
Nel momento in cui nasce la soggettività dello Stato non è necessaria una sua delimitazione.
SITUAZIONE GIURIDICA TUTELATA DAL DIRITTO INTERNAZIONALE
una volta che lo Stato si è costituito come oggetto dell'ordinamento internazionale, il suo territorio può variare (aumentare o diminuire di estensione).
Queste VARIAZIONI sono tutelate dal D.I. con delle norme CONSUETUDINARIE dell'ordinamento internazionale
lo Stato ha sul suo territorio 2 pretese
territorio come OGGETTO di un diritto dello Stato
(dominium)
diritto REALE dello Stato (può essere oggetto di appropriazione da parte dello Stato)
territorio come AMBITO principale dell'ATTIVITà DI GOVERNO
(imperium)
ambito entro il quale lo Stato ha il diritto esclusivo di esercitare il suo potere di governo, ad esclusione di ogni altro soggetto
ENTRAMBE queste 2 connotazioni DEL TERRITORIO DELLO STATO seguono
la soggettività giuridica
(= che nell'ordinamento internaz. quello Stato si sia constituito e quindi quell'organizzazione di governo, governa il territorio e la popolazione in modo originario e indipendente)
Sovranità territoriale:
DOMINIUM
distinguere IL TERRITORIO tra
a) quello su cui lo Stato si costituisce originariamente e
b) i diversi territori su cui lo Stato acquista sovranità in un momento > alla sua costituzione come soggetto internazionale
TERRITORIO ORIGINARIO DELLO STATO
con l'acquisizione personalità giuridica, lo Stato, acquista un diritto relativamente al territorio sul quale si è costituito
(criterio dell'effettività)
, si definisce la capacità dello Stato di esercitare un governo effettivo su un determinato territorio e una determinata popolazione
allo stesso modo, la nascita di un nuovo Stato può avvenire sul territorio di uno Stato PREESISTENTE (in questo caso ciò comporta la perdita della sovranità territoriale sul territorio interessato da parte dello Stato preesistente).
Possono succedersi delle CONTROVERSIE INTERNAZIONALI (che interessano il successore e il predecessore del territorio in questione)
lo Stato DI RECENTE INDIPENDENZA sostiene di aver acquisito un titolo territoriale PER SUCCESSIONE dello Stato PREESISTENTE
(in questo caso il termine "successione",
di fatto
e non
di diritto
nella sovranità territoriale già facente capo allo stato predecessore)
secondo il PRINCIPIO DI EFFETTIVITà: il territorio originale è quello su cui lo Stato riesce a imporre la sua volontà
questo principio viene temperato da alcune regole dell'ordinamento internazionale:
1) UTI POSSIDETIS IURIS (territorio coloniale che acquista l'indipendenza), regola creata all'inizio 800 in America Latina per cui i nuovi Stati sorti dallo sgretolamento imperi coloniali, avevano come territorio originario, quello della precedente delimitazione amministrativa vigente, all'interno dell'Impero e precedente alla loro indipendenza
regola applicata a tutto il processo di decolonizzazione, es Africa=>nuovi Stati obbligati a mantenere confini precedentemente concessi loro dalle potenze colonizzatrici eu)
diviene talmente diffusa da chiedersi se fosse divenuta una REGOLA DEL DIRITTO CONSUETUDINARIO (e se si applicasse anche a casi diversi da quelli della decolonizzazione)
ES. smembramento STATO FEDERALE non sorto da un processo di decolonizzazione, ma già esistente, le unità statali che nascono da questo smembramento devono seguire
a) la precedente ripartizione amministrativa
b) o il principio di effettività
viene tramandato il vecchio Stato sul nuovo Stato
Quindi
la regola attuale della dottrina giuridica ritiene che la regola dello uti possidetisiuris,
nel caso di acquisto di un territorio da parte di un nuovo Stato,
debba necessariamente contemperare il principio storico (
quello dell'effettività).
Il nuovo Stato solitamente non si costituisce solo sul territorio che effettivamente governa, perchè se si inserisce in un processo di decolonizzazione o di smembramento di uno Stato federale, allora ha come territorio originario quello attribuito alla precedente divisione amministrativa.
TERRITORI DIVERSI DA QUELLI SU CUI SI è COSTITUITO LO STATO
Per quanto concerne l'acquisto della sovranità territoriale su territori diversi da quello su cui lo Stato si è originariamente costruito,
PRIMA
la dottrina tradizionale pensava di poter attribuire al D.I. le classiche regole del diritto privato romano (relative ai modi di acquisto e perdita di proprietà)
si distingueva tra titolo ORIGINALE o DERIVATO (a seconda che il passaggio di territorio avvenisse CON o SENZA il CONSENSO dell'altro Stato)
OGGIGIORNO
l'acquisto della sovranità territoriale si fonda su 2 o 3 caratteristiche (a seconda dei casi), che devono esserci affinchè ci sia un acquisto di territorio
2) VOLONTà DI ACQUISIRE LA SOVRANITà TERRITORIALE (ANIMUS DOMINI)
volontà che quella parte di territorio si integri in quella parte dello Stato che è già mio
può avvenire
mediante atto formale di annessione
o in forma tacita mediante comportamenti inconcludenti
3) CONSENSO DEL PRECEDENTE SOVRANO
In alcuni casi possono bastare le prime 2 condizioni
diventa necessaria anche la terza nel momento in cui
si vogliano acquisire territori che sono parte di un altro Stato
non serve IL CONSENSO nel caso in cui il sovrano precedente si sia estinto o abbia unilateralmente rinunciato alla sovranità in relazione al territorio interessato
es
Crimea e città di Sebastopoli
dove Russia ritiene di aver già acquisito sovranità territoriale di quei territori che appartengono all'Ucraina, ma non vi è l'effettivo consenso dell'Ucraina per confermare la cessione di sovranità dei territori
QUINDI
A) tutte e 3 nel caso in cui il territorio da acquisire sia soggetto alla sovranità di un altro Stato,
B) invece solo le prime 2 per quei territori cosiddetti NULLIUS= non soggetti alla sovranità di alcuno Stato (impossibile perchè se ci sono, sono inappropriabili, come l'Antartide)
1) EFFETTIVO ESERCIZIO DI POTERE DI GOVERNO NEL TERRITORIO INTERESSATO
non sufficiente da solo perchè il semplice possesso effettivo del territorio non farebbe sorgere il diritto di sovranità territoriale
es di
Guantanamo
(dove gli Usa esercitano un effettivo potere di governo, ma non hanno volontà di acquisire la sovranità territoriale)
Questi 3 ELEMENTI TRADIZIONALI che si rifanno al criterio dell'EFFETTIVITà si incontrano con altre NORME del DI che vanno tenute presente
1) DIVIETO DELL'USO GENERALIZZATO DELLA FORZA ARMATA NELLE ATTUALI RELAZIONI INTERNAZIONALI
(criterio di legittimità)
non è legittimo l'acquisto di un territorio a seguito di un uso illegittimo della forza armata
2) PRINCIPIO DI AUTODETERMINAZIONE ESTERNA DEI POPOLI
affinchè uno Stato possa acquisire la sovranità su un altro territorio dove si applica il principio di autodeterminazione esterna dei popoli (per Apartheid, dominio coloniale e violazione dei diritti di una minoranza), la cessione di sovranità è possibile solo > il consenso da parte del popolo che abita in quel territorio.
QUINDI
per l'acquisto di territori ALTRUI, il principio di effettività (somma dei 3 punti visti sopra) VIENE SOSTITUITO a quello di
legalità
e
autodeterminazione dei popoli
ci sono casi in cui uno Stato agisce in violazione di tali principi e il DI impone agli Stati TERZI di NON riconoscere la situazione territoriale illegittima
(norma generale)
(eccezioni)
a) SANATORIA
se la situazione di illegalità permane per lungo periodo e alla fine viene riconosciuta dalla comunità internazionale => sanatoria di tale situazione di illegittimità (riconoscimento da parte della CI dell'acquisto di quel territorio altrui, sana la situazione illegittima)
b) ACQUIESCENZA del sovrano territoriale del territorio in questione
caso in cui il territorio è stato preso con l'uso illegittimo della forza armata, la situazione può sanarsi con l'accettazione di quanto accaduto da parte del sovrano del territorio in questione
ESEMPIO
Crimea e Sebastopoli
2013-2014 Ucraina si avvicina a Ue (per concludere accordo di partenariato/economico)
gov ucraino inizia processo di ucrainizzazione Paese, Russia non contenta (2 territori in Ucraina di forte > russa)
Russia occupò C e S, indicendo referendum non riconosciuto dall'Ucraina in cui si chiedeva alla popolazione se preferisse entrare nella Fed russa come soggetto federale o tornare alla Costituzione della Crimea del 1992 (dove quest'ultima qualificata come parte integrante Ucraina)
esito referendum: popolazione voleva annessione a Russia (ma violando > principi come quello di legittimità)
C e S cedute nel 54 dall'URSS russa all'URSS ucraina (quindi ucraine per la regola del
uti possidetis iuris
)
nonostante ciò Russia attua modifica costituzionale per annettere i territori (illegittimo)
presentata risoluzione dell'Assemblea Generale della NU (sulla base dell'obbligo da parte di Stati TERZI di non riconoscere la situazione territoriale illegittima)
il Consiglio di Sicurezza non potè agire (Russia minacciava diritto di veto su qualsiasi risoluzione)
LA RISOLUZIONE
L'assemblea generale dell'ONU
riaffermando l'importanza fondamentale della Carta delle NU nella promozione dello Stato di diritto tra le nazioni,
ricordando gli obblighi di tutti gli Stati ai sensi dell'art 2 della Carta di astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall'uso della forza vs integrità territoriale o indipendenza pol di qualsiasi Stato e di risolvere controversie internazionali con mezzi pacifici
ricordando anche la risoluzione del 24 ottobre 1970
con la quale ha adottato la dichiarazione sui principi di diritto internazionale riguardanti le rel amichevoli e la cooperazione tra gli Stati, secondo cui il territorio di uno Stato non può essere soggetto dell'acquisizione da parte di un altro Stato mediante la minaccia o l'uso della forza, e che qualsiasi tentativo volto a sconvolgere parzialmente o totalmente l'unità nazionale e l'integrità territoriale di uno Stato o paese e incompatibile con gli scopi e principi della Carta
ricordando che le norme INTERNE di diritto COGENTE, vincolano Ucraina e Russia ad una risoluzione pacifica delle controversie, ma anche al rispetto dell'integrità territoriale dell'Ucraina
sottolineando l'importanza di un dialogo politico inclusivo in Ucraina (diversità sua società e con rappresentanza di tutte le sue parti)
notando che il referendum del 2014 non è stato autorizzato dall'Ucraina
afferma la sua determinazione a preservare sovranità, indipendenza pol, unità, integrità territoriale entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti
invita tutti gli Stati a desistere da atti volti alla parziale o totale distruzione dell'unità nazionale e sua integrità territoriale
esorta a soluzione pacifica con dialogo politico diretto
accoglie sforzi delle NU, dell'Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa per aiutare l'Ucraina a proteggere diritti di tutte le persone (anche minoranze)
il REFERENDUM non essendo valido non può servire come base per cambiare lo status della Repubblica autonoma di Crimea o della città di Sebastopoli
invita tutti gli Stati, le OI e agenzie specializzate a NON riconoscere alcun cambiamento della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli
Ancora oggi, a parte alcuni paesi satelliti della Russia, la CI riconosce illegittima la dichiarazione di annessione della Crimea e Sebastopoli da parte della Russia
ESEMPIO
spostamento ambasciata americana a Gerusalemme
Trump dichiara che avrebbe spostato la rappresentanza diplomatica americana da Tel Aviv a Gerusalemme
ma G era oggetto di una sequela di risoluzioni vincolanti dell'Assemblea Generale ONU. che imponevano a Israele l'obbligo di non modificare lo status giuridico e composizione sociale e demografica della città
tra queste vi è quella del 1980, dichiara che tutte le azioni dello Stato di Israele volte a modificare i diritti di Gerusalemme sono NULLE in nome del DI
risoluzione del 2017, anche in questo caso, a conferma dell'esistenza di una norma consuetudinaria relativa all'obbligo degli Stati TERZI di non riconoscere modificazioni territoriali illegittime, l'ASSEMBLEA dichiara:
tutte le decisioni e gli atti che pretendono di cambiare il carattere, lo status, o la composizione dem della città di G non hanno alcun effetto giuridico, sono nulli e devono essere annullati
si esige che tutti gli Stati rispettino le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza riguardanti G, non riconoscendo atti o misure che contravvengono alle disposizioni di tali risoluzioni
Tradizionali modi di acquisto e perdita di territorio
1) OCCUPAZIONE
caso di acquisto di un territorio che non è soggetto ad alcuna sovranità precedente all'acquisizione, quindi TERRITORI NULLIUS
fino alla 2ww, questo modo d'acquisto era tipico del periodo coloniale (perchè visione eurocentrica del DI considerava nullius anche tutti i territori coloniali)
perciò al fine di acquisire tali territori (necessarie le prime 2 condizioni basate sul principio di effttività
a) effettivo esercizio di potere di governo
b) volontà di acquisire la sovranità territoriale da parte dello Stato
oltre a caso coloniale, casi rari dove su territori nullius vivano popolazioni organizzate in maniera stabile (ma senza essere sottoposte a sovranità di uno Stato, perchè il sovrano ha rinunciato unilateralmente alla sovranità oppure si è estinto)
in questo caso, l'acquisto della sovranità si può realizzare solo conformemente alla
volontà liberamente espressa dalla popolazione
(incorporazione > che occupazione)
occupazione (terre nullius appropriabili da qualsiasi Stato)
nella prima bisogno del CONSENSO popolazione
es utopistico
se l'Italia decidesse di rinunciare alla sua sovranità sulla Sardegna (territorio non soggetto alla sovranità di nessuno Stato, ma organizzato in maniera stabile e quindi nel momento in cui arrivasse uno Stato TERZO potrebbe incorporarla al suo territorio solo previa approvazione popolazione sarda)
2) ACCESSIONE
accrescimento territorio Stato a seguito di fenomeni naturali (spostamento linea costiera di uno Stato oppure territorio che si forma per via di un fiume che si secca)
bastano le prime 2 condizioni basate sul principio di effettività a)effettivo esercizio del potere di governo
b) volontà di acquisire la sovranità territoriale da parte dello Stato
CESSIONE
caso di acquisto di un territorio che appartiene a un altro Stato.
servono TUTTE E 3 LE CONDIZIONI basate sul principio di effettività
a) effettivo esercizio di potere di governo
b) volontà di acquisire la sovranità territoriale da parte dello Stato
c) consenso del precedente sovrano
TRASFERIMENTO DI SOVRANITà
può avvenire con trattato di CESSIONE (che definisce espressamente la volontà sovrano di cedere la sua sovranità territoriale ad un altro Stato e che prevede l'accettazione da parte della popolazione del territorio in questione)
PRESCRIZIONE ACQUISITVA
consenso del sovrano avviene in forma tacita (uno Stato inizia a esercitare il suo potere di governo su una parte di territorio di un altro Stato, questo non reagisce, passato tempo non quantificabile, questa parte di territorio che < apparteneva ad un altro Stato passa all'altro
4) CONQUISTA
caso che prevede l'acquisto di territorio altrui tramite la forza armata
al termine di una guerra, lo Stato vincitore poteva procedere all'annessione di un territorio occupato durante il conflitto
attualmente non > possibile (perchè le norme che vietano l'uso della forza nelle relazioni intenaz. comportano l'invalidità delle annessioni territoriali che sono il risultato di azioni violente)
anche nel caso in cui il territorio sia NULLIUS (sussiste il principio di autodeterminazione per cui andrebbe considerato inappropriabile, se non a seguito della volontà liberamente manifestata dalla popolazione)