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La gestione del Magazzino, C = consumo medio giornaliero di scorte…

- - - - La scorta di sicurezza indica il livello di scorte sotto la quale l'impresa non deve scendere per evitare il blocco della produzione o della vendita
      - Una corretta gestione delle scorte prevede la classificazione e codificazione degli elementi presenti in magazzino, la scelta del momento in cui effettuare l'ordine (ad es. just in time) e il quantitativo ottimale da ordinare, tenendo in considerazione il tempo che il fornitori impiega per evadere l'ordine (lead time)
        
        Livello di riordino (LR): indica il quantitativo di scorte presenti in magazzino al raggiungimento del quale l'impresa deve effettuare un nuovo ordine
        
        Imprese commerciali: LR = (C x ga) +S
        
        Imprese industriali: LR = (M/G x ga) +S
        
        Lotto economico di acquisto: indica il quantitativo di beni da acquistare in ogni ordine, per minimizzare i costi di stoccaggio e di ordinazione
        
        Indice di rotazione: esprime il n. di volte in cui, in un determinato periodo, un bene presente in magazzino si rinnova completamente consentendo all'impresa di recuperare le risorse impiegate (un indice basso segnala un eccessiva presenza di scorte)
        
        a quantità fisiche: quantità scaricata (uscita) dal magazzino / consistenza media di magazzino
        
        a valori: costo del venduto (esistenze iniz. + acquisti - rimanenz finali) / costo della scorta media
        
        Indice di durata: esprime di permanenza media dei beni in magazzino
        
        indice di rotazione a quantità fisiche / 365
    - - Giornale di magazzino: rileva in ordine di data le movimentazioni dei beni
      - Mastro di magazzino: rileva in base all'oggetto, le movimentazioni dei beni presenti in magazzino annotando le esistenze iniziali, i carichi, gli scarichi e le rimanenze finali sulle schede di magazzino
        
        I Carichi vengono valorizzati
        
        al costo di produzione, per i prodotti finiti, in corso di lavorazione e semilavorati
        
        al costo di acquisto, per le merci, materie prime, sussidiarie e di consumo
        
        Gli Scarichi vengono valorizzati
        
        al costo effettivamente sostenuto, se è possibile individuare il lotto di acquisto a cui si riferiscono
        
        al costo medio ponderato, FIFO, LIFO, se non è possibile individuare il lotto di acquisto (beni fungibili)
        
        CMP: il valore di scarico si ottiene calcolando la media aritmetica ponderata dei valori dei carichi
        
        LIFO: si ipotizza che le merci entrate per ultime siano le prime ad essere prelevate dal magazzino, valorizzando gli **scarichi utilizzando gli ultimi prezzi pagati e valorizzando le scorte a costi storici, in quanto considera in rimanenza i prezzi entrati nei periodi più lontani. Può essere calcolato in modo continuo o a scatti
        
        FIFO (First In First Out): ipotizza che le merci entrate per prime siano le prime ad essere prelevate dal magazzino, valorizzando gli scarichi utilizzando i prezzi delle materie acquistate per prima e valorizzando le scorte di magazzino a costi correnti, in quanto considera in rimanenza i prezzi entrati più recentemente. Si calcola in modo continuo.
        
        Osservazioni
        
        Con il metodo del CMP il valore del magazzino risulta compreso tra i valori ottenuti con il metodo LIFO e FIFO
        
        In presenza di prezzi costanti i tre metodi generano risultati uguali in termini di valore dei beni scaricati e di scorta di magazzino
        
        In presenza di prezzi crescenti il metodo LIFO porta a un valore delle rimanenze inferiore rispetto al FIFO, in quanto, con il primo metodo, gli ultimi beni acquistati (a prezzi più alti) risultano scaricati, mentre con il secondo metodo tali beni sono disponibili, arrivando così ad una sottovalutazione delle scorte
        
        In presenza di prezzi decrescenti, le rimanenze di magazzino presentano un valore maggiore se valutate con il metodo LIFO
        
        Ai fini della determinazione del costo di produzione, il metodo LIFO, scaricando a prezzi più recenti, determina un valore più realistico rispetto al FIFO.