Inizialmente, Nerone lasciò il governo di Roma a sua madre, al prefetto dei pretori Afranio Burro, Seneca e Petronio. Tuttavia, divenendo adulto, il suo desiderio di potere aumentò: fece giustiziare la madre ed i tutori. Durante il suo regno ci fu una serie di rivolte e ribellioni in tutto l'Impero: in Britannia, Armenia, Partia e Giudea. L'incapacità di Nerone di gestire le ribellioni e la sua sostanziale incompetenza divennero rapidamente evidenti fino a che nel 68, quando perfino la guardia Imperiale lo abbandonò, Nerone si suicidò. L'anno 69 (noto come l'anno dei quattro Imperatori) fu un anno di guerra civile, con gli imperatori Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano al trono in rapida successione. Alla fine dell'anno, Vespasiano riuscì a consolidare il suo potere come Imperatore di Roma.
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