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FORME DI GOVERNO - Coggle Diagram

- - - - Gran Bretagna: Monarchia parlamentare. (Giorgio I 1714) Cabinet riunito sotto la presidenza di un Ministro che diviene progressivamente primo ministro; Giorgio III accetta le dimissioni del PM nel 1782, sfiduciato dalla camera dei comuni e ne nomina un altro. Evoluzione analoga in Europa (Belgio, Italia...) in quei paesi in cui il Governo ha una resp politica verso il parlamento.
        
        SENSO DUALISTA/ORLEANISTA: Si intende la forma di Gov Park classica, cioè perfettamente eguale tra organo esecutivo e legislativo attraverso la formula tre poteri, due organi (Burdeau).
        
        Deve godere della doppia fiducia data dal capo dello stato e il parlamento.
        
        RESPONSABILITÀ POLITICA : si realizza grazie all'istituto dell'impeachment attraverso il quale la Camera elettiva si libera dei ministri sgraditi politicamente. Mentre il Capo dello Stato fa ricorso al potere dello scioglimento contrapposto alla volontà politica della maggioranza del parlamento ostile al governo, rimettendo la soluzione al corpo elettorale.
        
        In questa fase il dualismo si riscontra a tre livelli: istituzionale (equilibrio tra esecutivo e legislativo), potere esecutivo (a due teste: Re e PM), sociale (borghesia vs aristocrazia).
        
        Potere esecutivo: Re e Governo (collegiale) presieduto dal primo ministro (PM).
        
        SENSO MONISTICO
        
        19°sec: riforma del corpo elettorale in GB, per l'ultima volta il Re revoca il PM e scioglie le camera, ma il corpo elettorale riconfermò la maggioranza uscente e il Re dovette sottomettersi alla volontà popolare. in Francia la resp politica collegiale inaugurò la III Repubblica del 1875, e in tutta Europa questo processò portò alla graduale emarginazione del capo dello stato rispetto alla formazione del Gov.
        
        Nella forma di governo parlamentare monistica il Governo deriva dalla volontà del parlamento, secondo la famosa formula Il re regna e NON governa, grazie anche all'istituto della controfirma ministeriale.
        
        Il monismo si realizza dunque su 3 livelli: istituzionale (supremazia parlamento sul re); entro il potere esecutivo (governo da solo al vertice), sociale (si afferma la borghesia).
- - - - Il principio base è quello della forma di gov parlamentare alla previsione del rapporto di fiducia e dell'obbligo dei ministri di dimettersi in caso di espresso voto di sfiducia mentre la fiducia si ritiene presunta.
        
        Parlamento: costituito dalla camera elettiva e dal senato (Reichsrat, rappresentante dei Lander) con potere di veto sulle leggi ordinarie.
        
        Governo: principio monocratico; Cancelliere + Consiglio dei ministri.
        
        P.REICH
        
        Eletto a suffragio universale senza ballottaggio (magg relativa) per 7 anni, rieleggibile e titolare di notevoli poteri (nomina del cancelliere e scioglimento camera e ricorso al referendum su una legge del Reichstag)
        
        Duplice componente: parlamentare-amministrativa e presidenziale-plebiscitaria, incentrate sul rapporto fiduciario (camera-governo) e diretto (corpo elettorale-capo dello stato).
      - Come è finita?
        
        Nella prassi fino al 1930 prevale la componente parlamentare della forma di governo con la formazione di governi di coalizione, eterogenei ed instabili (in 14 anni ve ne sono 21 di circa 8 mesi).
        
        Successivamente emerge la componente presidenziale tramite il ricorso del presidente von Hinderburg alle ordinanze di necessità in materia economica, finanziaria e sociale: nomina governi presidenziali minori con ripetuti scioglimenti del Reichstag che non intende approvare le misure eccezionali dell'esecutivo.
        
        Nel 1933 il presidente nomina come cancelliere Adolf Hitler, leader del partito di maggioranza relativa, segnando la fine dell'esperienza di Weimar e l'avvento del regime nazionalsocialista.
- - - - Esecutivo dualistico: Pres+Primo Ministro (sostenuto da una maggioranza parlamentare).
      - La sua natura mista può dare luogo a esiti pratici diversi, e data l'esperienza è possibile distinguerne 3 sottotipi:
        
        1 Parlamentarizzato (Austria, Irlanda, Islanda): i poteri del presidente sono più o meno importanti ma sono neutralizzati dal buon funzionamento del raccordo Palramento-Governo. La componente parlamentare della forma di governo prevale su quella presidenziale.
        
        2 Bilanciato (Finlandia e Portogallo): il rapporto tra le due forze cambia nel tempo e assume rilevanza il dualismo esistente all'interno dell'esecutivo, prevede la separazione delle competenze istituzionali.
        
        3 Presidenzializzato (Francia): Prevalenza del presidente, rappresentato soprattutto dalla V repubblica. Anche qui si assiste a un dualismo ma vi è una gerarchia, in quanto il ruolo presidenziale prevale su quello parlementare. Questo grazie all'esistenza di una maggioranza parlamentare del suo orientamento politico.
  - - - Nel 1962 vi è un evoluzione della forma di governo tendente al predominio del potere esecutivo, con l'intro dell'elezione e suffragio universale del presidente della Repubblica. In quell'occasione venne evitato il voto delle due camere, contrarie alla proposta, censurando di fatto il governo.
        
        L'evoluzione in senso presidenzialistico subisce un ulteriore impulso dal fatto maggioritario, cioè dall'affermazione dell'Assemblea nazionale in una maggioranza stabile: a partire dal 1965 il Pres è eletto dal popolo con un sistema maggioritario doppio turno, inizialmente con un mandato di 7 anni poi ridotto a 5 (per evitare la coabitazione :red_cross:)
        
        Da qui deriva anche l'inversione di calendario: le elezioni presidenziali si svolgono prima di quelle legislative. :warning:
        
        Il presidente nella prassi nomina e costringe alle dimissioni il primo ministro quando ritenga di doverlo sostituire. Il potere esecutivo è dunque dualistico in quanto il Presidente sia affiancato al governo che dirige la politica nazionale. :check:
        
        Il parlamento è bicamerale: assemblea nazionale + senato. Il rapporto di fiducia intercorre SOLO tra Assemblea e governo. (Nonostante il governo abbia supremazia sul parlamento, come in materia di legge su atti irricevibili o il voto bloccato che può imporre il voto a una Camera su un disegno di legge)
        
        Vi è inoltre incompatibilità tra la carica ministeriale e il mandato parlamentare, il rapporto di fiducia è fortemente razionalizzato (cioè ad oggi implica la richiesta di un voto di fiducia iniziale). L'assemblea può comunque approvare una mozione di censura a maggioranza e il PM può porre la questione di fiducia sulla votazione di un testo.
        
        È comunque un sistema caratterizzato da un forte squilibrio tra il potere esecutivo e legislativo. :!!:
  - - - Paesi ex socialisti Europa centro-orientale.