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Parini - Coggle Diagram
Parini
Antonio Maria Giuseppe Gaetano Parino
nasce a
Bosisio
(1729), in una famiglia contadina
a 9 anni si trasferisce a
Milano
da una
prozia
per continuare gli studi
la zia gli promette una parte di eredità alla sua morte solo se lui si fosse fatto prete
diventa
prete
entra nell'
Accademia dei Trasformati
che propone una letteratura legata al
classicismo
, ma aperta ai temi della vita contemporanea
al su interno conosce poeti dilettanti ma riesce anche a condividere con i maggiori esponenti dell'illuminismo lombardo (Verri, Beccaria)
Precettore dei figli dei nobili
entra al servizio dei
Duchi Serbelloni
(1754)
poi litiga con la duchessa Maria Vittoria e viene licenziato
in questo periodo inizia a scrivere il giorno
entra a servizio della
famiglia Imbonati
e diventa precettore di Carlo
gli dedica l'ode:
L'Educazione
viene ammesso alle
scuole dei Barnabiti
di San Alessandro
fa numerose assenze
è d salute cagionevole
si trova spesso i ristrettezze economiche ed è costretto a lavorare
1768
viene nominato Poeta del Regio Teatro Ducale
cura i prologhi di alcuni melodrammi e compone diverse feste teatrali
1769
gli viene affidata la
direzione della Gazzetta di Milano
, del governo con finalità riformatrici
divenne anche professore alle scuole Palatine
grazie a vari incarichi ufficiali riesce a migliorare la propria condizione economica
lavora al riodino delle sue odi
Odi
poesie che compone durante i primi anni del 1750 fino alla morte
2 raccolte
1791 (I)
1795 (II)
ma fino ad allora le aveva anche divulgate singolarmente
si caratterizzano per il contrasto tra
l'agilità della struttura metrica
e la
difficoltà della sintassi
tematiche prevalenti (che si distinguono in 3 periodi)
1) riflessione sulla società
vengono affrontate tematiche che riguardano i problemi della vita comune
2) riflessioni sull'educazione
3) neoclassico
prevalgono immagini sfuggenti di classica bellezza che rappresentano l'impossibilità dell'autore di avere una vita sentimentale
poeta come nobile
uomo che si pone come guida della società
Il Giorno
sua opera più grande
4 poemetti
in endecasillabi sciolti
composti in periodi diversi
ogni poemetto racconta un momento diverso della giornata di un
giovin signore
della nobiltà milanese
Il Mezzogiorno
Il Mattino
Il Vespro
La Notte
il giovin signore non ha un nome e non parla mai
tutto viene raccontato dalla voce del precettore che mette in evidenza la frivolezza di ogni gesto e la superficialità con cui il giovane ascolta ogni cosa
i punti che l'auore vuole mettere in evidenza cambiano da un poema all'altro
critica la nobiltà contemporanea
, degenerata rispetto a quella del passato
viene criticato da Verri che sostiene l'importanza di una nuova borghesia in una società moderna
1763-1799
rimane
incompiuto
poemetto satirico didascalico