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((o “ONOREVOLI SIGNORE” (1993), rete 4, Talk-show puro con pubblico…
o “ONOREVOLI SIGNORE” (1993), rete 4
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2 ospiti siedono accanto alla giornalista e rispondono alle domande che vengono a loro rivolte da quest’ultima
riprese si svolgono in uno studio televisivo piuttosto scarno: gli ospiti siedono su 2 poltroncine leggermente rivolte verso la conduttrice, che risiede al centro della scena. Sullo sfondo si intravede un piccolo schermo con un frame della sigla d’apertura del programma
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BERLUSCONI dimostra dell’importanza delle campagne mediatiche e del potere che hanno nella costruzione di un’immagine popolare
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consolida la tendenza all’infotainment mischia informazione e spettacolo, dalla cui fusione dei 2 formati e linguaggi deriva la cosiddetta intimate politics
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la telepolitica si afferma come genere televisivo di successo, sia per le reti
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Questo processo di ibridazione investe i media mainstream, incrociandoli coi social network e l’hybrid television,
coinvolgendo anche i talk show politici, che adottano 3 diversi gradi di ibridazione a partire dai programmi televisivi.
Si distinguono infatti i talk show politici che utilizzano la rete per promuovere attività accessorie,
offrendo approfondimenti, informazioni o streaming in differita
vi sono anche quelli che prevedono l’utilizzo di internet contemporaneamente alla trasmissione del programma
ncludono le attività online dei telespettatori all’interno della trasmissione televisiva,
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I social sono perciò stati rapidamente inglobati all’interno della tv,
diventando una componente della sua offerta, dando forma ad una SocialTV
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cambia il punto di vista e l’attenzione delle televisioni nei confronti del dibattito col pubblico. Nelle puntate vengono trattati per lo più questioni di costume,
si discute di privacy, gossip, reality, insieme ai principali protagonisti di queste vicende.
La formula segue è quindi quella del dibattito tra ospiti, alimentato da sondaggi e dalla presa di parola del pubblico.
nel nuovo segmento Trenta contro uno, in cui come ospite c’è il senatore a vita Giulio Andreotti,
viene intervistato da 30 giovani ragazze disposte in cerchio intorno a lui che lo intervistano, mentre lui parla delle sue vicende private e ricordi personali e politici.
Il programma si configura fin da subito come un talk show politico impuro,
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talvolta ospita esponenti politici, con i quali però affronta argomenti non politici. Questa linea editoriale
cambia nel 2013, quando si stacca da “Domenica In”, diventando un programma autonomo
dedicato alla discussione, all’informazione e al dibattito politico, e durante la campagna
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rappresentano la punta + avanzata del processo di personalizzazione e popolarizzazione della politica e della scena pubblica guidate dalla televisione