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LA MICROPROPAGAZIONE 2 - Coggle Diagram
LA MICROPROPAGAZIONE 2
FASI DELLA MICROPROPAGAZIONE
1. ALLEVAMENTO DELLE PIANTE MADRI
ESSE DEVONO ESSERE ESENTI DA PATOGENI
2. ESPIANTO
DEL MATERIALE DA PROPAGARE (APICI VEGETATIVI)**
3. MOLTIPLICAZIONE DEGLI ESPIANTI
VENGONO MESSI SU
SUBSTRATI RICCHI DI ELEMENTI NUTRITIVI E ORMONI (CITOCHININE)
I GERMOGLI CHE SI FORMANO VENGONO A LORO VOLTA SUDDIVISI E FATTI SVILUPPARE
4. RADICAZIONE
VIENE STIMOLATA CAMBIANDO IL SUBSTRATO
AL POSTO DELLE CITOCHININE VENGONO INSERITE LE
AUXINE
, CHE STIMOLANO LA RADICAZIONE
5. ACCLIMATAZIONE
LE PIANTINE CHE SI SONO FORMATE NON SONO ABITUATE ALLE CONDIZIONI AMBIENTALI ESTERNE
E' NECESSARIO CHE ESSE TRASCORRANO UN PERIODO IN CUI PIAN PIANO SI ABITUINO ALL'AMBIENTE ESTERNO
PER QUESTO ESSE DEVONO ESSERE POSTE IN
FITOCELLE
E COLLOCATE IN SERRA PER 1-2 MESI IN
CONDIZIONI DI TEMPERATURA E UMIDITA' CONTROLLATE
MODELLI DI MICROPROPAGAZIONE
LA MICROPROPAGAZIONE PUO' ESSERE REALIZZATA UTILIZZANDO DIVERSI TIPI DI
MATERIALE VEGETALE
COLTURA DI
APICI VEGETATIVI
VENGONO UTILIZZATI
GERMOGLI ASCELLARI
CHE SI POSSONO CONSIDERARE DELLE
TALEE IN MINIATURA
COLTURA DI
GERMOGLI AVVENTIZI
SONO GERMOGLI CHE SI FORMANO
DIRETTAMENTE DALL'ESPIANTO
ESPIANTI RIPRODUTTIVI
E' LA MICROPROPAGAZIONE DI
ORGANI RIPRODUTTIVI
COME ANTERE, POLLINE, FRUTTI, SEMI ED EMBRIONI
COLTURA DI
MERISTEMI
VENGONO UTILIZZATE PICCOLE PARTI DI
APICI MERISTEMATICI