paleontologia 6
Fossil-Lagerstätten--> Termine introdotto nel 1970 da Seilacher per identificare “corpi sedimentari che forniscono una inusuale quantità di informazioni paleontologiche”. Ora il termine è applicato a giacimenti fossiliferi eccezionali dove il numero, la varietà dei fossili e la perfezione della loro conservazione sono straordinari. Distinzione: - depositi di concentrazione (alta diversità).
- depositi di conservazione (alta qualità). depositi di stagnazione
sedimenti fini, no ossigeno, no necrofagi, energia meccanica assente. depositi di soffocamento sedimentazione repentina di notevoli spessori di sedimenti. rappole di conservazione trappole naturali caratterizzate da condizioni che favoriscono ottima conservazione.
Monte Bolca--> deposizioni di stagnazione--> energia meccanica assente, ambiente anaerobico. Fossili del Largerstatten, come età sono del Giurassico superiore o dell'Eocene. Fossili meglio conservati sono nei sedimenti carbonatici, in assenza di ossigeno: ambiente privo di correnti, anossico. Morte dei pesci--> fitoplancton tossico
ARTHROPODA classe TRILOBITA
(Cambriano inf. – Permiano sup.) 22000 specie in circa 1500 generi--> Organismi estinti, che hanno popolato i fondali marini del Paleozoico per circa 270 Ma. Cephalon, thorax, pygidium sono le 3 parti da imparare. Anelli assiali e solchi assiali sono perpendicolari tra loro. Nella parte ventrale le parti importanti sono: placca rostrale, sutura rostrale, hypostoma
tipi di lobi: lobo pleurale (sinistro), rachis (lobo centrale), lobo pleurale (destro).parte del cephalon: Glabella,Anello occipitale: alla base del cephalon Fixigena, Librigena, Sutura. 3 tipi di suture: propariano, gonatopariano, opisthopariano
ipostoma IMPORTANTE PERCHE' CI FA ORIENTARE IL FOSSILE IN MANIERA CORRETTA. occhi composti - olocroici: il tipo più comune, composti da un numero variabile di lenti, ricoperti da membrana traslucida. occhi aggregati - schizocroici. Ogni occhio ha una cornea ricoperto da spessa parete (schlerotica).
. Thorax--> Segmenti metamerici (tergiti), che sorreggono le appendici in posizione ventrale; – I tergiti sono in numero variabile da 1 a 100.
– Ogni tergite sorregge 2 appendici. I preepipoditi avevano funzione di equilibrio durante il nuoto ma anche funzione respiratoria
pygidium--> Costituisce la “coda”
• È formato da segmenti metamerici saldati tra loro: micropigio, eteropigio (eteropigio), isopigio, macropigio.
muta/esuvia--> Presente del dimorfismo sessuale, stadi di crescita in ordine crescente: protaspide, metaspide, holaspide.
evoluzione--> pygidium transitorio, poi segmento toracico iniziale--> 2 segmenti toracici: segmento con spine pleurali sviluppate dentro il pygidium--> 3 segmenti toracici: differenziazione segmento con spine pleurali sviluppate--> 4 segmenti toracici dove 1 ha spine pleurali sviluppate, 5 segmenti toracici--> Ogni segmento compare e si individua entro il pygidium come elemento fuso, e si
differenzia successivamente come elemento separato (tergite).
Raggiunto lo stadio di olaspide, ci può essere crescita (mute) e aumento di elementi
fusi nel pygidium ma non aumento del numero degli elementi articolati del thorax.
Fase di crescita anamorfica differente e precedente alla Fase di crescita epimorfica
Alimentazione--> La forma della base delle
appendici (gnatobase) varia a seconda dei taxa e potrebbe
essere indicativa di diverse strategie alimentari. I .
E’ possbile che alcune forme fossero predatrici, altre saprofaghe, altre ancora
filtratrici. Olenoides serratus era forse
un predatore che si nutriva di organismi più piccoli (come Ottoia, un priapulide). Cryptolithus tesselatus era forse
un filtratore che generava una corrente diretta anteriormente per
eliminare la frazione fine del sedimento e trattenere al di sotto
del cephalon gli organismi di cui si nutriva
phylum BRACHIOPODA (Cambriano – Olocene)--> 30000 400 attuali – vivono dalla zona intertidale a oltre 5000 m di profondità . Simmetria bilaterale con piano di simmetria perpendicolare al piano di commissura. Conchiglia calcitica o (più raramente) chitinofosfatica fissata al substrato tramite peduncolo, o cementata o libera. Valva ventrale peduncolare, valva dorsale brachiale generalmente più piccola Presenza di lofoforo sorretto da brachidio fissato alla valva brachiale. La conchiglia è inequivalve ed equilaterale
articulati--> 2 denti nella valva
peduncolare alloggiati in 2 fossette della valva brachiale. Nei non articolati (privi di sist. articolare) il sistema muscolare di chiusura-apertura delle valve è più complesso.
lofoforo--> sorretto dalla struttura mineralizzata detto brachidio fissata sulla valva brachiale e di forma spiralata: funzione di nutrimento ed escrezione.
Le aree cardinali risultano perforate sotto gli apici delle valve da due aperture
triangolari: il delthyrium nella valva ventrale e il notothyrium nella valva dorsale. Entrambe le aperture possono essere chiuse durante l’ontogenesi.
La chiusura parziale del delthyrium determina la formazione del foramen del peduncolo
classi diverse
Classe Inarticulata – Ordine Lingulida (Cambriano-Olocene) conchiglia
biconvessa; guscio chitinofosfatico, raramente calcareo; alcune forme tollerano una riduzione la salinità. Classe Articulata - Ordine Strophomenida (Ordoviciano – Giurassico inferiore) conchiglia piano convessa, concavo convessa, più raramente biconvessa; margine cardinale diritto; foramen raramente aperto; valva peduncolare in alcuni casi cementata al
substrato
Classe Articulata - Ordine Spiriferida (Ordoviciano med. – Giurassico inf.)
conchiglia generalmente biconvessa, raramente piano convessa; margine cardinale diritto o curvo; ampia cavità interna; brachidium spiralato
Classe Articulata - Ordine Rhynchonellida (Ordoviciano med. – Olocene)
conchiglia generalmente biconvessa con peduncolo funzionale; margine cardinale incurvato; coste radiali generalmente presenti
Classe Articulata - Ordine Terebratulida (Devoniano – Olocene) conchiglia con
margine cardinale curvo; peduncolo funzionale
Phylum Archeocyatha
(Cambriano inferiore - medio)--> intervallum all'interno delle camere
Altezza generalmente variabile
fra i 15 e 30 cm ma con forme che superavano i 100 cm
. Diametro da 1,5 a 60 cm. Utilissimi per ricostruire la paleogeografia del Cambriano inferiore e medio
Phylum HEMICHORDATA (Cambriano – Olocene) cl. GRAPTOLITHINA (Cambriano – Carbonifero)
GRAPTOLITHINA--> Emicordati estinti, coloniali,
bentonici o planctonici. Le colonie sono formate da singoli
zooidi organizzati in rabdosomi (rami) singoli o multipli.
Esoscheletro chitinoso, formato da teche (zooidi).
Le teche sono omeomorfe (Graptoloidea) o polimorfe (altri
ordini) Apparato filtratore: lofoforo
Dendroidea
- Bentonici, sessili, fissati ad una estremità oppure (raro) incrostanti - Teche polimorfe Cambriano med. – Carbonifero
Graptoloidea: Planctonici talvolta con i rabdosomi ancorati ad
organo galleggiante (pneumatoforo), oppure liberamente natanti, favorita la diffusione e distribuzione geografica,Teche omeomorfe Ordoviciano – Devoniano inf.
Paleontologia--> Sistematica, Tassonomia. Classificazione (prodotto della tassonomia). Nomenclatura--> asegnazione nomi
Nomenclatura binomia della specie:
nome generico, nome specifico a cui seguono autore della specie e anno di descrizione.
Nomen dubium e Nomen nudum
Paratassonomia: classificazione artificiale che adotta termini linneani
ma non prospetta alcun riferimento a gruppi tassonomici già noti. RTU: recognizable taxonomic unit. OTU: operational taxonomic unit
Il concetto biologico di specie (BSC) e Il concetto evolutivo di specie (ESC)
necessario considerare variabilità intraspecifica,
ontogenetica e il dimorfismo. sibling species (specie gemelle – identiche morfologicamente)
CONCETTO PALEONTOLOGICO DI SPECIE--> rapidi eventi di diversificazione, assenza di una documentazione continua - assenza (o rarità) di fossili intermedi e ha generato un modello di speciazione detto modello degli equilibri punteggiati la storia dell’evoluzione non è un grandioso dispiegamento, ma una
sequenza di equilibri omeostatici, disturbati solo “raramente” da rapidi ed episodici eventi di speciazione - la storia della vita sulla Terra assomiglia alla vita militare: un immenso
mare di noia punteggiato da attimi di brivido. Speciazione rappresenta lo 0.5- 1%.
estinzioni: molte specie, in ampia scala geografica, ampia gamma di ecologie
degli organismi estinti, tempi brevi
Estinzioni di base--> processi minori
Estinzioni di massa: più del 30% di animali e vegetali a scala globale e in tempi rapidi.
La più intensa è quella di fine
Permiano (circa 252 Ma) che ha determinato l’estinzione di un
numero di taxa due o tre volte superiore a quello delle altre
(circa il 50% delle famiglie e fino a 80
-96% delle specie).
Fine Ordoviciano-->. Causata da cambiamenti climatici (raffreddamenti)
dovuti migrazione dei continenti.
Fine Devoniano (una serie di eventi durati
fra 380 e 360 Ma)--> Causata da fenomeni di anossia sui fondali marini o da impatto di meteorite.
Fine Triassico (200 Ma): ti. Causata da impatto di
meteorite o più probabilmente anossia e riscaldamento globale causato da eruzioni
vulcaniche collegate all’apertura dell’Atlantico settentrionale
Gola del bottacione--> Iridio in quantità 10000 volte di più del normale che ci fanno dedurre che sia di natura extraterrestre
Dopo un’estinzione di massa si verifica (lentamente) un recupero proporzionale all’entità dell’estinzione Ma prima del recupero abbondano i “disaster taxa” “Disaster taxa”. Presenti al termine estinzione PT. Taxa comuni per milioni di anni nelle rocce formate dopo
l’evento PT a partire da fanghi neri e
anossici.
Organismi diversi hanno tassi evolutivi diversi.
E’ stato calcolato che mammiferi e trilobiti hanno specie che permangono nel tempo per circa 1-2 Ma, mentre tale valore sale a 11-14 Ma per i bivalvi.
Linee filetiche braditeliche: minor turnover evolutivo; sono linee che presentano un grande numero di specie euritopiche (ampia diffusione
geografica e ampia tolleranza fisiologica) che non coabitano nello stesso areale
Linee filetiche tachiteliche: maggior turnover evolutivo; sono linee che
presentano un grande numero di specie stenotopiche (limitata tolleranza fisiologica) che coabitano in una stesso areale e, nell’insieme, tendono a differenziarsi e ad adattarsi a tutte le possibili situazioni ambientali.
Messel--> cratere vulcanico che ha conservato i fossili
sinonimia--> uso della legge della priorità, avviene l'inverso se il nome più vecchio non è stato usato dopo il 1899 in almeno 25 lavori pubblicati da almeno 10 autori negli ultimi 50 anni ed entro un arco
temporale di non meno di 10 anni.
sinonimi oggettivi e soggettivi
omonimia--> due taxa con lo stesso nome: legge della priorità
L’esemplare tipo che rappresenta una specie è detto olotipo e tutti gli altri esemplari
utilizzati per descrivere una specie sono detti paratipi. Se non è avvenuto ciò sono detti tutti sintipi, Se un sintipo viene scelto come unico tipo della specie, questo viene chiamato lectotipo e gli altri sintipi vengono chiamati paralectotipi. Se tutti i tipi vengono perduti, è possibile designare un neotipo, scelto possibilmente fra
i topotipi, vale a dire fra esemplari raccolti nella stessa località e dallo stesso intervallo stratigrafico da cui provengono gli esemplari della serie tipo.
ipodigma--> materiale addizionale nelle specie, Un calco di un esemplare della serie tipo effettuato per scopi di studio di esposizione o altro è
detto plastotipo. Se si tratta di una calco dell’olotipo si chiamerà oloplastotipo.
SP. --> no identificazione possibile, N.SP.--> nuova specie, AFF--> specie non ancora descritta simile a quella indicata, o specie indicata è simile ad una specie mai descritta
proetida (cambri. sup- permiano), phacopida (ordov. inf- devon. superiore), lichida (cambri. medio- devoniano medio), odonto-pleurida (cambriano medio- devoniano sup.), corinexochida (cambri. inf.-devoniano superiore), harpetida (cambri sup.- devoni sup.), ptychoraphiida (cambr inf-ordovici sup, asaphida (cambri. medio- siluriano supe), agnostida (cambriano medio fino all'ordov. sup)