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PLAUTO
1. Una vita per il teatro
Plauto
è il primo autore della letteratura latina di cui conserviamo
opere intere
Le maggiori
fonti
da cui ricaviamo le sue opere sono
San Girolamo
e
Aulo Gellio
, i quali usano come fonte
Marco Terenzio Varrone
e le "
didascalie"
Spesso, però, gli antichi tendevano a cogliere informazioni dalle opere stesse, cogliendo
implicazioni autobiografiche inesistenti
Il nome che viene attribuito alle sue commedie,
Tito Maccio Plauto
, sono dubbiose
In alcune opere l'autore è
Maccus
(
nome d'arte
), in altre è
Plautus
, che potrebbe essere un
soprannome scherzoso
significando "dai piedi piatti" o "dalle orecchie lunghe e penzolose"
E' possibile che l'autore abbia usato
nomi diversi
, prima Maccus, poi Plautus
I suoi nomi suggeriscono che sia stato anche
attore
, ma nessun dato dimostra che abbia recitato nelle sue opere
Si ipotizza che abbia abbandonato il lavoro di attore per diventare
commediografo
TRIA NOMINA
: Sistema onomastico romano che prevedeva che i cittadini romani avessero tria nomen: 1)
Praenomen
: nome individuale, 2)
Nomen
: la gens di appartenenza, 3)
Cognomen
: soprannome legato a una caratteristica della persona
Plauto cominciò a scrivere le commedie a partire degli anni della
Seconda Guerra Punica
(218-202)
Le commedie di
datazione sicura
sono lo
Stichus
(200 a.C),
Pseudolus
(191), mentre altre si datano in base a
riferimenti interni
Le commedie più tarde sono le
Bacchides
e la
Casina
, che hanno riferimenti a
riti bacchici
, che furono proibiti da un decreto senatoriale nel 186 a.C.
Varrone conta
130 commedie
di Plauto
L'attribuzione a Plauto garantiva
l'attenzione dei magistrati
e una
buona accoglienza
da parte del
pubblico
, che spingevano commediografi a false attribuzioni
Nacque nel
250 a.C a Sarsina
e morì nel
184
2. L'autore e il genere: La commedia dalla Grecia alla Roma
Plauto prendeva spunto da forme italiche di teatro popolare come i
Fescennini
e
l'Atellana
, le cui caratteristiche erano i modi fareschi e grossolani, come il
mimo
I modelli diretti di Plauto sono gli autori della
commedia nuova greca
, che egli traduce (addatta, riprende e rielabora) come Livio Andronico e Nevio
La commedia greca era collegata a
riti e feste religiose
e prensentava uno spettacolo misto di
poesia, musica, canto e danza
La commedia greca che influenzò gli autori latini era quella
attica
, fiorita ad Atene intorno al V
sec. a.C.
La commedia attica può essere divisa in
3 fasi
:
1) La commedia
antica
2) La commedia
di mezzo
3) La commedia
nuova
Gli unici commediografi greci di cui possiamo leggere opere intere oggi sono
Aristofane
(commedia antica) e
Menandro
(commedia nuova)
Di Aristofane conserviamo
11 commedie
, che trattano
dell'attualità politica e culturale ateniese
.
I bersagli della polemica sono attaccati con
l'aggressione comica
Le commedie di Menandro rispecchiano un
contesto mutato
rispetto all'Atene di Aristofane, poichè dopo l'invasione di Alessandro Magno della Grecia, la
politica non appassiona più
gli ateniesi, quindi l'attenzione si sposta sulla
vita privata
Le
trame
sono "
romanzesche
", con elementi avventurosi, di peripezie, e con colpi di scena
I
personaggi
esprimono caratteri convenzionali, che Menandro interpreta con
l'approfondimento psicologico
Nel
III sec
, grazie alle conquiste di
Alessandro Magno
, si assiste a una "
globalizzazzione" della cultura greca,
coinvolgendo anche il teatro.
La commedia attica si diffuse mediante
corporazioni di attori, musicisti, balllerini e autori
, definiti "
artisti di Dioniso
", che andavano da città in città per esporre il loro repertorio davanti a un
pubblico selezionato
di appassionati
Tra il III e II sec, vennero istituite
nuove festività
che comprendevano anche i
ludi scaenici
, moltiplicando le possibilità di lavoro per gli autori.
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L'unica differenza è che queste forme italiche erano legati
all'improvissazzione
, mentre quelle plautine erano basate su un
copione composto dall'autore
3. Il coprus delle commedie: i titoli e le trame
Sotto il nome di Plauto circolavano
numerose commedie.
Varrone ne identificava 130, ma in realtà gli studiosi credono siano
21
Noi
possediamo solo 20
, non 21: della
Vidularia
rimangono solo frammenti, a causa di
danneggiamenti ai codici
4 commedie hanno gravi lacune:
Amphitruo, Aulularia, Casina
e
Cistellaria
Le trame plautine sono quelle
tipiche della commedia nuova
greca
16 su 20 commedie comprendono la
stessa struttura fondamentale della trama
:
In posizione centrale c'è un
giovane
, innamorato di una
donna
,
ostacolato
nel suo amore
L'ostacolo è, se la ragazza è cortigiana, dalla
mancanza del denaro
, se la ragazza è onesta, da
impedimenti di carattere familiare e sociale
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4. Le commedie del servus callidus
Rientrano nello schema generale plautino lo
Pseudolus
, le
Bacchides
, la
Mostellaria
, il
Miles Gloriosus
In ognuno di queste:
l'antagonista è il padre, il lenone o il soldato
i giovani raggiungono il loro scopo e sono perdonati dai padri, che reconciliano nel
lieto fine
, mentre i danni e le beffe toccano al
lenone
Il vero protagonista delle commedie è tuttavia il
servus callidus
,
l'eroe comico
su cui si concentra l'attenzione di sia il pubblico che dell'autore
Spesso gli antagonisti sono personaggi iperbolici, come il miles gloriosus, o il Ballione dello
Pseudolus
, incarnazione di ribalderia e spudoratezza del lenone, sono
capolavori di esagerazione grottesca
5. La commedia di carattere, la beffa, la commedia degli equivoci
l'Aulularia è indicata come il prototipo della "
commedia di carattere
"
Il personaggio di Euclione è deformato da
atteggiamenti presenti in tutti gli uomini
, quindi il personaggio dell'avaro appare vivo e reale, reso
credibile
dall'arte del poeta
Nella
Casina
, il protagonista è il
senex libidinosus
, ossia il vecchio innamorato che si fa rivale del figlio per la conquista di una donna
Egli merita una
punizione esemplare
dalla moglie offesa e dai suoi aiutanti: il
danno
, ma anche le
beffe
La Casina, caratterizzata da una comicità farsesca e licenziosa in connessione con il motivo scabroso delle nozze maschie
Nell'
Amphitruo
al tema dell'equivoco accompagna quello della
paura di aver perso la propria identità
, paura suscitata dallo sconcernante incontro con il proprio
doppio
6. Le innovazioni rispetto ai modelli
Plauto cita in alcuni prologhi i modelli greci che usa, e per indicare il rapporto con essi, usa l'espressione
vortere barbare
("tradurre dal greco al latino"), assumendo il
punto di vista greco
(barbaro sarebbe il latino)
Detto ciò, le opere di Plauto non erano semplici traduzioni, e possiamo affermare che
spesso modificava
il testo quando gli pareva necessario allo scopo di
divertire il suo pubblico
Plauto usava la "
contaminazione
", ossia un
trattamento libero
dei modeli, la cui scrittura risultava mutata.
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Tipici delle commedie plautine sono i
riferimenti a costumi romani
, con effetti di spaesamento
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