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Lez. 1 Faberi - DIDATTICA D. DISABILITA' UDITIVE - Coggle Diagram
Lez. 1 Faberi -
DIDATTICA D. DISABILITA' UDITIVE
UDITO
= xcez. dei suoni. --> ricez. fisica + codifica + trasmiss. al cervello che elabora le info.
Se sentiamo bene, riceviamo la completa gamma dei suoni anche se presenti + fonti sonore nello stesso momento
SUONO
= vibraz. fisica di onde sonore, particelle di gas presenti nell'aria.
Le
onde sonore
hanno 2 caratterist.:
1)
frequenza:
misurata in hertz (hz)
2)
ampiezza:
mis. in decibel (db)
Percepiamo solo le frequenze udibili all’orecchio umano (tra 15 e 20000 Hertz)
APPARATO UDITIVO
ORECCHIO ESTERNO
Capta e convoglia i suoni. Aiuta a capire la provenienza d. onde sonore. Costituito da:
padiglione
: capta onde sonore e le convoglia nel canale uditivo. Valuta la provenienza
condotto uditivo
: risuonatore
ORECCHIO MEDIO
Trasmette le vibraz. acustiche dall'orecchio est. all'orecchio int., grazie all'oscillaz. d. ossicini, così fa vibrare il liquido.
2 traformaz. meccaniche: riduz. ampiezza (catena ossicini) + aum. pressione. Parti:
timpano
: membrana microfonica, vibra con le onde sonore aumentandone la pressione
cassa d. timpano
tromba di Eustachio
: condotto che parte dalla cassa del timpano e garantisce l'eq. d. pressione atmosferica
ossicini: martello e incudine
, riducono l'ampiezza d. oscillaz. d. timpano
staffa:
stantuffo che collega all'orecchio int.
ORECCHIO INTERNO
Scavato nell'osso temporale. Comprende
2 apparati
:
1)
vestibolare:
addetto all'equilibrio
2)
cocleare
: concerne l'udito, costituito dalla coclea.
Coclea
: organo a forma di chiocciola che contiene il liquido perlinfatico che, azionato dalla staffa, colpisce le cellule acustiche cigliate (organo d. Corti) che mandano il messaggio alle cell. nervose.
Suoni acuti
--> frequenza + alta, impulsi veloci al liquido, vibraz./onde + ristrette che occuperanno solo la 1^ parte della coclea e colpiranno poche ciglia --> suoni + difficili da percepire
Suoni gravi
--> movim. + lento, vibraz./onde + ampie che occuperanno tutta la coclea --> suoni + facili da percepire
Ciglia
= cell. acustiche che si trovano nel liquido e ne percepiscono le vibraz. Ricevono le info, creano scariche di eccitaz. e le girano al nervo acustico che le manda al cervello.
MISURAZ. D. UDITO
con l'
AUDIOGRAMMA
, che mis. da che volume vengono percepite le frequenze. Curva aerea (blu, se metto cuffie) e ossea (curva rossa, vibratore dietro l'orecchio, imp. capire se il probl. è al nervo o all'orecchio). Se curva scende a 70-80-100: ipoacusia, sento solo frequenze alte.
IPOACUSIA o SORDITA':
audiolesi/ipoacusici sentono poco o niente, gradi ≠, imp. stimolaz. In base alla localizzaz. d. danno, sordità è:
trasmissiva
: danno a trasmiss. suono, a orecchio medio
percettiva neurosensoriale:
danno a orecchio int. e conness. nervose
percettiva centrale
: cervello e conns. del nervo scustico
mista
: sia percettiva che trasmissiva
Altre classificaz. in base a:
gravità
cause
(ereditarie o acquisite)
epoca di insorgenza
AUSILI
:
apparecchio acustico
: sist. elettronico che amplifica i suoni. Ha microfono, amplificatore, ricevitore
impianto cocleare
: stimola fibre residue del nervo acustico attrav. en. elettrica --> invasivo, orecchio è sostituto da quello elettronico
MOD. DI INTERVENTO EDUCATIVO
dibattito tra oralismo e gestualismo
LINGUA DEI SEGNI (LIS)
:
com. visivo-gestuale dei sordi
coinvolge: vista, mani, cervello
usa 3 dimens. d. spazio e dimens. temporale
ord. simultaneo (≠ lingua parlata che ha ord. consecutivo/sequenziale)
Combinaz. di vari parametri:
configuraz.
luogo
movim.
orientam. del palmo d. mano
espress. facciale
Altre cattareristiche:
alcuni segni indicano forme, dimens., categorie
composti = 2 o + segni x indicare un unico significato (es. mamma + papà = genitori)
disposiz. grammaticale ≠ da lingua it. (un segno può esprimere ins. verbo/sogg./compl.) --> apparentem. non ha articoli, coniugaz. d. verbi... ma ha precise reg. sintattiche e gramm. --> segni si modificano 2° contesto e sign.
LIS è solo orale --> lingua it. x scrivere --> frasi spesso scorrette
Esistono ≠ LIS ( variano a seconda d. naz., regioni, istituti...)
MOD. BIMODALE
:
ob.: buona competenza orale
lingua parlata + LIS può ess. usata come supporto
EDUCAZ. BILUNGUE
:
lingua parlata + LIS
--> richiesta sempre maggiore anche da genitori non udenti
METODO ORALE CLASSICO
:
Ob.: competenza ling. vicina a quella d. udenti
Presupposti:
diagnosi precoce (primi mesi di vita)
tempestiva protesizzaz.
tempestivo intervento riabilitativo
partecipaz. madre al programma
Basi:
allenam. acustico
labiolettura
tattolettura
esercizi di respiaz. e soffio
impostaz. articolaz.
associaz. parola-ogg.
uso precoce d. lettura (dai 2 anni)
METODO VERBO-TONALE
:
sfrutta il residuo uditivo e ogni parte d. corpo
intervento mutidisciplinare che prevede: att. corporee ritmiche, stimolaz. musicali e grafo-motorie, psicomotricità. sussidi visivi, drammatizzaz.
PEDAGOGIA DREZANCIC
:
metodo creativo, stimolativo, riabilitativo d. com. orale e scritta con strutture musicali
sordi non parlano xchè non sentono --> devo intervenire sugli altri sensi
Dott. GUY BERARD
(otorino)
probl. uditivi sono + di quelli conosciuti, spesso negati o ignorati
acufeni: non c'è cura
non basta chiedere "quanto sento" ma "come sento" --> anomalie qualitative incidono pesantem. su vita quot.
probl. nel tempo di risposta
(lentezza uditiva e di latenza) (es. sindrome di Down: lentezza sinaptica)
rimanenze
: anche quando il suono cessa la persona lo percepisce come eco --> difficile seguire una lez.
udito doloroso
(det. frequenze, frequenze acute, confusione, alternarsi di + timbri di voce) --> ipersensibilità acustica
mancanza di selettività
: + grave / + acuto
distorsioni uditive
(curva 2 8 --> 2000 e 8000 hertz spesso non si accorge ha solo disturbi d. umore, attenz. e apprendim. / altre coppie di picchi / picchi specifici / altipiani vocalici: sentire vocali amplificate)
dislateralità uditiva
: entro i 3 anni si specializzano gli emisferi di solito il sin. così diventiamo destri (di mani, udito, vista) --> se non si ha un orecchio di preferenza, i suoni arrivano invertiti (es. po-tap) --> ritardi nel ling.
ANOMALIE D. CANALE UDITIVO
riflesso acustico malfunzionante
: qlcuno non ha riflesso acustico (riduce il volume del suono a bassa frequenza x proteggere la coclea, così quelli a alta frequenza sono percepiti correttam.) --> maggior sensibilità ai suoni, distorsioni d. ling. --> parla a bassa voce, scappa quando sente voci
assenza d. sussulto riflessivo
: seppur udenti, se colti all'improvviso da un suono forte, non si spaventano o provano piacere
fischi, ronzii, acufeni
Segnali:
Fastidio o distraibilità con det. suoni
Chiudersi le orecchie con det. suoni
Evitare di interloquire con xs. con voce acuta o fastidiosa
Non riuscire a mantenere il filo del discorso
Continuare a intervenire x mantenere l’attenz.
Interrompersi continuam. o agitarsi e allontanarsi quando altri dialogano
Porre + attenz. a sing. parole che alla frase intera
Ripetere spesso alcuni rumori o suoni
Volere sempre la musica accesa x concentrarsi o in auto
Nel ling. o nella scrittura scambiare lettere di suono simile (t-d, p-b, f-v, l-r)
--> anomalie d. canale uditivo legate a basso rendim. scolastico
UDITO = COMPORTAMENTO
comportam. influenzato dall'udito
--> parallelismo tra qualità d. percez. d. suono e modo di ess./agire
ESERCITARE L’ATTENZIONE UDITIVA
da un riabilitatore. Si lav. su:
bisbigli
bisbigli sinonimi contrari
bisbigli frasi interrotte
tel. senza fili
ACCORGIMENTI
:
attenz. a luoghi affollato e al troppo rumore
frasi brevi, ben scandite e chiare
AUDITORY INTEGRATION TRAINING (A.I.T. BERARD)
:
-x riabilita. imp. fornire all'orecchio suoni con intensità sopportabile, ritmo adeguato, di varia intensità e provenienza
INTERVENTO RIEDUCATIVO E CONTESTO
: Se la sordità è ereditaria, spesso è una limitazione xchè si crede basti la LIS.