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Le lacerazioni in senso all'Europa cristiana, quella di Cola di Rienzo…
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Riuscì ad assumere il potere politico della città, proclamandosi tribuno della libertà e liberatore della Repubblica romana.
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Spedì lettere alle città italiane dichiarandole libere ed esortandole a unirsi in un'Italia nuova e allo stesso tempo antica, che rinnovasse i fasti della romanità per interpretare un ruolo decisivo nella storia del mondo. In un primo momento il suo governo ottenne risultati sorprendenti.
Ma il suo potere andò in declino, per colpa dell'opposizione dei nobili e dello stesso pontefice.
La lotta tra Bonifacio VIII e Filippo IV fu molto aspra.
Ebbe vincitore, però, il re.
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Questo segnò una nuova epoca. Il nuovo papa, il francese Clemente V, rifiutò di trasferirsi a Roma e nel 1309 stabilì la corte pontificia ad Avignone, in Provenza. La città apparteneva alla chiesa, e non alla monarchia, ma la scelta era un chiaro segno di sottomissione al governo di Parigi.
Fu uno scandalo, infatti questo periodo viene chiamato cattività avignonese.
Mentre Avignone diventava un importante centro commerciale e culturale, Roma pian piano stava cadendo in una grande depressione, una decadenza. Questo perché non sussisteva il governo del Papa, che fu sempre stato da base del centro della città.
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