Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
STORIA COSTITUZIONALE ITALIANA - Coggle Diagram
STORIA COSTITUZIONALE ITALIANA
nascita Stato italiano
espansione: seconda metà 1800
Costituzione Regno d'Italia
Statuto Albertino
4 marzo 1848: Regno d Sardegna
17 marzo 1861: Statuto Albertino esteso al Regno d'Italia
Statuto Albertino
influenzato da Cost. francese e Cost. belga
ottriata (sovrano)
flessibile
no revisione costituzionale
modifiche con legge ordinaria
no Corte Costituzionale
Forma di Governo Statutaria
monarchia costituzionale
sovrano
potere esecutivo
nomina e revoca dei ministri
sanzionare le leggi
nomina membri del Senato
sciogliere Camera elettiva
comando delle forze armate
potere estero
parlamento
camera elettiva e Senato di nomina regia
potere legislativo
approvazione bilancio dello Stato
diventa poi sistema parlamentare
1852: Cavour diventa Presidente del Consiglio da parte del Re
capo della maggioranza parlamentare nella Camera dei Deputati
rapporto di fiducia con il Parlamento
doppia fiducia con Governo
fiducia della Corona
fiducia del Parlamento
Consiglio dei Ministri
decreto Ricasoli (1867) e Zanardelli (1901)
coordinamento della politica generale del governo e mantenimento dell'unità di indirizzo politico e amministrativo di tutti i ministeri
poteri normativi governo
decreti - legge
decreti legislativi
legislazione elettorale
1848
2% popolo
parlamentari: affinità culturali e personali
1882
maschi maggiorenni (21 anni)
19.80 lire
licenza elementare
1912
suffragio universale maschile 23%
30 anni
maggiorenni che sanno leggere, scrivere
o servizio militare
1919
legge elettorale proporzionale
tutti cittadini di sesso maschile maggiorenni
1945
suffragio universale anche alle donne
artt. 24 - 32:pochi diritti di libertà limitabili con la legge
organizzazione dello Stato: modello acccentrato
amministrazione centrale
ministeri
prefetti
sindaci
controlli di legittimità e di merito
leggi di unificazione amministrativa del Regno 1865
no regioni
Stato e Chiesa
Stato confessionale (art. 1)
legge delle guarentigie ( l.n. 349/1871)
libero esercizio delle funzioni del Pontefice e Santa Sede
Prima Guerra Mondiale
prima
indebolimento sistema parlamentare
poteri al Re
dopo
sistema istituzionale incapace
tensioni sociali
partiti estremi
Fascismo
nascita
Marcia su Roma (28 ottobre 1922)
Re Vittorio Emanuele III affida a Mussolini l'incarico di formare il governo (minoritario)
no decreto di Stato d'assedio
potere alle forze armate di disperdere i ribelli
rottura regole costituzionali
legge elettorale Acerbo (l. 2444/1923): maggioranza > 25% ottiene 2/3 dei seggi
uccisione Matteotti e l'Aventino
discorso Mussolini Camera 1925: programma totalitario
consolidamento: leggi fascistissime
Patto di Palazzo Vidoni (legge Rocco): 2 ottobre 1925
l. 24 dicembre 1925, n. 2263: no istituto fiducia parlamentare
l. 31 gennaio 1926, n. 100: potere esecutivo ha la facoltà di emanare norme giuridiche (delegazione legislativa, decreti legge, regolamenti governativi, ministeriali)
31 ottobre 1926: no libertà di stampa per antifascismo
1928: Gran Consiglio del Fascismo
1938: leggi razziali
1939: Camera dei fasci e delle corporazioni
Patti Lateranensi e Concordato 1929
caduta
24 luglio 1943: Gran Consiglio del Fascismo invita il Re a riprendersi i poteri
25 luglio 1943: Badoglio capo del governo
3 settembre 1943: Armistizio tra Re e alleati
CNL
antifascista
non riconosce il governo di Brindisi
Patto di Salerno 1944: Re si dimette, Umberto "luogotenente del Regno"
Costituzione
legge elettorale (10 marzo 1946, n. 74): 32 collegi elettorali, 573 deputati, 556 costituenti
partecipazione 89,1%
Repubblica 54,3%
Commissione dei 75: elaborare e proporre Costituzione
sottocommissioni: diritti e doveri dei cittadini; organizzazione costituzionale dello Stato, rapporti economico - sociali
Comitato di redazione (dei 18)
1 gennaio 1948: entra in vigore