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Ludovico Ariosto - Coggle Diagram

- - - - potevano partecipare anche i membri della corte.
  - - - con allestimenti precari, che tuttavia non erano poveri di contenuto ed erano curati da Raffaello
  - - - lui fa anche ricorso ad un linguaggio gergale, basso e dialettale
- - - - conte, comanda un presidio militare degli estensi a Reggio
    - - nobildonna di Reggio
  - - - qui il poeta è avviato per volontà paterna agli studi giuridici
        
        sono gli anni tra il 1484-1494 ai quali rimontano le prime prove poetiche e teatrali a noi non pervenute
        
        ma nel 94 ottiene di dedicarsi interamente agli studi umanistici
        
        all'ultimo quinquennio del secolo appartiene la prima produzione lirica volgare del poeta
        
        ispirate alle opere latine di Orazio e Tibullo
        
        tre anni dopo (97) Ludovico è ufficialmente accolto alla corte estense dalla quale riceve un regolare stipendio
  - - - Ludovico è il primo di dieci figli, deve provvedere al sostentamento della famiglia
        
        accetta di recarsi tra il 1501 e 1503 a Canossa come capitano della rocca
        
        ottobre di quest'anno torna a Ferrara e viene assunto dal cardinale Ippolito d'este
        
        per ottenere alcuni benefici prende gli ordini minori
        
        si apre un periodo di intense attività legate alla vita di corte
        
        con numerosi spostamenti e viaggi per conto del cardinale
        
        si reca a
        
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  - - - lei non perda le proprie rendite ereditarie
      - lui non perda i suoi benefici ecclesiastici
  - - - il poeta trova una nuova sistemazione nel 1518 assunto a servizio del duca Alfonso d'Este
        
        narrato nella satira I e III
        
        il nuovo incarico lo costringe a fare diversi viaggi
        
        nel 1519-20-21 si reca a Firenze e più volte a Roma
        
        nel 21 gli viene sospeso lo stipendio e deve accettare l'incarico di commissario in Garfagnana
        
        vive qui tra il 1522-25, dove mostra un notevole equilibrio politico e uno spiccato senso della giustizia qui scrive
        
        satire IV-VI-VII e buona parte delle lettere del suo epistolario
        
        rientrato a Ferrara si dedica alla riedizione del furioso alla fine del 1532 ampliato a quarantasei canti e rivisto interamente nello stile
        
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- - - - essi traggono origine da eventi biografici, e rispondono ad un bisogno di difendersi o di affermare il proprio punto di vista
        
        esse sono rivolte persone reali dove Ariosto immagina di conversare con loro, rispondendo a domande, accuse e obbiezioni
        
        satira I
        
        1517 espone i motivi per chi non è andato con Ippolito in Ungheria
        
        satira II
        
        1517 chiede al fratello un alloggio dignitoso per il suo soggiorno a Roma in oltre attacca la corruzione del papa e del mondo ecclesiastico
        
        satira III
        
        1518 ESOPIZIONDEL SUO IDEALE DI VITA SEMPLICE ESENZA AMBIZIONI INDIRIZZATA A MALAGUZZI ANNIBALE
        
        satira IV
        
        1523 da Garfagnana espone la sua difficile vita e la nostalgia per la donna amata
        
        satira V
        
        1519-23 espone le cose positive e negative del matrimonio in occasione del matrimonio del cugino
        
        satira VI
        
        1524-25 rivolta a Bembo per chiedergli un buon precettore per il figlio
        
        satira VII
        
        1524 scritta da Garfagnana rivolta al duca alfono dove rifiuta di diventare ambasciatore degli estensi presso il papa clemente VII
- - - - appartengono agli anni della giovinezza sono sessantasette liriche
        
        mostrano una fedeltà ai moduli stilistici e temi classici che spesso sconfina nell'imitazione
        
        prevale un tema erotico, propenso ad un tono leggero e sensuale
    - - ottantasette liriche che risalgono al primo decennio del 500
        
        raccolta pubblicata postuma nel 46
        
        Ariosto si mostra sensibile al modello petrarchesco e alla variante estrema proposta da Bembo
        
        da qui l'attenta selezione del lessico modellato sul toscano illustre
      - forte ripresa dei modelli classici Catullo, tibullo, Orazio