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ECO 4 - Coggle Diagram
ECO 4
2.7 Le dimensioni della concorrenza: la differenziazione nel caso delle riviste
3.7.1 L’importanza delle immagini
La differenza principale tra quotidiani e riviste= l'utilizzo delle immagini oltre al testo scritto come medium di riferimento. Molte riviste> immagini loro punto di forza. Grazie immagini testo> semplice immediato le riviste da un pubblico d'élite a un pubblico di massa, prima dei quotidiani.
L'importanza delle immagini e la durata di vita maggiore del prodotto= riviste da adottare una qualità superiore: carta patinata, stampa in rotocalco colore. I fumet> ricade nella categoria delle riviste.
2.7.2 I tipi di riviste
Le riviste caratterizzate da insieme di tipologie più eterogeneo, da un minor varietà di contenuti e grado di profondità maggiore. Il pubblico di riferimento> focalizzato e omogeneo al suo interno
Le riviste Stati Uniti> innovazione di prodotto che si estenderà poi ad altri media: specializzazione tematica e segmentazione del pubblico. Cause di questa innovazione del prodotto:
• Nuovi gruppi sociali rivendicano propria specificità politica, sociale ed economica e essere rappresentati
• Necessità di conoscenze più specializzate, sviluppo del postfordismo.
• Tempo libero e stili di vita diventano più frammentati.
Si ha:
1.Specializzazione:
• della funzione d'uso della rivista :
o Riviste di informazione e intrattenimento.
o Riviste di settore.
o Riviste nel campo delle relazioni pubbliche.
o Riviste professionali.
o Riviste varie dedicate a temi di nicchia
• Specializzazione in base ai temi della rivista :
o Informazione.
o Attualità.
o Stile di vita e costume.
o Media, arte scienza e creatività.
o Sport.
o Pornografia
- Segmentazione del pubblico di riferimento:
• Per sesso: riviste maschili e femminili.
• Per età e generazione.
• In base a caratteristiche identitarie minoritarie
• In base alla classe sociale.
2.7.3 Lo spazio: il mercato grafico di riferimento
Il mercato di riferimento delle riviste e perlopiù di diffusione internazionale> Alcune riviste globali= unica edizione della rivista distribuita in più paesi. Altre riviste gruppi editoriali che operano a livello internazionale: replicano la stessa testata in differenti mercati localizzando testata e pubblicandola lingua locale. In alcuni casi le versioni nazionali stessa rivista molto diverse.
2.7.4 Il tempo: la periodicità
La periodicità delle riviste è setmanale, mensile o ogni due, tre, mesi> dilatare la durata del periodico per un periodo di tempo più lungo: molti articoli letti giorni e settimane dopo l'acquisto. Molte riviste il digitale, quindi:
• Supporto cartaceo: finestre temporali più ampie=programmare in maniera più efficiente ed efficace differenti attività caratteristiche
• Supporto digitale: Aggiornamento continuo costante scardina il concetto di periodicità
2.8 L’organizzazione delle imprese editrici
Le imprese editrici svolgono:
• Attività manageriali.
• Attività editoriali.
Struttura organizzativa:
- Gruppo editoriale o multieditoriale: l'impresa far parte di un gruppo editoriali o multieditoriale
- Impresa editrice: può essere:
• Mono-testata: con una sola testata.
• Multi-testata: con più testate.
- Divisioni: unità organizzative occupano singola testata organizzate in base ha un criterio di specializzazione per: periodicità, mercato di riferimento, mezzo…
- Redazione: spazio organizzativo e luogo fisico nel quale si svolgono le attività editoriali.
2.9 Le strategie di crescita e sviluppo dell’impresa editrice> riguardare l'impresa editrice o singola testata
2.9.1 La strategia di espansione/integrazione orizzontale
l'impresa decide di accrescere attraverso l'aumento del numero di testate.Questo porta a:
• Sinergie sul fronte dell'attività caratteristiche: economie di saturazione e economie di scala.
• Aumento grado di concentrazione nel settore
• Entrata in nuovi mercati.
2.9.2 La strategia di differenziazione orizzontale e verticale
orizzontale: nel caso dei quotidiani e riviste che definisce l'identità e l'immagine del periodico. Rientra anche differenziazione in base al supporto.
verticale: che definisce il suo livello qualitativo. strategie rafforzano il proprio posizionamento in termini di diffusione, lettori e raccolta pubblicitaria.
2.9.3 La strategia di diversificazione concentrica e conglomerata
concentrica: verso quei settori contigui in termini di prodotto o tecnologia produttiva= altri periodici con cui si condividono caratteristiche del prodotto e tecnologia
conglomerata: verso settori diversi per prodotto tecnologia produttiva
• Diversificazione verso gli altri settori media :
o Diversificazione vera e propria: l'impresa editrice entra nel mercato televisivo o radiofonico acquistando o fondando o accordi con imprese televisive o radiofoniche.
o Integrazione e sostituzione: le imprese editrici modificano caratteristiche loro prodotto integrando sostituendolo con audio e video.
• Diversificazione verso il settore dell'editoria libraria: creazione casa editrice che pubblichi libri.
• Diversificazione tramite branded/sponsored content e native advertising: prodotti editoriali di tipo non giornalistico con contenuti promozionali o pubblicitari in forma di articolo
• Diversificazione verso il settore degli eventi: organizzazione di eventi cui partecipavano come protagonisti i giornalisti o i collaboratori dei quotidiani e come pubblico i lettori o persone che si identificano con i valori del quotidiano.
2.9.4 La strategia di espansione internazionale
può essere:
• Espansione verso altri mercati diversi rispetto a quello originale.
• Alleanze internazionali per sviluppare proget comuni> es inchieste giornalistiche comuni che riguardano un'area geografica multi paese.
2.10 L’equilibrio economico dei periodici ciò che garantisce l'equilibrio economico dei periodici e capacità di combinare differenti funzioni destinate a differenti clienti in singolo prodotto, che stesso per tutti> realizzato secondo un processo tendenzialmente standard.
Il prezzo dipende da: concorrenza monopolistica, elasticità, utilità percepita e valore attribuito.
2.10.1 I ricavi le fonti dei ricavi dipendono dal modello economico scelto.
principali fonti di ricavi sono:
• Ricavi editoriali: derivano dalla vendita del prodotto editoriale:
o Vendita di copie/abbonamenti/accessi.
o Vendita supplementi/inserti/allegati/newsletter/applicazioni.
o Vendita di prodotti collaterali
• Ricavi da pubblicità: riguardano vendita di spazi per pubblicità commerciali e servizi o redazione= dipendono da diffusione lungo due direttrici:
o quantitativa: ampliare proprio pubblico di riferimento.
o qualitativa: ampliare componente del pubblico di riferimento più appetibili per potenziali investitori pubblicitari.
Non è detto che le due direttrici stessa direzione.
• Ricavi da prodot/servizi di comunicazione: creazione e vendita di contenuti originali a pagamento e loro pubblicazione sul periodico.
• Ricavi da eventi: sponsorizzazione dell'evento da parte delle impresse o partecipanti nel caso in cui richiesto il pagamento di un biglietto d'ingresso.
• Ricavi non di mercato: finanziamenti pubblici o privati e sottoscrizioni.
Difficile equilibrio tra anima informativa e anima pubblicitaria: essere separate, ma se il periodico scegliere di agire criticamente verso certe aziende queste decidere di non acquistare più spazi pubblicitari= soluzione che non garantisce sempre un valore aggiunto> diversi indicatori di performance dei periodici:
• Indicatori rilasciati da istituti esterni :
o Certificazione della diffusione dei quotidiani.
o Numero di utenti/contat online
o Numero di lettori/contat dell'edizione cartacea e digitale.
• Indicatori della presenza dei periodici sui social media .
• Indicatori frutto di strumenti e sistemi di analisi dei dati relativi all'utilizzo dei supporti digitali: misurare accessi e permanenza sul sito web e social media.
2.10.2 I costi I costi di un periodico dipendono dal tipo di periodico:
• Periodico cartaceo: I costi da una funzione dei costi fissi non recuperabili che dipende dal tipo di periodico; e da i costi variabili dipendenti da copie stampate.
• Periodico digitale: I costi solamente dalla funzione dei costi fissi che dipende dal tipo di periodico e dai costi legati al supporto digitale.
• Periodico sia cartaceo che digitale: i costi fissi composti da un'elevata quota dei costi della prima copia, dai costi editoriali e dai costi relative alle atvità caratteristiche. I costi editoriali> dal tipo di periodico, dal numero di giornalisti, dall'ampiezza del network. I costi variabili composti da: costi di produzione, costi di distribuzione e costi relativi alla raccolta pubblicitaria.
2.10.3 Le determinanti della profittabilità. Profittabilità dipende da:
• Struttura dei Costi determinata da:
o Diffusione: influenzata dimensioni del mercato, dal suo tasso di crescita e prezzo.
o Qualità del quotidiano:
qualità formale: contenitore, estetica e supporto su cui ha pubblicato. Qualità intellettuale: contenuto, etica, originalità, autorevolezza.
Qualità formale intellettuale collegati= in un periodico convivano etica ed estetica> se si privilegia l'estetica a scapito dell'etica per sostituire ai prodotti giornalistici, prodotti pubblicitari come i branded content= sopravvivere solamente nel breve termine.
o Economie di scala: possibilità conseguire economie di scala= una delle variabili nella scelta di integrazione verticale e di integrazione orizzontale.> fissano scala minime efficiente: le dimensioni minime che editore possedere per operare in maniera efficiente e fronteggiare dinamiche competitive. Questo influenza il grado di concentrazione del settore= ostacolo un comportamento oligopolistico.
o Diffusione: influenzata dimensioni del mercato, dal suo tasso di crescita e dal prezzo.
o Prezzo del prodotto: influenzare diffusione del prodotto editoriale che determina prezzo del prodotto pubblicitario. E’ influenzato da dimensioni del mercato, tasso di crescita e status. Il prezzo mai stata un fattore critico per i periodici, ma cambiato con l'avvento del mercato digitale.
Sia il prezzo sia diffusione>influenzati dal grado di influenza sociale del periodico: dato dallo status, credibilità e autorevolezza, a sua volta dati dalla qualità del periodico. Lo status influenza il grado di influenza sociale sia a livello di prezzo. Lo status associato al periodico, ad acquistarlo, possederlo, leggerlo e a saperlo citare= quindi ci si dovrebbe rivolgere a un mercato di nicchia ed elite
2.6.6 Lo spazio: il mercato grafico di riferimento
La scelta dei confini del proprio mercato geografico di riferimento per un quotidiano determina contesto istituzionale e la dimensione dei potenziali lettori. La strategia di internazionalizzazione tener conto di tre vincoli:
• legati distribuzione fisica e digitale del prodotto: il supporto digitale diminuito questo vincolo.
• legati alla lingua e caratteristiche del contesto istituzionale
• legati alla libertà di stampa.
Si distinguono:
- Quotidiani internazionali: si rivolgono a pubblico che travalica i confini nazionali. Prevedono:
• Edizione nazionale: cartacea o digitale, nella lingua nazionale.
• Edizione internazionale: soprattutto digitale e con una lingua diversa.
- Quotidiani nazionali: mercato geografico di riferimento è un determinato mercato nazionale. In Italia> due leader di mercato: Corriere della Sera e La Repubblica.
Quotidiani specializzati nazionali: Sole 24 Ore e La Gazzetta dello Sport.
Quotidiani di opinione nazionali: Avvenire, Il Giornale
Quotidiani online nazionali: Fanpage, HoffPost Italia.
- Quotidiani locali: il mercato geografico di riferimento= città, area metropolitana, una provincia. L'estensione dipende da grandezza dell'area di riferimento. Il Messaggero di Roma.
2.8.1 Il lavoro della redazione
REDAZIONE: spazio organizzativo> attività editoriali: raccolte selezioni dei fatti, confezionamento notizie e controllo. Redazione:
- Direrezione:
a. Direttore responsabile del giornale> l'identità e l'immagine del quotidiano. contemperare gli interessi dell'editore e struttura manageriale e gli interesse giornalisti e lettori.
b. Vicedirettori.
c. Staf di supporto.
- Ufficio: coordina i differenti settori e servizi di cui è diviso il lavoro della redazione e supervisiona processo di costruzione del periodico. Controlla:
• La coerenza tematica tra tutte le sessione.
• La coerenza logica nella sequenza degli argomenti trattati.
• La coerenza nella linea nel tono secondo indicazioni distribuzione.
Vi fanno parte:
a. Caporedattore editoriale.
b. Vice capo redattore editoriale.
c. Capi di servizio.
- Settori e servizi: costituiti dai redattori, cronisti, inviati e corrispondenti> specializzati per argomento o area geografica. Vi fanno parte:
a. Cronisti, corrispondenti e inviati: raccolgono notizie e scrivono articoli.
b. Redattori: selezionano, verificano, rivedono e aggiungono all'articolo gli elementi paratestuali e l'opportuno apparato iconografico e multimediale.