I rischi e le situazioni di emergenza da presidiare riguardano possibilità d’incendio, fumo, fulmini, corti circuiti, minacce terroristiche, disastri naturali, caldo e guasti all’impianto di aria condizionata, schiacciamenti dovuti alla folla, panico, proteste, disordini, risse, incidenti con veicoli, malesseri, infortuni, incidenti sul lavoro, crollo delle strutture. L’emergency plan deve prevedere:
- stima del numero di persone presenti rispetto al momento d’ingresso e all’uscita;
- gestione degli accessi; - valutazione degli orari e dei momenti di picco delle presenze;
- stima del comportamento prevedibile del pubblico;
- stima del numero degli addetti di sicurezza necessari e la loro collocazione;
- misure di sicurezza passiva della folla (transenne antipanico);
- previsione di aree safety statiche di raccolta, appuntamento e smistamento;
- individuazione delle aree interdette al pubblico, il loro sistema di sbarramento e i varchi;
- piano degli accrediti per le aree ad accesso ristretto;
- stima dei possibili pericoli;
- accessi e i percorsi per i mezzi d’emergenza;
- gestione di disturbi minori;
- modalità di comunicazione dello staff in situazioni di emergenza e di annunci al pubblico;
- linea di comando in circostanze di pericolo ed emergenza;
- attrezzature per la sicurezza, i mezzi e le necessità per il primo soccorso e la loro collocazione;
- segnaletica di sicurezza; - predisposizione delle attrezzature antincendio;
- bisogni di assistenza per alcuni specifici spettatori con diverse abilità;
- eventuale formazione e istruzione per il team circa l’emergency plan.