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ECO 1 - Coggle Diagram
ECO 1
1. Il sistema dei media
1.1 I confini settoriali
1.1.1 La comunicazione di massa
Media= forma abbreviata di mass media> si indicano i mezzi della comunicazione di massa= Il sistema in cui ricevente è rappresentato da insieme esteso e indifferenziato di persone> messaggio natura pubblica> contenuto identico e accessibile a tutti= la comunicazione è formata da: mittente, ricevente, messaggio e mezzi
La comunicazione di massa si differenzia da quella individuale. Quindi il ricevente è la massa (società di massa)> caratteristiche:
• Dimensioni: grandi.
• Composizione: popolare, non elitaria.
• Contenuto: comune, impersonale, mainstream.
1.1.2 Il messaggio
Il messaggio della comunicazione di massa> tre forme (due dei cinque sensi: vista e udito):
o Testo
o Suono
o Immagini
A seconda del messaggio, nella comunicazione di massa si differenziano:
• Industrie culturali: il contenuto è il messaggio
• Mass media: il mezzo è il messaggio.
• Istituzioni artistiche: il luogo è il messaggio
1.1.3 I contenuti della comunicazione di massa
I contenuti della comunicazione di massa essere:
• Beni durevoli (utilità ripetuta): Il cui valore no esaurisce col tempo o fruiti più volte stesso consumatore> unità indipendenti e rappresentate da oggetti materiali o digitali = ricevente è interessato alla singola unità.
• Beni non durevole (utilità immediata): valore è limitato nel tempo le cui componenti sono inserite in un flusso temporale materiale o elettronico/digitale= l'utente è interessato al flusso delle componenti in una logica di fruizione abitudinaria del mezzo
1.1.3 I settori
SETTORE: insieme d’imprese omogenee per: prodotto, tecnologia e mercato= luogo economico al cui interno si realizza il confronto competitivo tra imprese in grado di esercitare un gioco di concorrenza potenziale reciproca. Per parlare di settori> da questo “spazio di contenuti” a mercato dei prodotti= attraverso scambio che si concretizza in forme di mercato= per le imprese di comunicazione le attività di produzione distribuzione di massa di contenuti> caratteristiche economiche di impresa nel momento in cui esistono i soggetti che acquistano gli oggetti materiali o digitali
Tre categorie di soggetti acquirenti:
• Consumatori finali> acquistano prodotti singolarmente o abbonamento per il proprio consumo.
• Inserzionisti: individui e organizzazioni imprese acquistano spazi all'interno di alcuni prodotti ai fini di annunci personali o con scopi pubblicitari.
• Stato: Finanzia direttamente o indirettamente l'attività di produzione di contenuti o presenza diretta sul mercato
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1.2 Le attività e le logiche economiche dei mass media
MASS MEDIA: gruppo di imprese offrono sul mercato insieme di contenuti organizzato all'interno di una struttura spaziale e temporale sotto forma di prodotti materiali o elettronici destinati a un pubblico di utenti finali. Le attività principali sono:
- Selezionare i singoli contenuti secondo una logica di gatekeeping:
1.Organization-generated> contenuti prodotti e forniti da altre imprese che operano professionalmente in settori a Monte.
2.User-generated: contenuti prodotti dagli stessi utenti dei media
- Comporre e disporre i contenuti scelti in una griglia spaziale/ temporale:
1.Media Lineari (organization-generated): griglia spaziale e/o temporale> collocati contenuti, secondo una determinata sequenza scelta dall impressa
Si distinguono:
i. Media Human-based: composizione dei contenuti struttura di persone.
ii. Media Machine-based: struttura dei contenuti da programmi software e algoritmi.
- Media Non-lineari (user-generated): no griglia o erogazione di flussi, ma messa a disposizione di contenuti successivamente selezionati dai singoli utenti.
Non sempre semplice definire una delle imprese all'interno di una di queste categorie
1.2.1 Divario tra acquirenti e consumatori finali
Nel settore dei media> spesso casi in cui l'insieme di sogget che acquistano e pagano un determinato prodotto non coincidano con l'insieme di sogget che consumano e utilizzano. Ma la separazione no netta= operazione di acquisto degli acquirenti è collegata a operazione di consumo da parte degli altri soggetti
Lo sviluppo dei quotidiani La nazione>maggiore sviluppo stampa quotidiana> Regno Unito. In Inghilterra vi era:
o Un intenso sviluppo economico.
o Un elevato grado di alfabetizzazione e cultura delle classi medie e popolari.
o La lotta per la libertà di stampa.
o Particolari caratteristiche del sistema politico
Il giornalismo in Inghilterra fonte di prestigio e un modello di riferimento. Lo stesso negli Stati Uniti. In Europa continentale invece, visione del quotidiano solo in età Napoleonica: dopo la Rivoluzione Francese la pubblicità della vita politica diventa necessaria
L’età dell’oro della stampa La seconda rivoluzione industriale> società di massa= stampa immersa nell’età dell’oro. Infatti:
• I giornali aumentano il numero di abbonati.
• Nessuna concorrenza degli altri media, che non esistono ancora.
• Innovazioni tecnologiche :
o Stampa e scrittura (rotative, linotype…).
o Trasporti (ferrovie: triplice effetto:
ە Maggior traffico commerciale aumentando la domanda della circolazione di notizie.
ە Maggior possibilità di diffusione dei giornali.
ە Maggior trasmissione delle notizie.
• Forti investimenti in comunicazione pubblicitaria presso i giornali> necessità di sviluppare mercato ed un consumo di massa per questi prodotti.
prime agenzie e concessionarie di pubblicità.
AGENZIE E CONCESSIONARIE DI PUBBLICITA’: soggetti che acquistavano all’ingrosso gli spazi pubblicitari sulla stampa> rivenderli ai singoli inserzionisti. L’espansione= maggiore attenzione da parte del potere politico ed economico
La concorrenza degli altri media nei confronti della stampa
Il periodo tra due guerre mondiali> comparsa radio>la fine del potere della stampa. Vantaggi della radio:
Offrire contenuti in diretta.
Entrare direttamente nelle abitazioni degli utenti.
Accessibile anche ad un pubblico non alfabetizzato.
Le trasmissioni sono gratuite per l’utente finale.
Non potendo contare su ricavi provenienti dai consumatori, le imprese radio acquisiti o dallo Stato o dagli inserzionisti pubblicitari. Per contrastare il potere della radio, le industrie della carta stampata hanno reagito:
• norme che impedivano diffusione notiziari radiofonici prima della vendita dei quotidiani e limitavano la raccolta pubblicitaria.
• Focalizzandosi: concentrandosi su sviluppo di elementi che rendevano il quotidiano unico: approfondimento ed interpretazione degli eventi da parte dei quotidiani e, delle riviste, fotografie e immagini a colori, su alcuni specifici argomenti o su alcune tipologie di lettori
La stampa= mezzo di comunicazione segmentato: segmentano il pubblico= raggiungere specifici consumatori= elevate potenzialità nella raccolta pubblicitaria Con comparsa della televisione, la stampa forte concorrenza: la televisione stessi vantaggi della radio, immagini in movimento> inoltre segmentare il proprio mercato.
La stampa dipendere dalla politica per contrastare un mezzo che no grado di affrontare> vantaggio della stampa= mezzo meno immediato (anche svantaggio), per tempi di composizione=maggiore mediazione e selezione su quel che si scrive. Alcune strategie concorrenziali sono
• Imitare il formato televisivo (articoli più brevi ed immagini a colori).
• Differenziarsi con approfondimenti e riviste.
• Diventare veicoli di vendita per altri prodotti culturali(libri, musica e film).
L’altra grande rivoluzione nei media>Internet, che a differenza della radio e della tv, essere vista dalla stampa come un’opportunità.
1.3.3 La televisione
La fase sperimentale della televisione: la comparsa della tecnologia e delle prime emittenti> Idea di una televisione nasce con telefonia. Nel 1880 possibile con sistema di trasmissione> ricezione su un meccanismo di lettura e scansione delle immagini> diversi inventori> diffusione della radio e crescente disponibilità di componente elettrica> possibile realizzazione dei primi prototipi televisivi. A partire dal 1928 Stati Uniti le prime emittenti televisive sperimentali.
La General Electric> prime trasmissioni regolari e visti i risultati economici nel settore della radio, negli Stati Uniti> vero e proprio sviluppo emittenti televisive sperimentali. Nel 1929> prime trasmissioni sperimentali anche nel Regno Unito. Nel 1930 aggiunge il sonoro a immagini. La tv non decolla a causa di diversi fattori:
Il boom della radio no ancora esaurito.
Depressione degli anni Trenta.
La tv sperimentale sia tecnologico sia programmi
I finanziamenti no sufficienti per finanziare la trasmissioni televisive
Mancato riconoscimento dei governi e autorità di uno standard interno
La fase aziendale della televisione: la comparsa imprese televisive
Negli Stati Uniti fase aziendale> 1938 con Federal Comunication Commition che sostituisce la Federal Radio Commission: definisce lo standard televisivo e concessione di licenze commerciali. Nel 1940 National Television System Committee> standard e autorizza l'inizio delle trasmissioni commerciali. In Inghilterra nel 1938> fase aziendale: la BBC> canone di abbonamento. Negli Stati Uniti esordisce 1941 quando la NBC e la CBS vendono spazi pubblicitari agli sponsor.
Guerra il settore radiofonico> modello di riferimento per l'organizzazione della nascente industria televisiva. Nel 1946 la RCA> modello di televisore a prezzo contenuto= maggiore diffusione del consumo televisivo. Ma la televisione non uniforme sul territorio> modo negativo sulla raccolta pubblicitaria. Del 1953 i network televisivi nazionali prendono forma: programmazione televisiva sia spende su più fasce orarie, consumo televisivo aumenta, maggiori investimenti pubblicitari. Questo> boom economico= boom televisivo. Si sviluppano due modelli istituzionali di evoluzione del settore televisivo: modello della televisione commerciale (Stati Uniti) e modello della televisione pubblica (Regno Unito).
Questo settore all'inizio> servizio universalmente accessibile e gratuito: per via del costo di promozione e dell'impossibilità tecnica economica di trasmettere un prodotto criptato= si ricorre a flussi di finanziamento indiretto. Il modello della televisione commerciale> in Europa in fase successiva rispetto realtà statunitense. Il modello della televisione a pagamento si sviluppa solo il momento in cui il numero di spettatori disposto a pagare è sufficiente. Si sviluppa prima negli Stati Uniti per via dell’elevata concorrenza, e poi in Europa> diffusione del sistema pubblico.
La concorrenza della televisione sugli altri settori della comunicazione
= forte concorrenza:
• Concorrenza con la radio sostituzione fisica apparecchi. Gli investimenti pubblicitari televisione superano quelli della radio, ma non cambia il fatturato del settore e continua a crescere costantemente. La radio> nuova collocazione e nuovo pubblico: teenagers e mobilità e automobile
• Concorrenza con la carta stampata ripartizione delle risorse pubblicitarie. percentuale degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata inferiore rispetto a quella della televisione, gli investimenti pubblicitari in continua crescita= fatturato pubblicitario della carta stampata costante aumento.
• Concorrenza con il cinema diminuzione dei bigliet venduti. La prima reazione resistenza rispetto al nuovo mezzo> Successivamente l'opportunità: il settore cinematografico mezzi e capacità produttiva per programmi adatti al nuovo mezzo. Questo no in modo omogeneo in tutti gli stati, in molti (Italia) si ha il declino delle sale.
1.2.2 Logiche e modelli economici
La logica delle attività delle imprese dei mass media si riconducono a tre modelli:
- Modello a pagamento (pay)
- Modello commerciale (free)
- Modello pubblico
1.3 L’evoluzione dei settori
I mass media> periodi storici diversi. Nel caso dei media, nessun mezzo esiste o significato da solo, ma in rapporto con gli altri settori della comunicazione di massa. Il settore della comunicazione di massa= ecosistema in cui convivono differenti popolazioni di imprese, ciascuno con propria nicchia, ma dipendente dal contesto più ampio.
Questi rapporti si originano dalla comunanza delle risorse e similarità di alcuni contenuti, sia all'interno degli stessi media sia tra media e industria culturali. Queste relazioni cambiare nel tempo e trasformarsi in diversi rapporti di o concorrenza o collaborazione (radio concorrenza alla discografia, rapporti di collaborazione tuttora in vita).
1.3.1 La carta stampata: giornali e riviste
L’invenzione della stampa> 1450 con Gutenberg Germania. Il primo libro stampato e vendita> Bibbia di Gutenberg 1455. Da quel momento la stampa processo industriale meccanico> copia di testi è possibile in maggiori quantità, meno tempo, qualità e omogeneità maggiori e costi inferiori.
del commercio internazionale del primo capitalismo. I primi giornali di commercio senza regolarità, in zone circoscritte> simili a volantini e fatti di cronaca o manifesti politici. I primi settimanali> metà del 1600 in Inghilterra, Francia ed Italia= XVII secolo nasce l’industria della stampa, con le seguenti caratteristiche:
• Offerta alla generalità del pubblico.
• Notizie diventano vere e proprie merci.
• Periodicità: caratteristica non necessaria, ma sempre più comune perché crea un’abitudine e una ripetizione del consumo.
Poiché l’informazione è sempre considerata fonte di potere, il controllo dell’informazione destinata al pubblico è sempre tradizionalmente avocato dal potere in essere> controllare la stampa> concessioni e autorizzazioni. Ma> movimenti di protesta a favore della libertà di stampa. Inoltre>giornali contenuti a pagamento= la possibilità inserire annunci. Il risultato= stampa interagire con tutti i soggetti principali:
• Il pubblico e gli inserzionisti sono fonti di ricavo.
• Stato rappresenta contemporaneamente oggetto di notizia e soggetto con possibilità di condizionare esistenza e attività della stampa stessa.
1.3.2 La radio
La radio con Guglielmo Marconi 1896. Lo svantaggio rispetto al telegrafo= natura pubblica della comunicazione> problema all’inizio del Novecento, quando la radio quasi esclusivamente per scopi militari. Successivamente pubblico geograficamente disperso di unirsi in un’esperienza collettiva e di condividere gli stessi contenuti simultaneamente. La radio disponibile a tutti. Negli Stati Uniti creato un monopolio per la radio, rappresentato dalla RCA.
L’obiettivo> sulla produzione degli apparecchi di ricezione= programmi radiofonici costituivano dopo la guerra l’unico motivo per l’acquisto dei ricevitori= creazione di un palinsesto per giustificare la vendita delle radio. La RCA fonda quindi la NBC 1926= realizzazione di programmi radiofonici attraverso stazioni di proprietà affiliate. I ricavi stazioni radiofoniche> riconducibili o alla vendita indiretta degli apparecchi radiofonici presso i consumatori finali o vendita di spazi di trasmissione per i programmi prodotti e sponsorizzati dagli inserzionisti pubblicitari.
Il monopolio no più possibile fine anni 20= istituito 1927 il radio act e la Federal Radio Commission per gestire il processo di assegnazione delle frequenze. In Europa differenza del modello americano, il monopolio da preferirsi. Nel 1922 nasce la BBC in Inghilterra. La trasmissione e vendita di inserzioni pubblicitarie no consentita= BBC si reggeva su vendita di apparecchiature radiofoniche, spesso vendute in sovraprezzo, con pezzi importati dall’estero a prezzo minore, che non permetteva per la BBC una vendita sufficiente al finanziamento delle trasmissioni.
L’unico modo per permettere alla BBC di sopravvivere> applicare un’imposta pubblica relativo al possesso di un apparecchio radiofonico, trasformando la BBC da soggetto privato a società di carattere pubblico. In Italia la radiofonia> servizio pubblico. La prima concessione data alla Unione Radiofonica Italiana (UIR) nel 1924. In Italia> stesso problema dell’Inghilterra= creata la EIAR, 1944 divenne RAI, a totale controllo pubblico. L’esempio europeo è diverso da quello americano per diversi motivi.
La scarsa capacità del mezzo europeo di finanziarsi ricercarsi> dimensioni inferiori dei singoli mercati europei> né un rapido sfruttamento delle economie di scala produttive necessarie per ridurre il prezzo dei ricevitori, né la disponibilità di risorse finanziare sufficienti ad alimentare le trasmissioni radiofoniche. L’intervento dello stato= sopperire alla mancanza di un flusso adeguato di risorse private e prese la forma di finanziamenti pubblici dei programmi e trasmissioni radiofoniche attraverso il canone.
all'inizio la stampa no diritti o copywrite. Oltre alla stampa, anche il settore musicale in contrasto con la radio> instaurare poi relazione di supporto reciproco nel corso del tempo.