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((→ → La diffusione di libri stampati in lingua volgare comporta la…
→ → La diffusione di libri stampati in lingua volgare comporta la nascita delle letterature nazionali
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→ la stampa prese presto anche la strada dell’informazione, il primo vero periodico compare alla
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s problema, cercando di tutelare una sfera pubblica libera e liberale.
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s → un sistema di segnalazione costituito da grandi lanterne poste in cima ad s apposite torri erette a distanze opportune.
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→ fu brevettato per la prima volta in Inghilterra nel 1838 da - William Fothergill Cook - Charles Wheatstone
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il telegrafo venne brevettato nello stesso anno in Francia da Samuel Morse e due anni dopo negli Stati Uniti.
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s finanziamento ottenuto dal congresso degli Stati Uniti per dimostrare i benefici s della nuova tecnologia di comunicazione.
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27 luglio 1866 → primo messaggio viaggia attraverso l'Atlantico lungo un cavo sottomarino s collegando vecchio e nuovo mondo (pianeta sembra molto più piccolo)
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s Meucci povero per sostenere i costi della registrazione del brevetto da un notaio, la s storia per tutto il ventesimo secolo attribuì la paternità del telefono a Graham
s Alexander Bell → nel 2002 il congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto ufficialmente s a Meucci i suoi meriti.
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s voce umana, non è richiesto personale specializzato e l'unico intermediario umano
s fu, nei primi tempi, il centralinista al quale si chiedeva il collegamento con l'utente
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→ → Nel loro complesso le reti ferroviarie, telegrafiche e telefoniche sviluppate nel corso del s diciannovesimo secolo hanno comportato una riduzione delle distanze geografiche.
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aveva applicato le ricerche di scienziati come Maxwell, Hertz, Edison e Volta.
→ prime applicazioni furono orientate al mondo militare e alla comunicazione con e tra le navi da guerra MA il fatto che il segnale radiofonico fosse potenzialmente ricevibile da chiunque era un inconveniente
→ → dopo la prima guerra mondiale ci si rese conto di come la diffusione delle onde radio potesse costituire la base di un nuovo modo di fare comunicazione. Questa nuova modalità fu indicata adottando un termine fino ad allora utilizzato in agricoltura = broadcast
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s → comunicazione broadcast analogamente, “getta” il messaggio nell’ambiente s circostante senza un destinatario preciso.
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→ → Sono queste le prime emittenti radiofoniche e trasmettono senza sapere esattamente a chi si s rivolgono → La radio è un ulteriore tassello nel nascente panorama dei mass media.
Problema: le frequenze sono limitate → Si pone quindi la questione delle licenze necessarie per s occupare in esclusiva una certa frequenza (ancora oggi) → → Si può dire che la radio rappresenta il primo vero mass medium → entra in tutte le case a qualsiasi ora, si rivolge a persone di qualsiasi estrazione sociale ed il suo ascolto non impegna eccessivamente.
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→ 1929 Le prime trasmissioni televisive pubbliche sperimentali ebbero inizio negli Stati Uniti e in Inghilterra
→ Anni ‘50 presero il via le trasmissioni pubbliche regolari => in Italia la Rai iniziò a trasmettere i suoi
programmi nel 1954, sotto il controllo dello Stato.
→ sistema televisivo conobbe una crescita molto rapida, potendo adottare soluzioni e strutture già sperimentate con la radio.
→ L'Italia ha rappresentato un “caso atipico” con la maggior parte delle frequenze occupate da due soggetti - uno pubblico (Rai)
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→ → Attraverso una successione di innovazioni nelle tecnologie comunicative si arriva a definire il processo della comunicazione di massa come qualcosa di fondamentalmente distinto dagli altri tipi di comunicazione → nella comunicazione di massa gli emittenti sono quasi sempre o comunicatori
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di massa), anziché essere unico/mutevole/imprevedibile.
La comunicazione di massa si basa quindi normalmente su organizzazioni complesse per produrre e diffondere messaggi indirizzati a pubblici molto ampi.
- Le grandi prospettive teoriche.
I mass media costituiscono una presenza molto importante nella nostra vita quotidiana, tanto che inevitabilmente uomini e donne di tutte le classi sociali, si sono interrogati sulla loro natura, e soprattutto sui loro effetti. Ne è conseguita una conoscenza diffusa e di senso comune che però
non sembra essere soddisfacente da un punto di vista scientifico : non riescono a spiegare i fenomeni che accadono sotto i nostri occhi. Si tratta di luoghi comuni e di “chiacchiere”.
→ → I massmediologi europei e americani hanno lavorato con passione per l'intero XX secolo senza giungere ad un corpus unificato di conoscenza, ma lasciandoci teorie parziali e spesso in contraddizione tra loro.
Ognuna delle prospettive illustrate getta luce su alcuni aspetti della comunicazione di massa , ma ne lascia in ombra degli altri.