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ECO 8 - Coggle Diagram
ECO 8
Segmenti della rete terrestre:
Rete di distribuzione: invia segnali televisivi dal centro di emissione nazionale ai centri di smistamento subnazionali> irradiano il territorio di competenza.
o Rete primaria: successione di trasmettitori.
o Rete secondaria: insieme di ripartitori.
Rete di contribuzione: uso interno, invio segnali dai centri di raccolta subnazionali al centro missione nazionale. stesse infrastrutture rete di distribuzione ma con
frequenze diverse.
Investimenti in:
Infrastrutture: costruzione strutture che ospitano gli impianti.
Apparecchiatura tecnica: dotazione tecnica degli impianti.
Piano di frequenze: pianificazione frequenze richiedere importante know-how.
Proprietà rete di distribuzione terrestre> singole imprese televisive o soggetto indipendente a cui imprese pagano canone di illuminazione.
Costi di adozione> bassi e contenuti.
Trasmissioni via cavo: rete di cavi in rame o fibra otca che collegano abitazioni degli utenti a stazione centrale di ricezione ed emissione dei segnali.
Apparecchiature> apparecchiature di linea, gli utenti scelgono di accedere al servizio via cavo> pagare abbonamento mensile. Distanza di propagazione> limitata.
Proprietà rete di distribuzione via cavo> Cable Operators: aziende private che costituiscono e gestiscono sistema di trasmissione e vendono il proprio servizio agli utenti.
Costi di adozione> investimento notevole: costi relativi
Trasmissione via satellite: trasmissione del segnale tramite satelliti geostazionari e i riferimenti terrestri uplink (invio segnali al satellite) e downlink (ricezione.
Apparecchiature> satelliti geostazionari dotati di transponder, antenne paraboliche orientabili o fisse.
Distanza di propagazione> pressoché illimitata.
Tipi di satelliti:
• Satelliti di distribuzione: flusso internazionale di programmi talenti televisivi, trasmissioni punto-punto o punto- multiplo.
• Satelliti di diffusione diretta (DBS): ricezione individuale di programmi televisivi parte del singolo utente attraverso l'antenna parabolica.
Soggetti coinvolti:
• Costruttori di satelliti.
• Produttori fornitori apparecchiature stazioni terrestri di trasmissione e ricezione.
• Costruttori di vettori.
• Enti occupano lanci commerciali gestiscono messa in orbita del satellite.
• Operatori via satellite affittano i transponder.
• Emittenti via satellite.
Vantaggi
Disponibilità di canali superiore a quella terrestre.
Ricezione extraterritoriale e internazionale.
Rischi:
Fallimento nel lancio del satellite.
Malfunzionamento tecnico in orbita.
Costi >elevati: dell'antenna, del ricevitore e eventuale decodificatore
Trasmissione via Internet: contenuti televisivi essere ricevuti da qualsiasi dispositivo con schermo collegato al web.
Apparecchiature> Trasmissione i contenuti video Internet (streaming) diffusione della banda larga (broadband) a qualsiasi dispositivo fisso o mobile.
Trasmissioni di streaming:
• Streaming on demand: contenuti registrati a scelta dell'utente.
• Streaming live: canali televisivi lineari.
Vantaggi:
Costi bassi
Mobilità e fruibilità da parte dell’utente.
Controllo dell'accesso (soprattutto per pay tv)
Scelta de mezzi
Criteri di scelta:
• Grado disponibilità mezzi di trasmissione: numero di canali di trasmissione:
o terrestre basso.
o via cavo alto.
o via satellite molto alto (ma limitato dal numero di trasponder).
o via Internet il limitato e globale.
• Grado di penetrazione di ciascun canale: copertura del territorio e diffusione sistema di ricezione compatibile presso gli utenti.
• Tipologia di impresa: connessi scopo di raggiungimento del pubblico.
• Costi degli investimenti.
• Qualità e affidabilità.
3.8.2 Le regole economiche: la tutela della concorrenza
Tutela concorrenza economica> si punta concorrenza perfetta ma difficilmente realizzabile realtà economica< caratteristiche:
• Numerosità degli operatori in cui ciascuno dei quali no singolarmente influire sul prezzo> l'obiettivo imprese è però quello di aumentare proprio potere di mercato.
• Libertà di ingresso: assenza di barriere all'entrata e all'uscita> esistono condizioni strutturali agiscono da barriere all'entrata.
• Perfetta informazione> informazioni generalmente incomplete. Si punta quindi a standard concorrenziali di: pluralismo, apertura e trasparenza del mercato.
- Norme sulle condizioni di entrata> norme sull'accesso: vincolo dell'entrata di natura tecnica. Si pongono criteri di assegnazione in base alla pubblica utilità, qualità, differenziazione programmazione e potenzialità economiche.
Si agisce su due fronti:
• disponibilità nuove concessioni in seguito all'utilizzo nuove frequenze nuove tecnologie.
• Disponibilità di vecchie concessioni per mancato rinnovo da parte dello Stato.
• ridistribuzione delle concessioni.
• trasferimento delle concessioni.
La scelta avviene con valutazioni soggetve. Il rinnovo tiene conto della presenza del mercato, degli indici ascolto e personale dipendente >procedimenti di rinnovo concessionarie alle operatori già presenti. Entrata di latecomers si ha con:
- Norme antitrust: vietano gli accordi tra imprese o sfruttamento non autorizzato da parte di una o più imprese di posizione dominante o di monopolio. Tutelano sia i clienti e consumatori sia piccole e medie imprese.
• Concentrazione orizzontale: tra imprese trovano allo stesso stadio della produzione o commercializzazione.
L'attività televisiva è soggetta a:
• Concentrazione verticale: tra i soggetti che operano su stadi diversi.
• Economia di dimensione: all'aumentare numero di canali posseduti> riduzione costi e l'ottenimento di vantaggi competitivi.
• Economie di varietà : consentono la produzione congiunta di beni e servizi di ridurre i costi e ottenere vantaggi competitivi.
- Tutela della pubblicità: limitano l'affollamento pubblicitario.
• Diritto utenti a non essere esposti a livelli eccessivi di pubblicità.
• Interesse diversi soggetti cui ricavi rappresentati dagli investimenti pubblicitari> si pongono dei tet pubblicitari.
- Tutela dei programmi di fiction (film): tutelare l'industria cinematografica.
• Imporre periodo minimo che intercorrere tra l'uscita del film nelle sale e la trasmissione televisiva.
• Numero limite di film possono essere trasmessi durante l'anno.
• Quote di programmazione a film di determinate nazioni.
3.8.3 Le regole politiche/istituzionali: l’esigenza del pluralismo
Tutela concorrenza politica> modello democratico sulla rappresentanza popolare> garantire rappresentanza concorrenza politica> garantire concorrenza tra partiti>questa concorrenza su comunicazione= favorire policentrismo e pluralismo dell'informazione> limitare concentrazione eccessiva nei mezzi di informazione> limitare l'influenza eccessiva da parte dei singoli mezzi di informazione= disciplinare l'uso dei mezzi di comunicazione e contenuto trasmissioni al fine di garantire diverse liste politiche pari opportunità (par condicio)
L'attività televisiva> principali per via dell'impatto e della diffusione. Intervento pubblico:
• Pluralismo esterno: favorire l'esistenza del maggior numero possibile di soggetti televisivi.
• Pluralismo interno: offerta servizio pubblico direttamente controllato dal Parlamento in modo che i programmi canali possano riflettere le varie componenti politiche.
3.7.2 L’emittente locale
Impresa televisiva locale> principalmente tv commerciale.
imprese televisive locali a pagamento> imprese di telecomunicazione.
Due tipologie di imprese televisive locali:
• Imprese affiliate a network: accordo affiliazione tra emittenti locali e struttura centrale. Due tipi di programmazione:
o Programmazione locale: acquistata o prodotta direttamente dalle emittenti locali.
o Programmazione fornita dal network (nel prime-time): programmazione nazionale acquistato prodotta network è fornita dietro pagamento canone di affiliazione.
ە Program-time: segmenti relativi diversi programmi (spot del network.
ە Announcement-time: intervallo tra programma e quello successivo (spot degli emittenti locali)
Elementi del contratto tra network e stazioni affiliate:
o Durata della programmazione del network.
o Durata dell'announcement-time.
o Quota di ripartizione entrate pubblicitarie nazionali.
o Durata dell’uncompensated-time
• Imprese televisive locali indipendenti: no garantire programmazione uniforme entro cui inserire spot degli interessi misti nazionali> no capacità di attrarre investimenti pubblicitari. Acquisizione dei programmi:
o Da parte stessa impresa: programmi basso costo con bassa potenzialità di audience.
o Syndication: consorzio di imprese televisive locali.
o Bartering: concessionaria o inserzionisti pubblicitari forniscono all'impresa televisive programmi in cambio di spazi pubblicitari.
3.7.3 L’emittente internazionale
Impresa televisiva internazionale:
• Impresa multinazionale: imprese televisive in più paesi che offrono canali diversi nei diversi paesi.
• Impresa televisiva globale: imprese presenti in più paesi che offrono solo canale, identico diversi paesi. Adottano palinsesti monotematici basati su:
o Programmi universali rivolti a pubblici nazionali diversi
o Programmi rivolti pubblico internazionale (notizie, CCN).
La trasmissione simultanea imprese globali impedisce l'utilizzo di una programmazione grado di inserire contemporaneamente i ritmi sociali di ciascun paese> programmi con durata temporale breve.
Costi> più elevati nel caso dell'impresa televisiva multinazionale. Ma minori per un'impresa televisiva globale
Ricavi:
• Impresa commerciale: struttura multinazionale attrae più investimenti pubblicitari. La struttura globale > solamente gli investitori pubblicitari internazionali (più uniformi, con ostacoli)= imprese televisive globali si focalizzano solo su mercati pubblicitari paesi che riescono a ottenere un audience molto elevata (MTV Europe con pubblicità inglesi e tedesche).
• Imprese televisive a pagamento: struttura multinazionale programmazione in cui incide la specificità culturale e linguistica (film). Globale su immagini (sport e cartoni).
• Imprese televisive pubbliche: esclusivamente di tipo globale (servizio per i residenti nazionali all'estero o promozione estera dell'immagine nazionale).
Impresa televisiva multinazionale (multidomestica)
• Imprese commerciali: l'internazionalizzazione imprese televisive commerciali> determinata da penetrazione mercati pubblicitari esteri. barriere all'entrata:
o Investimento notevole: mezzi di trasmissione, a modalità d'ingresso.
o Autorizzazione da parte autorità del paese: un' attività strategica> no essere affidata interamente investitori esteri (max 25%)> necessarie alleanze con partner locali.
• Imprese a pagamento: aumento degli abbonamenti. condizioni:
o Esigenza nuovo modo di fruizione> paesi televisione generalista entrata fase di maturità= intenso sviluppo televisivo.
o Disponibilità spendere per il consumo televisivo> livello di reddito sufficientemente elevato e alta propensione alla spesa per i prodotti audiovisivi.
Barriere all'ingresso molto basse: diffusione ristretta e programmazione tematica, distribuzione via satellite e programmazione prevalentemente cinematografica= maggiormente esportabile.
• Imprese pubbliche: logica dell'internazionalizzazione strumentale> aggiungere nuovo mercato estero (BBC USA)
Imprese televisive globali
• Internazionalizzazione indiretta: impossibilità tecnica impedire il debordamento segnali televisivi terrestri o satellitari oltre i confini nazionali> no imprese televisive globali.
• Internazionalizzazione diretta: potenziamento segnali televisivi in direzione i territori esteri linguisticamente omogenei (inglese).
o Canali sovrannazionali: soggetti televisivi privati che pubblici con ampio pubblico. I programmi generalmente diffusi in lingua inglese i contenuti soddisfare le diverse esigenze nazionali
o Canali replicanti: ritrasmissione a livello internazionale programmazione irradiata per via terrestre entro i confini dei singoli strati. Sogget pubblici nazionali: rivolti alle comunità di connazionali residenti all'estero
3.6.3 Il tipo di accesso: segnali in chiaro e criptati
Accesso:
• Accesso libero (in chiaro): televisioni pubbliche e commerciali.
• Accesso condizionato (criptato): televisioni a pagamento. Il segnale trasmesso cifrato= necessario dotati decodificatore:
o Over air addressing: inviati elettronicamente.
o Smart card: Carta fisica.
o Codice d’accesso.
Il sistema di accesso condizionato e fatto per:
o Flussi interni riservati no destinati pubblico.
o Imprese televisive a pagamento (pay tv): la prima è HBO nel 1986.
3.7 La dimensione geografica: televisioni locali e internazionali
3.7.1 Mercato geografico di riferimento e fonti di ricavo
Dimensione geografica del mercato di sbocco:
Locale
Nazionale
Internazionale
La rete di distribuzione> diversa dal mercato di riferimento: coincidere o uno più ampio dell'altro. Più il territorio ristretto più si riesce a rispondere alle esigenze della comunità in cui è inserito
Imprese televisive locali> adattano i programmi e loro collocazione nel palinsesto alle abitudini, agli interessi e orari dei consumi del pubblico di riferimento.
Imprese televisive internazionali> ostacoli:
• Differenze linguistiche:
o Uso lingua diffusa a livello internazionale (inglese).
o uso di più lingue attraverso canali audio differenti traduzione.
• Differenze abitudini consumo televisivo: ripartizione suddivisione tempo televisivo per peculiarità sociali, culturali e economiche.
• Differenze culturali: gusti e interessi differenti ciascuna nazione
Imprese televisive pubbliche> risorse pubbliche
Il servizio televisivo pubblico valorizza:
• La dimensione locale: rappresentare specificità linguistiche, storiche e culturali legate al territorio.
o Imprese televisive pubbliche nazionali: dedicano parte del loro palinsesto la programmazione locale, trasmissioni locali disconnesse centro di emissione nazionale. Finanziamento pubblico> Fondi dello Stato centrale
o Imprese televisive pubbliche locali: con trasmissioni locali avvengono attraverso canale televisivo indipendente. Finanziamento pubblico> fondi raccolti e gestiti direttamente dalle città, province e regioni o fondi dello Stato centrale destinati a locale.
• La dimensione internazionale: promuovere cultura nazionale all'estero e soddisfare richieste delle comunità nazionali presenti resto del mondo.
o Imprese televisive pubbliche nazionali: trasmettono all'estero parte della programmazione dei canali nazionali
o Imprese televisive internazionali: join venture tra imprese televisive nazionali trasmettono programmazione a carattere internazionale (Euronews).
Imprese televisive commerciali> risorse pubblicitarie
Investimenti pubblicitari: locali, nazionali e internazionale
La dimensione geografica mezzi di comunicazione> variabile fondamentale rispetto a possibilità di accesso agli investimenti pubblicitari. Scelta categoria di dei mezzi di comunicazione in base a:
• Costi di transizione: per inserzionista è più economico e vantaggioso trattare con solo soggetto piuttosto che con molti. Più conveniente per le imprese televisive: con più transizioni> applicare un prezzo di acquisto inferiore.
• Inserimento del messaggio pubblicitario all'interno di programmazione differente e in orari differenti se si adottano più soggetti
Convenienza:
• Inserzionisti locali> scelgono mezzi locali: uniformità, network che fornisce programmazione comune e costi bassi.
• Inserzionisti nazionali scelgono mezzi locali che nazionali, soprattutto i secondi.
• Inserzionisti internazionali> potrebbero scegliere tut e tre i mezzi. Hanno convenienza economica a scegliere imprese televisive internazionali. Ma per via dell'uniformità loro offerta la pubblicità mal si adatta alle specifiche diversità locali: pubblicità si adatta perfettamente singole realtà nazionali> studiata e realizzata funzione specificità di ogni singola nazione (spesso il prodotto> commercializzato con nomi diversi) si scelgono mezzi di comunicazione nazionali.
Investimenti pubblicitari nazionali> superiori altre tipologie> diventano standard contrattazioni nel riferimento territoriale: acquisire i diritti di trasmissione programma si negozia su base nazionale e prezzo viene fissato in base a tale parametro.
Imprese televisive a pagamento> mercato abbonamenti La dimensione geografica individua numero potenziale degli abbonamenti. Si deve puntare> maggior pubblico> mercato internazionale= potenziale sufficientemente ampio. Problemi dimensione internazionale:
Differenti preferenze abitudini di consumo.
Differenze lingua.
Acquisizione dei dirit di trasmissione dei programmi per più nazioni (costoso e difficile).
3.8 La regolamentazione della televisione
Intervento pubblico nel settore televisivo:
• Partecipazione diretta Stato nell'atvità televisiva: soggetto attivo finanzia e controlla direttamente
• Disciplina pubblica imprese appartenenti settore: ruolo del legislatore controllore norme regolamentano l'accesso e il comportamento imprese televisive
Le modalità e l'incidenza dell'intervento pubblico e l'autonomia lasciata alle imprese si differenziano tempo e a seconda delle diverse nazioni
Organismi di regolamentazione di due modelli:
• Independent Authority: organismo unico responsabile controllo televisione pubblica e di quella privata.
• Regulatory board: organismo regolamentazione sola emittenza pubblica
Il settore televisivo> settore alta regolamentazione, visto l’influenza sulla società. Motivi della regolamentazione:
• Motivazioni tecniche: spettro elettromagnetico> bene comune e limitato, essere sfruttato in modo equo ed efficiente.
• Motivazioni economiche: capacità sviluppo settore di quelli esso collegato alla tutela della concorrenza.
• Motivazioni politico-istituzionali: tutelano possibilità di scelta tra diversi mezzi di comunicazione e diversi soggetti, necessità di controllare un potente mezzo di informazione e di formazione dell'unione pubblica.
• Motivazioni sociali: diffusione e influenza comunicazione televisiva sulla società, tutela di alcune fasce sociali (minori).
Lo stato agire con strumenti che riguardano imprese televisive o che riguardano i contenuti dell'offerta delle visiva. Tutela concorrenza ≠ esigenza del pluralismo (principio costituzionale).
3.8.1 Le regole tecniche: la gestione dello spettro elettrodomestico
CANALE: Intervallo di frequenza a disposizione ogni emittente. Il campo complessivo frequenze è limitato> numero massimo di canali e di emittenti > risorsa limitata
Necessita intervento pubblico di allocazione delle frequenze:
• Ripartizione frequenze: suddivisione spettro elettromagnetico secondo diversi utilizzi e settori (radiofonico, televisivo, telefonico…).
• Assegnazione delle frequenze :
o Determinazione del numero di canali.
o Assicurazione alla concessionaria pubblica delle frequenze necessarie.
o Concessione licenze relative frequenze residue agli enti privati> Criteri di assegnazione: requisiti enti privati possedere, criteri di scelta concessionari, durata della concessione, importo del canone della concessione> in generale essere coerenti con concetto di interesse pubblico, necessità e convenienza.
La costruzione rete di trasmissione in alcuni paesi è concessa all'operatore privato insieme alla licenza operativa. in altri paesi è gestita dalla concessionaria pubblica.
3.8.4 Le regole sociali: gli effetti negativi della televisione
La televisione, impatto elevato sulla società degli spettatori> influenzano comportamento del pubblico effet sociali (negativi). Teorie analizzano i mass media in generale:
• Teorie sugli effet televisione che variano a seconda dei diversi individui esposti.
• Teoria dell'agenda-setting: il pubblico includere escludere sue conoscenze ciò che i media escludono o includono> modifica della percezione dell'ambiente.
Due effetti studiati:
• Il consumo televisivo sui minori: tempo destinato televisione è tempo sottratto al gioco, studio e alla lettura.
• Effet della violenza in televisione: possibilità esiste relazione tra l'incremento varianza nella televisione l'incremento della violenza nella società.
Disciplinare:
- La composizione del palinsesto : decisione sui programmi concessionario non può trasmettere (pornografici, violenti) e programmi obbligati a inserire nella programmazione (notiziari e comunicati da parte degli organi di Stato).
- Struttura temporale programmazione a tutela dei minori: programmi che possono essere inseriti in determinati fasce orarie protette (e essere chiaramente indicati i pubblici di riferimento adatti).
- Pubblicità: limiti sui contenuti e programmazione. Salvaguardia valore artistico: si disciplina l'inserimento di pubblicità nelle trasmissioni di opere cinematografiche e teatrali.