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L'ILIADE - Coggle Diagram
L'ILIADE
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l'Areté
questa parola significa "dimostrazione del proprio valore". Durante lo scontro tra Ettore e Achille entrambi vogliono cercare di conquistare l'areté.
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- INFORMAZIONI PRINCIPALI DEL POEMA
La battaglia è considerata mista perchè a combattere non sono solo gli uomini ma anche gli dei immortali
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Gli dei vengono presentati a immagine e somiglianza degli uomini. Le divinità non venivano considerate come accade oggi nelle diverse religione questo perchè i Greci non credevano al misticismo, ma temevano di più l'irrazionalità dell'uomo
I guerrieri devono morire alla luce, morire al buio significa essere dimenticati. il poema Adelchi di Alessandro Manzoni fa riferimento a questo, perchè alla morte di Adelchi il padre, Re Desiderio, esce dalla tenda dove si trovava il figlio in quanto non voglia che lui abbia una morte contaminata da un elemento negativo.
Dei
sostenitori dei Greci
Era o Giunone, dea del matrimonio
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Ares o Marte, dio degli aspetti negativi della guerra. Esso sceglie di proteggere Menelao
sostenitori dei Troiani
Apollo o Febo, dio delle arti mediche, della musica, della scienza, della profezia, dell'intelletto, del sole
Afrodite o Venere, dea dell'amore e della bellezza. Essa sceglie di proteggere Paride
neutri
Zeus o Giove, re degli dei, dio del cielo, dei fenomeni meteorici in particolar modo del tuono
Uomini
Troiani
Ettore, combattente valoroso dei Troiani , primo figlio di Priamo
Re Priamo, capo dei Troiani
Paride, figlio di Priamo, colui che rapisce Elena
Andromaca, moglie di Ettore
Astianatte, figlio di Ettore
Greci
Achille, combattente più forte di tutti, figlio di Peleo (Pelide)
Agamennone, figlio di Atreo, capo dei Greci
Menelao, fratello di Agamennone, marito di Elena
Patroclo, caro amico di Achille
Aiace, secondo combattente più forte
Odisseo o Ulisse, colui che avrà l’idea della cavallo di legno
Clitennestra, moglie di Agamennone
Diomede, un coraggioso eroe
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L'Iliade racconta l'ultimo anno della guerra tra i Greci ( anche detti Achei o Danai) e i Troiani (anche detti Teucri) la quale durò circa 10 anni. La guerra scoppiò perchè il Troiano Paride rapì Elena moglie di Menelao, un Greco. I Greci dichiararono perciò guerra ai Troiani
si fa riferimento al periodo del Medioevo ellenistico, un periodo buio dove scompare perfino la scrittura, perciò si perde dimestichezza. Ciò è dimostrato dalle ripetizioni presenti nel poema come gli epiteti e i patronimici.
nel poema vengono utilizzati molti epiteti e patronimici. I primi sono parole che mettono in luce una caratteristica di un personaggio (ES: Achille dai piedi veloci), i secondi sono espressioni che permettono di conoscere il nome del padre di un personaggio (ES: Pelide Achille= Achille figlio di Peleo)
l'autore è Omero (sotto richiesta del tiranno di Atene, Pisistrato), anche se essendo lui un uomo cieco si crede che dietro a questo poema si nasconda un collettivo di autori che si è impegnato a mettere questo racconto per iscritto
l'Iliade è un poema epico. Ciò che viene narrato, inizialmente veniva tramandato solo in forma orale dagli aedi, successivamente è stato messo per iscritto.
Il poema comincia raccontando del popolo dei Greci che assedia la città di Troia da 10 anni ed è colpito dalla peste mandata dal dio Apollo per punizione a causa del comportamento di Agamennone il quale non vuole restituire Criseide a Crise, quest'ultimo è il sacerdote più caro ad Apollo
Agamennone non vuole rinunciare al suo premio per queste decide di prendere quello di Achille, Briseide. Il re dei Mirmidoni furioso decide che non combatterà più per lui.
Greci e Troiani si schierano, da una parte Ettore che saluta la moglie e il figlio convinto che non li rivedrà più e dall'altra Agamennone e Menelao che vogliono riavere indietro Elena
Durante il combattimento Agamennone rimane ferito e Achille manda il suo caro amico Patroclo per avere notizie di come procede la battaglia
Mentre Patroclo si dirige verso il luogo di combattimento viene chiamato da Nestore (un greco) il quale lo convince a combattere indossando l'armatura di Achille per salvare i Greci che sono molto deboli senza l'aiuto del Pelide. A causa di questo, Patroclo morirà colpito da Apollo e da Ettore. Quest'ultimo era convinto di aver ucciso in realtà il figlio di Peleo
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