Per entrambi i gruppi, Vacchelli, cura di esplicitare le questioni relative alla privacy, all'anonimato e all'utilizzo dei dati, procedere a spiegare le richieste. Il materiale, precedentemente raccolto, per fare i collage: cartoncini, riviste con immagini, fotografie, tessuto, paillettes, forbici, colla ecc. Alle partecipanti chiesto di fare un collage rappresentare il loro viaggio verso il Regno Unito e loro esperienza di accedere ai servizi di salute mentale una volta arrivati. Nell'ora messa a disposizione primo gruppo comincia subito il lavoro mentre secondo più difficoltà.
Mostrare il secondo gruppo alcune foto di collage realizzati strategia utile per iniziare il lavoro. Durante i laboratori, le donne lavorato autonomamente, chiacchierando costantemente scambiandosi riviste e materiali, offriva supporto dove sembrava servire. Nel momento della raccolta dei racconti, molte donne preferito parlare direttamente con la ricercatrice, invece di condividere storia anche con gruppo.
Interpretando il linguaggio non verbale di disagio, la ricercatrice ha risposto attuando risposta corporea, avvicinandosi abbassando il tono della voce. Contrariamente alle aspettative, le donne hanno preferito rivolgersi quasi esclusivamente alla ricercatrice, mentre nel secondo più facilità condiviso le proprie storie con l'intero gruppo. Al termine, chiesto alle partecipanti se preferissero portare a casa il collage o lasciarlo in sede, tutte preferito la seconda opzione.