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economia dei media 1 - Coggle Diagram

- - - - Pre-produzione: progettazione, pianificazione e preparazione del film
        
        Produzione vera e propria: assemblaggio delle varie componenti artistiche e tecniche durante le riprese;
        
        Post-produzione: attività realizzazione della copia campione> cessione diritti di distribuzione = conclusa fase produzione in senso lato.
  - - - particolare flessibilità> l’offerta dei fattori produttivi in questo settore evita al produttore di mantenere inutilizzate per lunghi periodi le attrezzature> La fase della produzione> caratterizzata, dalla prevalenza di economie di specializzazione, con il ricorso ad imprese specializzate e indipendenti che forniscono risorse umane e finanziarie per specifico progetto filmico. Per lo più, le imprese di produzione in Italia >basso numero di addetti e no proprietarie di particolari strutture e mezzi tecnici= nei periodi di non attività minimizzano i costi da sostenere.
      - L’elevata frammentazione delle imprese > difficoltoso perseguire una strategia di medio lungo termine da gestire nell’ottica di un portafoglio di progetti.
- - - - I rapporti tra le parti regolati da contratti di agenzia di durata variabile> prevedono remunerazione tramite provvigioni calcolate sugli incassi realizzati al box office. La principale fonte di ricavo per gli agenti> provvigioni sugli incassi da distribuzione cinematografica e varia tra il 3% ed il 10% del fatturato. Nel comparto della distribuzione >fenomeno della progressiva integrazione verticale, sia “a monte” con produttori cinematografici che “a valle”, verso fase di programmazione in sala> monte il distributore> parte dei costi di produzione del film= controllare modalità con cui assicurata la fornitura del prodotto.
      - distributore assicura “minimo garantito” al produttore. L’integrazione a valle, nell’esercizio di sale cinematografiche> scopo di evitare che troppo breve programmazione del film da parte dell’esercente impedisca il ritorno dell’investimento= sua adeguata valorizzazione ai fini della successiva vendita dei diritti del film alla distribuzione negli altri canali di sfruttamento.
      - decisione dell’esercente di prolungare o meno la programmazione di una pellicola> subordinata alla valutazione del costo opportunità ad essa connesso> incassi di un altro film a cui bisogna rinunciare per ogni giorno aggiuntivo di programmazione della pellicola in questione.
  - - - Dietro attenta pianificazione delle uscite in sala, che privilegia le grosse produzioni multinazionali e hollywoodiane> farne le spese> cinema nazionale ed europeo.= no solo i contenuti la fonte specifica e significativa del conflitto della sovranità, ma distribuzione,
        programmazione e l’accesso al mercato.
      - La libertà dello spettatore di scegliere cosa vedere al cinema limitazioni a causa delle distorsioni mercato che non è aperto né facilmente accessibile.
    - - Sul mercato della distribuzione locale gli agenti regionali> fonte di approvvigionamento esclusiva degli esercizi indipendenti: gli esercizi cinematografici indipendenti> soggetti al potere di mercato degli agenti regionali>in grado di determinarne o meno il successo. Se la politica di allocazione del prodotto filmico è discriminatoria= strozzatura concorrenziale: a farne le spese>piccoli e medi esercizi non collegati> offrire prodotti di minor richiamo con conseguenze sui ricavi e sulla capacità di effettuare investimenti e garantire servizio di maggior qualità agli spettatori.
      - La strutturale difficoltà degli esercizi medio piccoli di ottenere prodotti di richiamo e sostenere l’equilibrio economico della propria attività= tendenza alla riduzione del numero di sale indipendenti presenti sul territorio e anche della gamma di prodotto offerto al consumatore.
- - - - Nella stratificazione degli spettatori notare negli anni> maggiore il numero di donne cinema, anche se no raggiunto il livello uomini. Inoltre la frequentazione è legata anche all’età> Le generazioni più giovani, pur crescendo riducono fruizione in anticipo rispetto generazioni precedute> livello di istruzione degli spettatori: più elevato è il titolo di studio e maggiore è la frequenza nelle sale cinematografiche.
      - il cinema no unica possibilità a disposizione degli spettatori: la tv, i DVD, altre modalità di visione> film in luoghi diversi dalle sale cinematografiche. Guardare i film in televisione è un’abitudine sia per le persone che non sono mai andate al cinema, sia per coloro che ci sono andate. La visione di film attraverso internet> gran parte della popolazione. Come per i DVD è modalità meno usata rispetto alla televisione.
      - dato importante= no vero che i teenager perso l’abitudine di andate al cinema a guardare film.