Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
NEUROSCIENZE E GESTIONE CLASSE PT1 - Coggle Diagram
NEUROSCIENZE E GESTIONE CLASSE PT1
LE SCOPERTE SUCCESSIVE HANNO DATO UN FILO CONDUTTORE TRA NEUROSCIENZE E DIDATTICA/ APPRENDIMENTO:
PLASTICITA’ CELEBRALE: CAPACITÀ DEL CERVELLO DI FLESSIBILITÀ DI LAVORO DELLE VARIE AREE; SE UNA PRESENTA UN DEFICIT , LE ALTRE SONO ATTIVE NEL COMPENSARE RECUPERANDO IL DEFICIT E CONSENTIRE L’ADATTAMENTO. LA PLASTICITÀ DECRESCE CON L’ETÀ PER VIA DELLE MINORE INTERCONNESSIONI TRA LE CELLULE ( SEMPRE MINORI CON LA SENILITÀ). QUESTA SCOPERTA È IMPORTANTE PER DEFINIRE LA FASE EVOLUTIVA DELLA CRESCITA, FINESTRA TEMPORALE SU CUI AGIRE PER UN EFFICACE APPRENDIMENTO.
EQUIPOTENZIALITA’ FUNZIONALE: FUNZIONALITÀ DI DETERMINATE AREE E SETTORI INTERVENGONO ANCHE SU ALTRE AREE (ES: MOTRICITÀ E SVILUPPO COGNITIVO); PER L’EDUCATORE È IMPORTANTE PER DEFINIRE LE AREE SU CUI LAVORARE IN SINERGIA.
ESPERIENZE ATTIVE: LE NEUROSCIENZE HANNO DIMOSTRATO COME L’APPRENDIMENTO DIVENTA PIÙ SIGNIFICATIVO SE GRADUALMENTE SI PASSA DALL’APPRENDIMENTO CONCRETO A QUELLO SIMBOLICO SFRUTTANDO IL PIANO DELLA SENSORIALITÀ.
RICADUTE FORMATIVE:
• CREDERE NELLE POTENZIALITÀ DELLO STUDENTE
DA FIDUCIA ANCHE AL DOCENTE NELL’EFFICACIA DELL’INSEGNAMENTO , IL QUALE PUÒ PROPORRE ATTIVITÀ “ESIGENTI” E STIMOLANTI PER SOLLECITARNE LA REAZIONE
• PRECOCITÀ DELL’INTERVENTO
IL DOCENTE HA IL DIRITTO/DOVERE DI INTERVENIRE PRECOCEMENTE E TEMPESTIVAMENTE PERCHÉ LE DIFFICOLTÀ NON SI RISOLVONO “NATURALMENTE”; TUTTO CIÒ PER GARANTIRE UN MARGINE SUPERIORE DI APPRENDIMENTO
• CONSENTIRE INFLUENZE TRA LE CAPACITÀ
PROGRAMMARE IN MODO INTERDISCIPLINARE PERCHÉ LE FUNZIONI PERCHÉ LE FUNZIONALITÀ DELLE AREE CELEBRALI NON SONO TRA DI LORO SEPARATI
• PERCEZIONI ANALITICHE E CONTESTUALIZZAZIONE
LE PERCEZIONI VENGONO ELABORATE E CONTESTUALIZZATE. L’ATTIVITÀ PERCETTIVA CI CONSENTE DI COGLIERE TUTTI I DATI DALL’ESTERNO , INCLUSI PARTICOLARI E DETTAGLI, QUEST’ULTIMI VANNO ATTENZIONATI ED ELABORATI
• PROGRAMMARE ESPERIENZE ATTIVE
PORRE IL SOGGETTO IN AZIONE SOLLECITANDO IL PROBLEM SOLVING E CALARLO IN SITUAZIONI DI VITA REALE PER METTERE ALLA PROVA LE SUE CAPACITÀ
• RUOLO DELL’INCLUSIONE
IL SOGGETTO CON DISABILITÀ HA BISOGNO DI CONFRONTO PER RENDERSI AUTONOMO. BISOGNA METTERLO ALLA PROVA E NON FACILITARLO, PER ESERCITARE IN LUI LA CAPACITÀ DI RISPOSTA IN MANIERA FUNZIONALE ALLE ESIGENZE DELL’AMBIENTE
• POTENZIARE TUTTE LE INTELLIGENZE
NON SI PUNTA SULLE ABILITÀ SU CUI C’È MAGGIORE ATTITUDINE, MA BISOGNA COINVOLGERE IL SOGGETTO GLOBALMENTE, SOPRATTUTTO SULLE ATTIVITÀ DEFICITARIE COL FINE DI MIGLIORARLE
• RUOLO DEL LINGUAGGIO
RUOLO CHIAVE PER LA SOCIALIZZAZIONE E PER LO SVILUPPO COGNITIVO ( BASTA PENSARE AL RUOLO DELLA REITERAZIONE NELLA MEMORIA DI LAVORO)
SYLWESTER INDIVIDUA CORRISPONDENZA TRA BASI BIOLOGICHE E GESTIONE DEL GRUPPO CLASSE:
CORPO E CERVELLO (ELEMENTI SINCRONIZZATI)
LA VITA DI CLASSE È SCANDITA E DA DIMENSIONE CORPOREA E DA DIMENSIONE COGNITIVA ( SONO CORRELATI E SINCRONIZZATI COME CORPO E CERVELLO).
CERVELLO MODULARE E PLASTICO (HA AREE E SETTORI DISTINTI MA INTERCONNESSI)
LA CLASSE NON È LA SOMMA DEI SINGOLI STUDENTI, MA UN’ENTITÀ FORMATA DALLE LORO RELAZIONI; UN SISTEMA DI SINGOLI ELEMENTI CHE INTERAGISCONO TRA DI LORO.
DINAMICITA’ DELL’INTELLIGENZA: L’APPRENDIMENTO PARTE DALLA SENSAZIONE/PERCEZIONE CHE ATTIVA L’ALLERTA/ ATTENZIONE PER RICEVERE LO STIMOLO; UN’ECONOMIA COGNITIVA MI FA CONCENTRARE SUGLI STIMOLI RILEVANTI O INTENSI RISPETTO AD ALTRI; POI SI ATTIVA IL RESTO DEL PROCESSO UNA VOLTA INDIVIDUATO LO STIMOLO RILEVANTE; DA QUI SCATTA IL MECCANISMO DELLA MEMORIA E CON L’ACQUISIZIONE C’È APPRENDIMENTO E LA RELATIVA RISPOSTA MOTORIA
IN CLASSE TROVIAMO UNA SITUAZIONE ANALOGA. TUTTO PARTE DALL’INGAGGIO, OSSIA DALLA CAPACITÀ DEL DOCENTE DI RENDERE PARTECIPE LA CLASSE. IL CONTENUTO TRASMESSO DEVE COLPIRE I SENSI DOMINANTI (CANALI UDITIVO/VISIVO) FACENDO PASSARE IL SOGGETTO DA UNO STATO DI PASSIVITÀ AD UNO DI ATTENZIONE. ANCHE LA DIDATTICA SEGUE STEP ANALOGHI.
PUNTI CHIAVE DELLA VITA DI CLASSE.
I. FREQUENTI MOMENTI DI RACCOLTA DATI SFRUTTANDO TUTTI I CANALI SENSORIALI NELLA FASE DI PERCEZIONE; INCENTIVARE MOMENTI DI RIFLESSIONE E CONDIVISIONE PER RAFFORZARE MOTIVAZIONE ED AUTOEFFICACIA
II. ATTIVITÀ COMUNI PER INCREMENTARE LE ENERGIE; COOPERARE IN UN GRUPPO RIDUCE ANSIA E FRUSTRAZIONE
III. ORGANIZZARE IN MODO ADEGUATO LO SPAZIO FISICO AL FINE DI FAVORIRE L’APPRENDIMENTO, LO SPAZIO BIOLOGICO E CULTURALE CREANDO ISOLE FUNZIONALI ALLE SINGOLE ATTIVITÀ ( LABORATORI…)
IV. IMPOSTARE ADEGUATAMENTE IL TEMPO EVITANDO DI CARICARE DI LAVORO ( QUESTO GENERA SPESSO DEMOTIVAZIONE E ALLONTANAMENTO DALL’ATTIVITÀ)
V. GESTIRE IL MOVIMENTO : CORPO CHE APPRENDE E CORPO CHE INSEGNA ( COMUNICAZIONE NON VERBALE, DELLA MIMICA…)