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PEDAGOGIA SPECIALE E GESTIONE DELLA CLASSE PT 8 - Coggle Diagram
PEDAGOGIA SPECIALE E GESTIONE DELLA CLASSE PT 8
COME GESTIRE LA CLASSE? MODELLI E PARADIGMI
IL MODELLO DI LEE CANTER
SOSTIENE CHE IL RAPPORTO EDUCATIVO CHE SI INSTAURA NELLA GESTIONE CLASSE OVVERO NEL RAPPORTO TRA INSEGNANTI-ALUNNI E ALUNNI SI BASA SUL RISPETTO DEI DIRITTI RECIPROCI
SI SOFFERMA SOPRATTUTTO SUI DIRITTI DEL DOCENTE
IL BUONO ANDAMENTO DELLA CLASSE NON DOVREBBE RIGUARDARE SOLO LO SFORZO CHE IL DOCENTE DOVREBBE METTERE NEL RISPETTARE I BISOGNI E QUINDI I DIRITTI DELLO STUDENTE,
MA UN DOCENTE DIVENTA ANCHE UN BUON GESTORE DELLA CLASSE ANCHE SE PERCEPISCE CHE ANCHE I SUOI DIRITTI SONO RICONOSCIUTI.
L’INSEGNANTE BEN PREPARATO RISPETTA I DIRITTI DEGLI ALLIEVI NEL MOMENTO IN CUI:
• FISSA LE REGOLE E NE CHIEDE IL RISPETTO
• PRETENDE AFFIDABILITÀ E SERENITÀ
• FORMULA CONSEGNE UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO PUNTUALE
• ASSUME RUOLO AUTOREVOLE
• PROMUOVE COMPORTAMENTI COLLABORATIVI
• FAVORISCE CLIMA POSITIVO IN CLASSE
• GUIDA E ORIENTA IL PERCOROS FORMATIVO DEGLI STUDENTI
DIRITTI
DIRITTI DEL DOCENTE
• DECIDERE LE REGOLE DI CONDUZIONE DELLA CLASSE, LE REGOLE VANNO CONDIVISE MA LA MODALITÀ DI CONDUZIONE ASPETTA SOLO AL DOCENTE
• PRETENDERE DAGLI ALLIEVI IL RISPETTO COMUNE, CIOÈ È UN DIRITTO DELL’INSEGNANTE
PRETENDERE CHE LE REGOLE STABILITE E CONDIVISE VENGANO RISPETTATE
• ESIGERE DAGLI ALLIEVI UN COMPORTAMENTO MATURO E RISPETTOSO
• ESSERE APPOGGIATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO
• AVERE IL CONSENSO DA PARTE DELLA FAMIGLIA, QUINDI COLLABORARE ED ESSERE RISPETTATO NEL PROPRIO LAVORO DI EDUCATORE
DIRITTI STUDENTE
• VIVERE IN UN AMBIENTE SERENO, OGNI STUDENTE HA DIRITTO DI AVERE A DISPSOSIZIONEUNO SPAZIO POSITIVO, UNA AMBIENTE UN CUI SI SENTE A PROPRIO AGIO E SICURO IN UN CLIMA POSITIVO
• INCONTRARE DOCENTI DISPONIBILI, AVERE L’ESIGENZA DI INCONTRARE DOCENTI DISPONIBILI E PREPARATI. SOTTOLINENA IL FATTO DI UNIVERSALITÀ E NON POSSIBILITÀ, NEL SENSO CHE TUTTI GLI STUDENTI DEVONO AVERE DOCENTI DISPONIBILI E NON SOLO UNA PARTE DI LORO POTENDO GLI ALTRI IN UNA SITUAZIONE DI SVANTAGGIO
• CONOSCERE LE REGOLE DELLA CLASSE. IL DOCENTE PUÒ ESIGIRE IL RISPETTO DELLE REGOLE SE SI CONOSCONO LE REGOLE DELLA CLASSE, QUINDI STABILIRE SIN DA SUBITO LE REGOLE DI GESTIONE DEL BUONO ANDAMENTO DELLA CLASSE
• APPRENDERE ED ESSERE AIUTATI QUANDO SI È IN DIFFICOLTÀ, L’AIUTO CHE NON DEVE ESSERE SOSTEGNO INTESO COME SOSTITUZIONE, MA L’AIUTO DELL’INSEGNANTE È QUELLO DI DARE L’IMPUT ALL’ALUNNO PER POTER AVVIARE IL TUO COMPITO E MI ASPETTO CHE LO CONCLUDA DA SOLO
• CONOSCERE LE CONSEGUENTE DELLE PROPRIE AZIONI, QUINDI NON RISPETTARE UNA REGOLA MI CONSENTE DI AVERE UNA CONOSCENZA COMPLETA RISPETTO A QUELLO CHE POTREBBE ACCADERE SE IO FACESSI QUELLA DETERMINATA COSA. QUINDI QUESTO MI PONE NELLE CONDIZIONI CHE SE IO DECIDO DI ADERIRE A QUELLA REGOLA LO FACCIO IN MANIERA CONSAPEVOLE
ASSERTIVITA'
CAPACITÀ DI FARSI VALERE CON LA PERSUASIONE, ORIENTANDO LE SCELTE E OTTENENDO IL CONSENSO ALTRUI
RISULTATO DI COMUNICAZIONE + ASCOLTO
ASCOLTO ATTIVO: DIMOSTRO DI ESSERE PARTECIPE E DI COMPRENDERE LO STATO D’ANIMO DELL’ALTRO (ASCOLTO EMPATICO). LE TECNICHE:
1.PARAFRASI: SINTESI DEL CONTENUTO DEL MESSAGGIO
2.RISPECCHIAMENTO: VERBALIZZAZIONE DEI SENTIMENTI DELL’INTERLOCUTORE ( PARLARE DEI SENTIMENTI DEL SOGGETTO CON CONDIVISIONE)
BENEFICI:
-RIDUCE I RISCHI DI INCOMPRENSIONE RECIPROCA
-CREA UN CLIMA FAVOREVOLE E POSITIVO
-STIMOLO NELL’ALTRO L’ASCOLTO ATTIVO FUNGENDO DA MODELLO
IL MESSAGGIO ASSERTIVO:
• RISPETTO DELL’ALTRO E DELLE SUE ESIGENZE: MOSTRARE ALL’ALTRO CHE CONSIDERO IL SUO DESIDERIO E LA SUA EMOTIVITÀ “ MI RENDO CONTO CHE TU VUOI, DESIDERI, A TE PIACE…”
• DIFESA DEI PROPRI DIRITTI: ESPRIMERE IL PROPRIO PUNTO DI VISTA NEL DIRITTO DELLA FIGURA DI DOCENTE E DEL RUOLO ( AUTOREVOLEZZA) “ ….TUTTAVIA IO PENSO CHE….”
• INDICAZIONE DI NUOVE REGOLE ( O DI CAMBIAMENTI): SUGGERIRE ALL’INTERLOCUTORE ALTERNATIVE VALIDE “…A TAL PROPOSITO POTRESTI…”
NEL MESSAGGIO ASSERTIVO DEVE ESSERE SEMPRE PRESENTE IL:
a. FOCUS DEL DISCORSO (DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO ATTENZIONATO): DEVE ESSERE DI TIPO “OGGETTIVO” E “OPERATIVO” SENZA ETICHETTE, INTERPRETAZIONI, VALUTAZIONI E PREGIUDIZI
DESCRIZIONE NEUTRA ED ASETTICA; È NECESSARIA UNA COERENZA TRA QUELLO CHE DICO E COME LO DICO ( LINGUAGGIO VERBALE + LINGUAGGIO NON VERBALE). ESEMPIO: RIMPROVERO UN ALUNNO DISTRATTO “ A VOLTE NON PRESTI ATTENZIONE A CIÒ CHE DICO…” PIUTTOSTO CHE “ SEI SEMPRE IL SOLITO DISTRATTO…”
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA VUOL DIRE ANCHE SODDISFARE IL PROPRIO BISOGNO DI AUTONOMIA E AUTODETERMINAZIONE (DIRITTO DEL DOCENTE), SEMPRE NEL RISPETTO DEI DIRITTI/ BISOGNO DEGLI ALUNNI.
b. ESPRESSIONE DEL SENTIMENTO. ESEMPIO: “ A VOLTE NON PRESTI ATTENZIONE A CIÒ CHE DICO…E CIÒ MI DISPIACE”. È NECESSARIO INSERIRE LA CONDIVISIONE DELL’ASPETTO EMOTIVO PER UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO RENDENDO SIGNIFICATIVAMENTE EDUCATIVA LA RELAZIONE ( C’È SCAMBIO EMOTIVO TRA GLI INTERLOCUTORI).
VANTAGGI: CATARSI/LIBERAZIONE + CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI
c. INDICARE DEGLI EFFETTI NEGATIVI PRODOTTI DAL COMPORTAMENTO. ESEMPIO: “ A VOLTE NON PRESTI ATTENZIONE A CIÒ CHE DICO…E QUESTO MI DISPIACE… PERCHÉ SOTTRAGGO TEMPO ALLA SPIEGAZIONE”. BISOGNA FAR CAPIRE ALL’ALUNNO CHE IL SUO COMPORTAMENTO GENERA UNA CATENA LOGICA CON DELLE CONSEGUENZE CHE SI RIPERCUOTONO A PIÙ LIVELLI.
DEVE AVERE LE SEGUENTI CARATTERISTICHE:
-DIRETTO: CON ESPRESSIONI IN PRIMA PERSONA
-ONESTO : SENZA IMPOSIZIONI E CON CALMA, CON TONO SICURO PER DIMOSTRARE SICUREZZA NEL MESSAGGIO
-COERENTE: LINEARITÀ TRA MESSAGGIO VERBALE E NON VERBALE, ANCHE NELLA MIMICA
-FLESSIBILE: ADEGUARSI ALLA SITUAZIONE, CONTESTUALIZZARE IL MESSAGGIO E NON ESSERE FUORI LUOGO
-FACILITATORE: FAVOREVOLE ALLA COMUNICAZIONE, AL DIALOGO E AL CONFRONTO
COME AGIRE CON I RAGAZZI DIFFCILI:
-SODDISFARE IL BISOGNO DI ATTENZIONE
-CONTENIMENTO INTENSO: FARE SENTIRE GLI ALUNNI IN UN AMBIENTE FAVOREVOLE IN CUI TROVARE SPAZIO
-LAVORARE SULLE MOTIVAZIONI: SUSCITARE MOTIVAZIONE E NELLO STUDENTE E NEL DOCENTE PER UNA RELAZIONE EDUCATIVA EFFICACE
-INDIVIDUAZIONE PRECOCE E ANTICIPATA DEI SOGGETTI DIFFICILI: IL DOCENTE DEVE ESSERE ABILE NEL CAPTARE I SEGNALI DI RISCHIO PER AGIRE PRECOCEMENTE (OSSERVAZIONE PRELIMINARE DI FONDAMENTALE IMPORTANZA)
-CARPIRE LA FIDUCIA: CHE NON COINCIDE CON L’ESSERE PERMISSIVO PER OTTENERE GRADIMENTO, MA DIMOSTRARSI ATTENTO AI BISOGNI E A QUELLO CHE SUCCEDE IN CLASSE MANTENENDO L’AUTOREVOLEZZA
-CONOSCERE A FONDO IL RAGAZZO: IL DOCENTE DEVE ESSERE PRESENTE ANCHE AL DI FUORI DEL COTESTO SCOLASTICO AL FINE DI DIMOSTRARE VICINANZA E PARTECIPAZIONE
IL MODELLO DI FREDRIC JONES( 1987)
LUI FILMAVA LE LEZIONI PER RIOSSERVARLE E HA CONCLUSO CHE IL DOCENTE SI STRESSA MOLTO E PRINCIPALMENTE PERCHÉ PRENDE CIRCA 500 DECISIONI AL GIORNO.
I PUNTI PRINCIPALI:
• L’ORGANIZZAZIONE FISICA DELL’AULA (BANCHI, LAVAGNA, CATTEDRA…): È INDICE SU COME IL DOCENTE VUOLE CONDURRE LA LEZIONE, SE IN MODO DISTACCATO O IN MODO INTERATTIVO. IL DOCENTE D’ALTRONDE DEVE OSSERVARE BENE E LA SUA POSIZIONE È IMPORTANTE
• IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE: IL CORPO AIUTA NELL’INSEGNAMENTO; IL CONTROLLO PROSSIMALE ( VICINANZA NEL MOMENTO ADEGUATO COME NELLE CORREZIONI…), IL CONTATTO OCULARE (PER L’ASPETTO EMOTIVO), LA RESPIRAZIONE, IL TONO DELLA VOCE, ESPRESSIONI FACCIALI, LA GESTUALITÀ
• STRATEGIA DI CONDUZIONE DELLA LEZIONE: L’AIUTO UNIVERSALE È CONTROPRODUCENTE ; IN SOSTANZA SE UN ALUNNO È IN DIFFICOLTÀ NON SI DEVE INDICARE PALESEMENTE LA SOLUZIONE ,
MA OPTARE PER UNA POSITIVA INTERAZIONE DI SUPPORTO, MEDIANTE QUESTI STEP:
I. LODO CIÒ CHE È CORRETTO PER INCORAGGIAMENTO
II. SUGGERISCO LA PROCEDURA SENZA PALESARE LA SOLUZIONE
III. MI ALLONTANO LASCIANDO LA PIENA RESPONSABILITÀ DEL COMPORTAMENTO ALL’ALUNNO
INDIVIDUARE UN SISTEMA DI INCENTIVI (INTRINSECI): AD ESEMPIO DARE LIBERTÀ NELLA SCELTA DELLE ATTIVITÀ DA SVOLGERE ; TALE TIPO DI INCENTIVO FUNZIONA SULLA MOTIVAZIONE E SULLA AUTODETERMINAZIONE