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pedagogia e neuroscienze: psicobiologia - Coggle Diagram
pedagogia e neuroscienze: psicobiologia
branca delle neuroscienze che studia la relazione tra cervello, corpo e comportamento. E' considerata l'antidisciplina della psicologia e della biologia (discipline madri), ma in realtà ha una sua importanza perchè studia i processi mentali.
E' importante, quindi, far convergere studi pedagogici e neurobiologici per lo studio delle relazioni umane. La biologia, infatti, può essere guidata dalla biologia per giungere ad una comprensione profonda della mente
questa relazione consente di:
comprendere la comunicazione emotiva.
comprendere gli effetti delle esperienze negative sul cervello
ne consegue una rivalutazione del cervello come meccanismo che si relazione con l'ambiente
il rapporto mente-cervello può essere studiato secondo 5 principi:
i processi psichici derivano da operazioni del cervello.
i geni esercitano un controllo sul comportamento.
una modificazione dei geni non può spiegare la variabilità osservabile in un tratto di personalità
modificazioni dei geni producono cambiamenti negli schemi di connessione neurale
la modificazione dei geni avviene attraverso la formazione e l'educazione
questa relazione mente-corpo necessita di un approccio sistematico. nonostante questi studi consentano di comprendere meglio i problemi che si incontrano nell'ambiente si può correre il rischio di disfunzione dei meccanismi di regolazione
Gli studi sul funzionamento del cervello evidenziano l'importanza dell'ESPERIENZA interpersonale, la sua qualità in funzione dello sviluppo psicologico e neurobiologico.
le relazioni umane producono cambiamento a livello molecolare incidendo sull'apprendimento e sulla memoria. l'esperienza attiva due tipi di memoria (ippocampo e amigdala) che si fondono e danno vita al ricordo
Sistema limbico: strutture e funzioni ->
ippocampo (memoria)
amigdale ( paura e aggressività)
talamo ( smistamento delle informazioni sensoriali)
ipotalamo (aggressività, regolazione fame, temperatura corporea)
giro del cingolo (percezione del dolore e delle emozioni)
setto pellucido (ricordi)
giro paraippocampale (memoria esplicita)
neurotrasmettitori: messaggeri che mediano la comunicazione tra neuroni aderenti alle sinapsi. tra questi abbiamo l'ACETILCOLINA (sistema nervoso), I NEURONI DOPAMINERGICI (coinvolti nel controllo motorio) I NEURONI SEROTONINERGICI ( coinvolti nel controllo dell'umore/sonno e appetito) e I NEURONI COLINERGICI (coinvolti nei processi di apprendimento e memoria)
MEMORIA: il cervello rende possibile la memoria attraverso reti di neuroni. le esperienze positive dei primi anni di vota facilitano lo sviluppo di tale zona neurale, quindi il sistema emozionale è legato alla memorizzazione.
AMIGDALA: struttura celebrale responsabile dell'attivazione emotiva. fa si che il sistema nervoso simpatico ordini alle ghiandole di secernere adrenalina provocando effetti come la tachicardia e stress.
lo stress compromette la memoria e inoltre le persone sotto stress prendono cattive decisioni
MINDFULNESS E CERVELLO: Siegel sostiene che nella contemporaneità gli individui sono alienati, sempre più distanti dalle relazioni umane. anche a scuola ci si focalizza sulle conoscenze disciplinari dimenticando che il comportamento prosociale si acquisisce mediante la capacità di comprendere se stessi e attraverso l'empatia. queste capacità sono sostenute dalla RIFLESSIONE
secondo alcuni studi il benessere è promosso da:
relazioni di attaccamento sicuro
pratica di consapevolezza (mindful)
La mindfulness è l'esatto contrario del vivere in modo automatico ed implica 5 fattori:
non reattività all'esperienza interna
osservare e occuparsi delle sensazioni/pensieri/sentimenti
agire con consapevolezza
descrivere le proprie esperienze
atteggiamento non giudicante
La mindfullness è una capacità che può essere appresa attraverso la meditazione, le tecniche di respirazione, la riflessione su se stessi.
Nell'apprendimento la midfullness da vita alla capacità di apprendere nuove cose in modo flessibile. di conseguenza nell'educazione bisogna coinvolgere attivamente lo studente nel processo di apprendimento.
educatore e allievo insieme affrontano la sfida di sviluppare conoscenze, migliorando il senso di piacere, consapevolezza e salute della persona.
conclusioni: l'educazione ha ricadute sul cervello. la relazione educativa è definita esperienza di senso perchè prestazione altruistica capace di generare sensazione piacevoli.