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PEDAGOGIA SPECIALE E GESTIONE DELLA CLASSE PT 5 - Coggle Diagram

- - - - • L’ESSERE UMANO HA LA NATURALE INCLINAZIONE NEL PROVARE INTERESSE, QUINDI OGNI UOMO PER NATURA È MOTIVATO AD AGIRE E AD AUTO MIGLIORARSI (ASPETTO ORGANISMICO). PER NATURA L’UOMO È ISTINTIVAMENTE PORTATO AD AGIRE CON L’ESTERNO (MOLLA/ ATTIVAZIONE ALL’AZIONE NATURALE DI MIGLIORARCI)
      - • TALE TENDENZA INTERAGISCE CON QUELLA DEGLI ALTRI INDIVIDUI E GRUPPI NEI LORO MONDI SOCIALI(ASPETTO DIALETTICO). LA CAPACITÀ DI AGIRE IN SENSO MIGLIORATIVO, DEVE FARE I CONTI CON LE ULTERIORI SPINTE DI TUTTI GLI ALTRI INDIVIDUI
    - - RAPPRESENTANO I «NUTRIMENTI PSICOLOGICI INNATI E INDISPENSABILI PER LA CONTINUA CRESCITA PSICOLOGICA, L’INTEGRITÀ E IL BENESSERE» .
      - IN SOSTANZA LA LORO SODDISFAZIONE È VOLTA ALLA SODDISFAZIONE DEL BISOGNO DI AUTODETERMINAZIONE.
      - DIVERSI DA QUELLI DELLA PIRAMIDE DI MASLOW CHE RISPONDONO A BISOGNI PRETTAMENTE FISIOLOGI
      - QUALI SONO
        
        COMPETENZA
        
        •NECESSITÀ DI SENTIRSI EFFICACI ED EFFICIENTI NELLE INTERAZIONI CON L’AMBIENTE SOCIALE. SE IL SOGGETTO NON SI SENTE COMPETENTE, IN REALTÀ NON È SPINTO TANTO DA MOTIVAZIONE ED ENERGIA E QUINDI SI RISCHI INSUCCESSO
        
        •POSSIBILITÀ DI ESERCITARE ED ESPRIMERE LE PROPRIE CAPACITÀ.
        
        RELAZIONE
        
        •NECESSITÀ DI SENTIRSI PARTE DI UNA COMUNITÀ,
        
        •SENTIRSI CONNESSI AD ALTRI,
        
        •PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI
        
        AUTONOMIA
        
        •PERCEPIRSI ORIGINE E FONTE DEL PROPRIO COMPORTAMENTO,
        
        •SPERIMENTARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO COME LIBERAMENTE SCELTO E VOLONTARIO,
        
        •AGIRE SECONDO I PROPRI INTERESSI E VALORI.
      - I CONTESTI SOCIALI CHE FAVORISCONO LA SODDISFAZIONE DI QUESTI TRE BISOGNI PROMUOVONO IL BENESSERE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA PERSONA.
        
        SODDISFARLI SPESSO È DIFFICILE PER UNA PIENA REALIZZAZIONE SI EVIDENZIA L IMPORTANZA DEL CONTESTO SOCIALE CHE FAVORISCE LA SODDISFAZIONE DI QUESTI 3 BISOGNI
        
        AMBIENTE SOCIALE SUPPORTIVO
        
        È FONDAMENTALE PER LA SODDISFAZIONE DEI TRE BISOGNI PERCHÉ CONSENTE L’AUMENTO DELL’AUTODETERMINAZIONE E LA MOTIVAZIONE INTRINSECA.
        
        TRA L’ASSENZA DI MOTIVAZIONE E LA MOTIVAZIONE INTERNA CI SONO DIVERSI TIPI DI MOTIVAZIONE INTERMEDI CHE CORRISPONDONO AD UN LIVELLO DIVERSO DI SODDISFAZIONE DEI TRE BISOGNI, CHE NON VENGONO SODDISFATTI IN EGUAL MISURA TUTTI INSIEME. SOLO LA MOTIVAZIONE PIENA DI TUTTI E TRE PORTA A MOTIVAZIONE INTRINSECA ( SITUAZIONE RARA)
      - SCHEMA TEORIA
        
        L’AUTODETERMINAZIONE È L’ANTITESI DEL CONTROLLO, QUINDI LA CONSIDERANO RISPETTO AL COMPORTAMENTO (BEHAVIOUR).
        
        IL CONTROLLO È SENTIRSI CONDIZIONATO NEL PROPRIO AGIRE DALL’ESTERNO;
        
        IL PROCESSO CHE CONSENTE DI PASSARE DA PRESSIONI ESTERNE A SPINTE MOTIVALI INTERNE È L’INTERIORIZZAZIONE.
        
        E’ IL PROCESSO NATURALE ATTRAVERSO IL QUALE UNA PERSONA PASSA DA UNA REGOLAZIONE DEI PROPRI COMPORTAMENTI BASATA SULLE CONTINGENZE O SULLE PRESSIONI ESTERNE A UNA REGOLAZIONE BASATA SU SPINTE INTERNE.
        
        AMOTIVAZIONE “APATIA”
        
        • IL LIVELLO PIÙ BASSO DEL CONTINUUM DI AUTODETERMINAZIONE È L’AMOTIVAZIONE, LO STATO IN CUI MANCA LA VOLONTÀ DI AGIRE UN CERTO COMPORTAMENTO: NON SI AGISCE AFFATTO O SI AGISCE SENZA L’INTENZIONE DI OTTENERE UN RISULTATO.
        
        • I MOTIVI PER CUI SI FA UNA CERTA COSA COME STUDIARE, NON VENGONO PERCEPITI O NON NE VIENE SENTITA ALCUNA LORO IMPORTANZA.
        
        • LA CONSEGUENZA ESTREMAMENTE PROBABILE DI QUESTA SITUAZIONE È CHE SI CESSI L’ATTIVITÀ VERSO CUI NON SI È MOTIVATI
        
        SECONDO DECI E RYAN QUESTO STATO MOTIVAZIONALE HA 3 POSSIBILI CAUSE:
        
        1.NON ATTRIBUIRE IMPORTANZA ALL’ATTIVITÀ (È INUTILE) ES: NON CONVIENE SOSTENERE GLI ESAMI ALL’UNIVERSITÀ TANTO NON C’È LAVORO PER VIA DELLA CRISI
        
        2.NON SENTIRSI IN GRADO DI PORTARLA A TERMINE (SCARSA AUTOEFFICACIA, E QUINDI EVITO PER SCANSARE L’INSUCCESSO)
        
        3.NON ASPETTARSI CHE ESSA CONDUCA AD UN RISULTATO DESIDERABILE ; IL RISULTATO ATTESO È DEMOTIVANTE IN VIRTÙ DI UNA VISIONE PESSIMISTICA (NON CONDUCE A NIENTE DI BUONO)
        
        LUIGI NON PARTECIPA QUASI MAI ALLE ATTIVITÀ IN CLASSE.
        
        LA REGOLAZIONE ESTERNA (MOTIVAZIONE ESTERNA)
        
        SECONDO LA SELF-DETERMINATIONTHEORY I COMPORTAMENTI REGOLATI ESTERNAMENTE (ES. UN PREMIO ESTERNO):
        
         SONO CONTROLLATI IN MODO CONTINGENTE DA ALTRI (NON RICADONO SOTTO LA MIA GIURISDIZIONE MA DIPENDONO DA TERZI)
        
         HANNO UN BASSO MANTENIMENTO UNA VOLTA CHE LE CONTINGENZE NON ESISTONO PIÙ (UNA VOLTA OTTENUTO IL PREMIO L’IMPEGNO CALA NOTEVOLMENTE); NON GARANTISCONO IL MANTENIMENTO MOTIVAZIONALE NEL LUNGO PERIODO PER VIA DELLA PERDITA DI EFFICACIA DEL RINFORZO CHE È IL PREMIO STESSO.
        
         GLI STUDENTI CON UN’ALTA MOTIVAZIONE ESTERNA SI IMPEGNANO PERCHÉ POSSONO RICEVERE DEI PREMI O DEGLI INCENTIVI NEL CASO IN CUI OTTENGANO SUCCESSI O BUONE PRESTAZIONI
        
         LA REGOLAZIONE ESTERNA È LA CLASSICA SITUAZIONE IN CUI IL COMPORTAMENTO DELLE PERSONE È CONTROLLATO DA FATTORI ESTERNI: S’INTRAPRENDE UN’ATTIVITÀ PER OTTENERE DEI RISULTATI GIUDICATI POSITIVAMENTE (AD ES. PREMI TANGIBILI) O PER EVITARE CONSEGUENZE PERCEPITE COME NEGATIVE (ES. QUANDO SI ELIMINA UNA SITUAZIONE SCOMODA O DI DISAGIO) RINFORZO POSITIVO/NEGATIVO
        
        SIMONE STUDIA TUTTI I POMERIGGI PER ALMENO 5 ORE, RIUSCIRÀ A SUPERARE IL COMPITO SCRITTO E POTRÀ OTTENERE IL VIDEOGIOCO CHE GLI AVEVANO PROMESSO
        
        LA REGOLAZIONE INTROIETTATA
        
        ALESSIA SI ALLENA 5 VOLTE A SETTIMANA, VINCERÀ GARE IMPORTANTI E COSÌ RIUSCIRÀ A DIMOSTRARE AL PADRE CHE CE LA POTEVA FARE, CHE LEI VALEVA QUALCOSA.
        
         LA REGOLAZIONE INTROIETTATA È IL PRIMO LIVELLO NEL PROCESSO DI INTERNALIZZAZIONE (PASSAGGIO DA UNA CONDIZIONE DI CONTROLLO ALL’AUTODETERMINAZIONE):SE NELLA REGOLAZIONE ESTERNA IL CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO È BASATO SU FATTORI CONTINGENTI (ESTERNI) PRODOTTI DAGLI ALTRI, NELLA REGOLAZIONE INTROIETTATA LE CONSEGUENZE CONTINGENTI VENGONO FORNITE DALL’INDIVIDUO A SE STESSO.(ES: UN VALORE, UN SENTIMENTO). LE RAGIONI INIZIANO A DIVENTARE INTERNE SE PUR ANCORA CONDIZIONATE DA FATTORI ESTERNI.
        
         I TEMI FONDAMENTALI IN QUESTO TIPO DI MOTIVAZIONE RIGUARDANO IL MANTENIMENTO O IL MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA AUTOSTIMA, L’EVITARE IL SENTIRSI IN COLPA E L’ANSIA
        
         CON QUESTO TIPO DI MOTIVAZIONE SI COMINCIANO A RENDERE INTERNE LE RAGIONI PER IL PROPRIO COMPORTAMENTO, MA LA PERCEZIONE DEL LORO CONTROLLO È ANCORA ESTERNA: C’È UN SENSO DI COERCIZIONE E LE MOTIVAZIONI INTROIETTATE NON VENGONO ANCORA ESPERITE COME UNA PARTE DEL SÉ ( NELL’ES. È L’APPROVAZIONE DEL PADRE)
        
         SI TRATTA QUINDI DI UNA REGOLAZIONE INTERNA, MA POCO AUTODETERMINATA, CHE HA MAGGIORE PROBABILITÀ DI QUELLA ESTERNA DI ESSERE MANTENUTA NEL TEMPO, MA CHE È ANCORA PIUTTOSTO INSTABILE
        
        LA REGOLAZIONE IDENTIFICATA
        
        ANDREA STUDIA PER PARECCHIE ORE AL GIORNO, MIGLIORERÀ I PROPRI VOTI FINO A SUPERARE LE SELEZIONI PER LA FACOLTÀ DI MEDICINA: FINALMENTE POTRÀ FARE IL LAVORO CHE PIÙ GLI INTERESSAVA; L’OBIETTIVO FINALE È PIÙ INTERIORE E RIFERITO A SE STESSI ( TUTTAVIA NON È ANCORA MOTIVAZIONE INTRINSECA PIENA)
        
         SEBBENE QUESTA SIA ANCORA UN TIPO DI MOTIVAZIONE STRUMENTALE, ESTRINSECA ALL’ATTIVITÀ STESSA, È PRESENTE QUI UNA MAGGIORE AUTODETERMINAZIONE E SI PREVEDE UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO DELLA PERSONA E MANTENIMENTO NEL TEMPO DEL COMPORTAMENTO
        
         LA REGOLAZIONE IDENTIFICATA PREVEDE UNA CONSAPEVOLE ATTRIBUZIONE DI VALORE ALL’OBIETTIVO COMPORTAMENTALE, TALE CHE L’ATTIVITÀ È SENTITA PROPRIA E PERCEPITA COME IMPORTANTE PER SE STESSI
        
         LA PERSONA INTRAPRENDE L’AZIONE CON UN SENSO DI SCELTA E IL COMPORTAMENTO È REGOLATO ATTRAVERSO UN’IDENTIFICAZIONE CON L’ATTIVITÀ STESSA ( IL COMPORTAMENTO È PUR SEMPRE CONDIZIONATO DA UN OBIETTIVO, IN QUESTO CASO STRETTAMENTE PERSONALE)
        
        UN ESEMPIO FACCIO ATTIVITÀ FISICA PERCHÉ COERENTE ALLA MIA CONCEZIONE VEGANA È UNA MOTIVAZIONE PERSONALE (VALORE INTERNO E FILOSOFIA DI VITA) RISPETTO A: FACCIO ATTIVITÀ FISICA PERCHÉ HO PAGATO L’ABBONAMENTO OPPURE PERCHÉ VOGLIO DIMAGRIRE . LA MOTIVAZIONE INTRINSECA PURA SAREBBE: FACCIO ATTIVITÀ FISICA PERCHÉ MI PIACE ALLENA. LA MOTIVAZIONE INTRINSECA PURA È TUTTAVIA RARA PERCHÉ È NELLA NATURA UMANA FARE PER OTTENERE.
        
        LA REGOLAZIONE INTRINSECA
        
        LUCA STUDIA TUTTI I GIORNI CON COSTANZA E DEDIZIONE, QUELLO CHE VORREBBE DI PIÙ È POTER CONTINUARE GLI STUDI
        
         LA MOTIVAZIONE INTRINSECA IMPLICA L’INTRAPRENDERE UN’ATTIVITÀ PER IL PIACERE E LA SODDISFAZIONE INERENTI L’ATTIVITÀ STESSA, CHE VIENE FATTA PER IL GUSTO DI FARLA ; IL FARLA CI GENERA APPAGAZIONE.
        
         QUANDO SONO INTRINSECAMENTE MOTIVATE LE PERSONE FANNO LE COSE CHE GLI INTERESSANO E LE FANNO LIBERAMENTE, DI SPONTANEA VOLONTÀ, SENZA ALCUNA RICOMPENSA O COSTRIZIONE
        
         LA MOTIVAZIONE INTRINSECA VIENE DEFINITA COME UNA “TENDENZA INNATA A CERCARE NOVITÀ E SFIDE, A ESERCITARE E AMPLIARE LE PROPRIE CAPACITÀ DI ESPLORARE E DI APPRENDERE”
        
        UN DOCENTE DOVREBBE SEMPRE SPINGERE VERSO UNA MOTIVAZIONE INTRINSECA ( LAVORANDO SUL CLIMA CLASSE , SULLA GESTIONE CON REGOLE PRECISE E STABILITE, SULL’AUTONOMIA E PARTECIPAZIONE ATTIVA DELL’ALUNNO)
        
        LA MOTIVAZIONE INTRINSECA E LE FORME DI MOTIVAZIONE ESTRINSECA PIÙ AUTONOME (INTROIETTATA E IDENTIFICATA) SONO ASSOCIATE:
        
         AD UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO ED IMPEGNO NELLE ATTIVITÀ
        
         AD UNA MIGLIORE PRESTAZIONE
        
         A UN MAGGIORE BENESSERE PSICOLOGICO
        
         A LIVELLI DI MALESSERE TRASCURABILI