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PEDAGOGIA SPECIALE E GESTIONE DELLA CLASSE PT 2 - Coggle Diagram
PEDAGOGIA SPECIALE E GESTIONE DELLA CLASSE PT 2
L'AUTOEFFICACIA
CONVINZIONE NELLE PROPRIE CAPACITÀ DI ORGANIZZARE E REALIZZARE IL CORSO DI AZIONI NECESSARIO A GESTIRE ADEGUATAMENTE LE SITUAZIONI CHE SI INCONTRERANNO IN MODO DA RAGGIUNGERE I RISULTATI PREFISSATI
SI FONDA SU:
PERFORMANCE
ESPERIENZA VICARIA
PERSUASIONE VERBALI
STATI EMOTIVI
È LA CONVINZIONE DELLE PROPRIE CAPACITÀ ORGANIZZATIVE ED È IMPORTANTE PERCHÉ CAMMINA SU UN BINARIO PARALLELO AL RENDIMENTO SCOLASTICO.
CIÒ CHE SI CREDE DI POTER FARE CON I MEZZI A PROPRIA DISPOSIZIONE
AUTOEFFICACIA ≠ AUTOSTIMA (GIUDIZIO SU NOI STESSI)
AUTOEFFICACIA ≠ ABILITA’ ( MISURA DELLE NOSTRE CAPACITÀ)
NON RIGUARDA IL NUMERO DI ABILITÀ POSSEDUTE
LE ABILITÀ POSSONO FACILMENTE ESSERE VANIFICATE DAI DUBBI SU DI SÉ
MOLTO SPESSO INFATTI LE ABILITÀ VENGONO SOPPRESSE DALL’INSICUREZZA DI NON FARCELA
VARIA DA SITUAZIONE A SITUAZIONE IN RELAZIONE ALL’ASPETTO EMOTIVO E MOTIVAZIONALE DEL SOGGETTO. PER ESEMPIO L’ALUNNO SI PUÒ SENTIRE SICURO E PREPARATO SU UNA MATERIA , MENTRE INSICURO SU UN’ALTRA.
INOLTRE
L’AUTOEFFICACIA SI RIFERISCE AI GIUDIZI IN MERITO ALLE CAPACITÀ DI ESEGUIRE DETERMINATE ATTIVITÀ , PIÙ CHE A QUALITÀ PERSONALI QUALI LE CARATTERISTICHE FISICHE O I TRATTI PSICOLOGICI
LE CONVINZIONI DI AUTOEFFICACIA SONO MULTIDIMENSIONALI (SI RIFERISCONO A AMBITI DI FUNZIONAMENTO DIFFERENTI)
LE MISURE DELL’AUTOEFFICACIA SONO CONTESTO-DIPENDENTI (CONTESTO COMPETITIVO VS COOPERATIVO)
LE MISURE DI AUTOEFFICACIA DIPENDONO DA UN CRITERIO DI PRESTAZIONE BASATO SUL SUCCESSO NEL RISOLVERE UN PROBLEMA PIUTTOSTO CHE DA CRITERI NORMATIVI (ESSENDO UNA VALUTAZIONE PERSONALE E SOGGETTIVA)
L’AUTOEFFICACIA SI RIFERISCE AL GIUDIZIO PERSONALE IN MERITO ALLE CAPACITÀ DI ESEGUIRE DETERMINATE ATTIVITÀ ( PIÙ CHE A QUALITÀ PERSONALI QUALI LE CARATTERISTICHE FISICHE O I TRATTI PSICOLOGICI)
-L’AUTOEFFICACIA SI ALIMENTA DA ESPERIENZE DIRETTE (POSITIVE E NEGATIVE), OSSIA DELLO SPERIMENTARE DIRETTAMENTE UN SUCCESSO / INSUCCESSO.
-L’AUTOEFFICACIA DIPENDE ANCHE DALLE ESPERIENZE PASSATE; LA COSTANZA DI RIUSCIRE NELLO STESSO COMPITO PORGE A SICUREZZA E MAGGIORE DETERMINAZIONE
RIPETUTI INSUCCESSI INDEBOLISCONO L’AUTOEFFICACIA PERSONALE (IMPOTENZA APPRESA). SPESSO PUÒ PORTARE A DEPRESSIONE, ANSIA
IL MODO IN CUI INTERPRETIAMO L’INSUCCESSO INFLUENZA IL MODO DI AFFRONTARE LE SFIDE FUTURE.
RUOLO DELL’AUTOEFFICACIA:
• SULLA MOTIVAZIONE: CHI HA UN ELEVATO SENSO DI AUTOEFFICACIA È PIÙ MOTIVATO A IMPEGNARSI E CIÒ SI TRADUCE IN BUONE PERFORMANCE ( DIFFICILMENTE PORTA AD INSUCCESSO)
• LIVELLO DI RENDIMENTO: INCIDENDO SULLA MOTIVAZIONE, RISCONTRIAMO IMPEGNO E QUINDI MAGGIORE RENDIMENTO; SI AUTOREGOLA ANCHE L’EMOTIVITÀ
• ATTRIBUZIONI CAUSALI: ATTRIBUISCE LE CAUSE AGLI EVENTI, PERTANTO PERCEZIONE DI COMPETENZA E AUTOEFFICACIA PORTA IL SOGGETTO A RIPETERE I COMPORTAMENTI IN QUANTO VINCENTI
LE FONTI DELL’AUTOEFFICACIA:
• ESPERIENZE DIRETTE DI GESTIONE EFFICACE
• ESPERIENZA VICARIE: CONFRONTO CON ESPERIENZE DI TERZI; MI CONFRONTO CON UN MODELLO DI SUCCESSO E NE APPRENDO ANCHE LE CONSEGUENZE POSITIVE (FONTE INDIRETTA DI AUTOEFFICACIA)
• PERSUASIONE VERBALE: DAL GIUDIZIO ALTRUI SULLE MIE CAPACITÀ; CIÒ DIPENDE DA QUANTO CHI ESPRIME IL GIUDIZIO SIA UN MODELLO CARISMATICO PER ME (AD ESEMPIO IL GIUDIZIO ,ANCHE SE POSITIVO, DI UNA PERSONA DI CUI NON HO STIMA INCIDERÀ POCO)
• STATI FISIOLOGICI E AFFETTIVI: CONDIZIONE EMOTIVA E FISIOLOGICA (DEVO PERCEPIRE FORZA E VIGORE PER SVOLGERE UN COMPITO NELLE MIGLIORI DELLE CONDIZIONI; SE CI CIMENTIAMO IN QUALCOSA IN CUI NON SIAMO CONVINTI, CI APPROCCIAMO CON FLEMMA E INSICUREZZA, E NE DERIVANO SCARSI RISULTATI PERCHÉ ENTRA IN GIOCO ANCHE L’ANSIA.
CRITERI DI ANALISI:
1.INTERNALITÀ/ESTERNALITÀ:
CAUSE ESTERNE DIPENDE DA TERZI, ALTRE SITUAZIONI O DAL DESTINO
CAUSE INTERNE DIPENDE DA MIO OPERATO
2.STABILITÀ/INSTABILITÀ:
CAUSA STABILE CAUSA SEMPRE PRESENTE COME CONDIZIONE E CHE NON NON MUTA. AD ESEMPIO: “NON HO SUPERATO IL COLLOQUIO PERCHÉ SONO DONNA”.
CAUSA INSTABILE CAUSA MOMENTANEA CHE PUÒ ESSERE MODIFICATA AL FINE DI UN ESITO DIVERSO. AD ESEMPIO:” NON HO SUPERATO IL COLLOQUIO PER IL MIO OUTFIT. LA PROSSIMA VOLTA INDOSSERÒ QUALCOSA DI PIÙ ADEGUATO”
3.GLOBALITÀ/SPECIFICITÀ: ENTRAMBE CAUSE INTERNE FANNO RIFERMENTO AL GRADI DI PERVASIVITÀ
CAUSA GLOBALE: AD ESEMPIO: “HO GIOCATO MALE PER LA MIA INSICUREZZA”
CAUSA SPECIFICA: RELATIVE A QUEL SINGOLO EPISODIO. AD ESEMPIO:” HO GIOCATO MALE PERCHÉ MI FACEVA MALE LA GAMBA”
4.CONTROLLABILE/NON CONTROLLABILE: DIPENDE DALLA PERCEZIONE DI CONTROLLO
CAUSA NON CONTROLLABILEIL FATO, IL DESTINO, EVENTO ESTERNO
CAUSA CONTROLLABILE CHE POSSIAMO MODIFICARE IN ALTRE OCCASIONI MIGLIORANDOCI
UN PROCESSO EDUCATIVO INCLUSIVO RICHIEDE:
• RICONOSCERE I BISOGNI DEGLI ALUNNI:
-BISOGNO DI SICUREZZA: LE PROPOSTE EDUCATIVE NON DEVONO ESSERE PROPOSTE COME UNA MINACCIA;
-BISOGNO DI COMPETENZA: L’ALUNNO PER SENTIRSI STIMOLATO DEVE SENTIRSI CAPACE:
-BISOGNO DI SUCCESSO: LA NECESSITA DI RAGGIUNGERE RISULTATI,
-BISOGNO DI AUTODETERMINAZIONE: ESSERE PROTAGONISTI DELLE PROPRIE SCELTE; NELLA SCUOLA SI MANIFESTA COINVOLGENDO GLI ALUNNI IN CLASSE (CLIMA DI PARTECIPAZIONE);
-BISOGNO DI APPARTENENZA: BISOGNO DI RELAZIONARSI CON L’ALTRO E FARE PARTE DEL GRUPPO.
• PUNTARE SULLE POTENZIALITÀ AL DI LÀ DEI LIMITI DELLA PATOLOGIA
• LAVORARE SULLE RISORSE
• CREDERE SULLE POSSIBILITÀ DI CRESCITA E SVILUPPO
LA RESPONSABILITA’/ CONTROLLO:
GLI INDIVIDUI TENDONO FREQUENTEMENTE AD ATTRIBUIRE SUCCESSO E INSUCCESSO A FATTORI ESTERNI CHE SFUGGONO AL CONTROLLO SOGGETTIVO (FORTUNA, INSEGNANTE, COMPAGNI, AVVERSARI, ECC.), PIUTTOSTO CHE ANALIZZARE I MERITI E LE RESPONSABILITÀ PERSONALI
IMPORTANZA DELL’ATTRIBUZIONE INTERNA (RUOLO ATTIVO DELL’ALUNNO). L’ALUNNO VA SOLLECITATO A CONSIDERARE FATTI E RAGIONI PER METTERE IN DISCUSSIONE E RIFIUTARE CONVINZIONI IRRAZIONALI E NOCIVE. QUESTO È FONDAMENTALE PER COINVOLGERE IL SUO STATO EMOTIVO E PER LA SPINTA MOTIVAZIONALE , RENDENDOLO CONSAPEVOLE DELLE SUE QUALITÀ.