LA ROTTURA DELL'UNITA' MERIDIONALE E IL DECLINO DELL'IMPERO

1258 re di Sicilia Manfredi

colto, raffinato, abile e ambizioso, politica audace e aggressiva come F., permettendo la ripresa del movimento ghibellino nell'Italia Centro-Nord

scomunicato da Papa Clemente IV perché teme Regno di Sicilia U Regno d'Italia

Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX

accordo Papa-angioini: C. si impegna a non pretendere la Corona imperiale, pagare un contributo annuo 30 volte più grande di quello che pagano gli Svevi ed esentare il clero dalle imposte

Manfredi sconfitto a Benevento e poi ucciso dagli angioini

termine della dinastia sveva

angioini

dominio duro sui territori appena conquistati

seguaci della dinastia sveva perseguitati

beni confiscati

nobili francesi al loro posto

capitale del RdS: Palermo --> Napoli

imposte inasprite per pagare i debiti accumulati durante la guerra, i tributi al papa e mantenere politica di prestigio e potenza

i banchieri fiorentini (Bardi, Peruzzi, Acciaiuoli) che avevano finanziato la spedizione di C: si appropriano del settore della finanza pubblica, del credito bancario, del sistema degli appalti, dei traffici più importanti e dei posti di responsabilità a corte

in Sicilia, nobiltà legata agli Svevi e quella delusa dagli angioini preparano una ribellione e chiedono l'intervento del re d'Aragona Pietro III, considerato legittimo erede al trono svevo in quanto marito della sorella di Manfredi

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rivolta scoppia perché nell'ora del Vespro del lunedì di Pasqua del 1282 a Palermo un soldato francese aveva oltraggiato una donna toccandola con la scusa di perquisirla

la folla reagisce in modo violento e si diffonde in tutta l'isola

4 mila francesi morti per la caccia allo straniero

le truppe spagnole sbarcano subito in Sicilia bloccando la controffensiva angioina

1282 (stesso anno della rivolta) Pietro III d'Aragona re di Sicilia a Palermo

guerra del Vespro (20 anni) tra angioini e aragonesi

dominio del Mediterraneo (impl.) --> gli aragonesi cercavano da tempo di estendere il proprio potere su isole più grandi, spinti dai mercanti catalani che volevano sostituirsi a quelli fiorentini e veneziani, che dominavano gli interessi economici mediterranei

interessi dei signori feudali, detti baroni (espl.)

1302 termina con la Pace di Caltabellotta (tra Agrigento e Palermo): Sicilia --> aragonesi che si impegnavano a restituirla poi alla morte del successore di Pietro, ovvero Federico III ; Ita Sud continentale/Regno di Napoli --> angioini

unità pol-terr del Regno di Sicilia spezzata

particolarismo feudale che gli Svevi cercarono di limitare viene rafforzato dall'immissione di nobili francesi

intanto, in Germania, 1273, i principi tedeschi nominano re di Germania e dei Romani Rodolfo I --> Asburgo (dal castello Habichtsburg), che aveva feudi in alta Alsazia e Svizzera tedesca

RIDIMENSIONAMENTO DELL'AUTORITA' IMPERIALE , ridotta all'area tedesca e priva di aspirazioni universalistiche

Rodolfo non va mai a Roma per farsi incoronare dal papa ma preferisce impegnarsi nel consolidamento del proprio potere in Germania, contrastando gli abusi dei signori feudali

sottrae al Regno di Boemia dei territori lungo il Danubio e riesce anche ad accrescere i domini personali degli Asburgo in Austria

la casata degli Asburgo comincerà ad identificarsi sempre di più con il territorio austriaco

i successori di R controllano il territorio italiano stando in Germania tramite dei vicari --> imperatore= straniero invadente dal tenere al di là delle Alpi ++ in Germania posizione dell'imperatore indebolita dal potere dei grandi feudatari VEDI PAGINA 111