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STORIA DELLA PSICOLOGIA storia della psicologia - Coggle Diagram
STORIA DELLA PSICOLOGIA
Verso una psicologia scientifica 2
CARTESIO: individuò la RES COGITANS (realtà psichica) e la RES EXTENSA ( realtà fisica di un’estensione materiale)
res cogitans : mente razionale - res extensa : entità materiale
DARWIN : le specie viventi sono frutto dell’evoluzione basata sulla selezione naturale
la psicologia deve la sua nascita, anche, alla fisiologia, i fisiologi iniziano a studiare i legami tra percezione e il sistema nervoso
WUNDT : nascita del primo laboratorio di psicologia sperimentale -> nascita scuola di Lipsia ( pubblicò i FONDAMENTI DELLA PSICOLOGIA FISIOLOGICA -> sostiene che la psicologia sia la nuova scienza, più autonoma rispetto alla filosofia) utilizzo l’auto-osservazione = INTROSPEZIONE
COMTE : fece nascere la SOCIOLOGIA = scienza che studia i fenomeni sociali cercando di riconoscere leggi fondamentali che li reggono
1800 = nascita dell’ antologia culturale-> studia le culture dei vari gruppi umani ( analizzazione dei modi di vita e l’organizzazione della società)
Rientrano nell'ambito delle scienze umane anche: la pedagogia, la linguistica, l'economia, il diritto, la storia, la geografia.
Sviluppo delle divere teorie psicologiche 3
Cognitivismo, Neisser
Il cognitivismo è un indirizzo psicologico che si occupa dei processi cognitivi coinvolti nell'acquisizione, nell'elaborazione, nell'immagazzinamento e nel recupero delle informazioni, esso è uno sviluppo del comportamentismo.
Il cognitivismo nasce intorno il 1950 negli Stati Uniti quando un ramo della psicologia inizia a porre attenzione ai processi cognitivi svolti dall'individuo; lo psicologo Ulric Neisser pubblica nel 1967 un'opera chiamata "Cognitive Psychology" ed è proprio da questo libro che il cognitivismo comincia a teorizzare e a concretarsi come nuova materia psicologica.
Scuola della Gestalt
Il progressivo tramonto della scuola di Lipsia preannuncia la comparsa di un'altra scuola tedesca.
La Scuola della GESTALT si oppone all'introspezione e alla visione comportamentisti in quanto ritiene che non sempre i comportamenti possano essere spiegati.
La scuola della Gestalt è famosa per gli importanti studi sulla percezione, i risultati ottenuti in questo ambito hanno influenzato anche molti altri ambiti.
Attraverso gli studi sulla percezione visiva e le illusioni ottiche i gestaltisti dimostrarono che la realtà fenomenica, cioè ciò che vediamo e percepiamo non corrisponde necessariamente alla realtà fisica.
Gli esperimenti effettuati dagli psicologi della scuola della Gestalt hanno dimostrato che tendiamo a organizzare i dati provenienti dal mondo esterno raggruppandoli in insiemi unitari, ad esempio quando ci avviciniamo ad un bosco lo percepiamo immediatamente nel suo insieme come unità.
Comportamentismo, Watson
Dalla critica degli esperimenti di Wundt, prende le mosse il comportamentismo, promosso da John Watson.
Secondo i comportamentisti la psicologia deve studiare il comportamento direttamente osservabile, analizzando e misurando gli stimoli che lo possono generare senza occuparsi dei sentimenti e sensazioni.
La conseguenza di questo approccio scientifico è l'esclusione della mente come oggetto di indagine.
Lo psicologo comportamentista esamina le associazioni stimolo-risposta, per esempio analizzare come un animale o una persona reagisce ad uno stimolo sonoro.
Usando questo metodo gli studi comportamentisti hanno permesso di capire come sia possibile condizionare un comportamento.
È stata anche dimostrata la formazione di abitudini grazie all'associazione tra una situazione-stimolo e una condotta-risposta.
Comportamentismo Skinner
Una spinta al comportamentismo fu data da Burrhus Skinner e dai suoi studi sul condizionamento operante.
Skinner osservando il comportamento dei ratti da laboratorio dimostrò come sia possibile ottenere da loro un certo comportamento, attraverso un sistema di rinforzi positivi e negativi.
Si tratta di condizionare la risposta spontanea: il soggetto produce in modo attivo un comportamento che ha un effetto sull'ambiente circostante.
I metodi per la ricerca in psicologia 6
La psicologia acquisisce le proprie conoscenze tramite esperimenti che consentono di osservare le prestazioni mentali o le azioni di una persona.L’oggetto della psicologia sono le azioni e meccanismi mentali degli individui e il metodo sperimentale.
Per fare una ricerca in psicologia occorre che il ricercatore utilizzi un disegno della ricerca che ha queste principali tappe:
Delimitare un campo di ricerca
Organizzare gli strumenti di rivelazione
Delineare un percorso di ricerca
Stabilire gli obbiettivi della ricerca
Individuare la domanda di ricerca
Formulare un'ipotesi di ricerca
Avere un pensiero critico e costruttivo
Lo sviluppo delle neurodiscipline 5
Negli ultimi decenni del Novecento si è sviluppata l’articolata area delle neuroscienze cognitive, caratterizzata da un approccio interdisciplinare allo studio del sistema nervoso e dei suoi effetti sui processi conoscitivi
Divenute molto importanti con la scoperta dei neuroni a specchio da parte di giacomo Rizzolatti e altri ricercatori italiani che attraverso di un macaco, hanno dimostrato la presenza di neuroni che si attivano sia quando il soggetto compie un'azione sia quando il soggetto vede un altro individuo eseguire l'azione.
Le scienze cognitive e la neuropsicologia 4
Le scienze cognitive costituiscono l'insieme delle discipline che studiano la cognizione umana.
La neuropsicologia è disciplina che studia in che modo particolare il cervello influisca sui processi cognitivi e sui comportamenti.
Essa studia le alterazioni delle funzioni cognitive causate da fattori esterni ( es. Lesioni in zone specifiche del cervello)
Lurija sostiene che le varie funzioni psichiche (es.linguaggio…) sono sistemi molto complessi come ,anche, quelli su cui si basano -> secondo lui, è sbagliato pensare che ogni funzione è localizzata in un’area specifica (come pensavano Broca e Wernicke)
Conoscere e capire sé stessi e gli altri 1
La psicologia è la scienza che studia i processi mentali e affettivi dell’uomo; (approfondisce vari ambiti come apprendimento e memoria). All’inizio l’uomo si affida alla magia, ovvero si illude di capire gli altri e sé stessi, per esempio, attraverso l’oroscopo. Diversi filosofi greci approfondirono il campo della psicologia:
Platone( 427-347 a.C.): idea di anima, come entità composta da una parte razionale, concupiscibile e irascibile.
Aristotele(384-322 a.C.: l’anima è ciò che dà vita al corpo e possiede diverse funzioni:
vegetativa: permette, agli esseri viventi, di compiere un ciclo vitale.
sensitiva: permette di provare sensazioni e di muoversi
intellettiva: gli esseri umani possono acquisire conoscenza
Socrate( 469-399 a.C.): ogni individuo doveva continuare a svolgere un percorso di conoscenza attraverso una ricerca che conduce ad un’analisi di sé stessi e degli altri.
Fu con il Rinascimento che cominciò a svilupparsi una concezione della natura come un sistema governato da leggi uniformi.
Galileo Galilei: grazie a strumenti come il cannocchiale, osservò fenomeni e sostenne le proprie ipotesi attraverso il metodo sperimentale:
osservazione dei fenomeni
elaborazione di ipotesi
la dimostrazione
l’elaborazione di una legge
La conferma sperimentale