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GESTIONE DELLE DINAMICHE DELLA CLASSE PT 2 - Coggle Diagram
GESTIONE DELLE DINAMICHE DELLA CLASSE PT 2
CARATTERISTICHE
COMUNICAZIONE DIDATTICA VERBALE E NON-VERBALE
MANTENERE VIVA L'ATTENZIONE
FARSI RISPETTARE
TRASMETTERE SICUREZZA
VERFICARE LA COMPRENSIONE
NON-VERBALE
TENERE PORTAMENTO SICURO
USARE ESPRESSIONI FACCIALI PER ESPRIMERSI
STSARE IN PIEDI E MUOVERSI PER LA CLASSE
MANTENERE CONTATTO OCULARE
SI BASA SU
CINESICA
LA SCIENZA CHE STUDIA IL LINGUAGGIO DEL CORPO
ESPRESSIONI FACCIALI (MIMICA)
GESTI
CONTATTO OCULARE
PROSSEMICA
LA SCIENZA CHE STUDIA LO SPAZIO O LE DISTANZE COME FATTO COMUNICATIVO; LO STUDIO, CIOÈ, SUL PIANO PSICOLOGICO, DEI POSSIBILI SIGNIFICATI DELLE DISTANZE MATERIALI CHE L'UOMO TENDE A INTERPORRE TRA SÉ E GLI ALTRI.
POSTURA
POSIZIONE NELL'AULA
SEGNALI AUTOMATICI (ARROSSIRE, SUDARE, DILATAZIONE DELLA PUPILLA, AUMENTO FREQUENZA CARDIACA, ECC.).
SEGNALI SOCIALI (ABBIGLIAMENTO, TRUCCO, PIERCING, TATUAGGI).
PUNTI DI FORZA:
• NON DISTRARRE LA CLASSE DALLO SVOLGIMENTO DEL COMPITO
• DARE PIÙ INDICAZIONI A DIVERSI ALLIEVI CONTEMPORANEAMENTE
• RENDERE PIÙ EFFICACE LA COMUNICAZIONE VERBALE
• AIUTARE L’ALLIEVO AD AFFIDARSI ALL’INSEGNANTE
• AIUTARE L’INSEGNANTE AD ACCORGERSI DEI PROBLEMI
PARAVERBALE
SICUREZZA DELLA PROFESSIONALITA' DEL DOCENTE DEVE ESSERE SPONTANEAMENTE TRASMESSA DALLA VOCE
TONI + TRANQUILLITA' CON CUI SI SCELGONO LE PAROLE
USO SCORRETTO DELLA VOCE
PARLARE CON TIMIDEZZA
PARLARE CON POCA CHIAREZZA, SBAGLIANDO PAROLE
PARLARE CON INCERTEZZA
PARLARE SENZA VERIFICARE CHE GLI INTERLOCUTORI STIANO ASCOLTANO
PARLARE CON TONO DI VOCE MNONOTONO E SEMPRE UGUALE
PARLARE CON AGGRESSIVITA'/OSTILITA'
PARLARE A BASSA VOCE
USO CORRETTO DELLA VOCE
PARLARE CON TONI SICURI E VOCE FERMA (NO ESITAZIONI, NO AGGRESSIVITA')
PARLARE A VOCE ALTA, SENZA URLARE
PARLARE UNO ALLA VOLTA
PRALARE RISPETTANDO GLI ALTRI
FA RIFERIMENTO AL LINGUAGGIO, NELLO SPECIFICO AI SUONI EMESSI DURANTE LA COMUNICAZIONE
PILASTRI PER UNA GESTIONE EFFICACE
• RELAZIONE
• ATMOSFERA FORMATIVA POSITIVA (NON SI DEVE PERCEPIRE CONTROLLO)
• FIDUCIA E ASPETTATIVE (EFFETTO ROSENTHAL) EFFETTO PIGMALIONE
SE GLI INSEGNANTI CREDONO CHE UN BAMBINO SIA MENO DOTATO, LO TRATTERANNO, ANCHE INCONSCIAMENTE, IN MODO DIVERSO DAGLI ALTRI; IL BAMBINO INTERIORIZZERÀ IL GIUDIZIO E SI COMPORTERÀ DI CONSEGUENZA; SI INSTAURA COSÌ UN CIRCOLO VIZIOSO PER CUI IL BAMBINO TENDERÀ A DIVENIRE NEL TEMPO PROPRIO COME L'INSEGNANTE LO AVEVA IMMAGINATO.
• RELAZIONE INTERPERSONALE INTENZIONALE
• CAPACITÀ ERMENEUTICA (COMPRENDERE E INTERPRETARE ATTEGGIAMENTI)
• VIVERE ESPERIENZE DI COMUNITÀ
• PROMUOVERE PER PREVENIRE (SODDISFAZIONE BISOGNI, DIDATTICA DEL FARE, CONDIVISIONE REGOLE, PARTECIPAZIONE)
• IMPOSTAZIONE DIDATTICA AFFASCINANTE (PASSIONE, DIDATTICA DIVERSIFICATA, CONTENUTI VICINI ALLA REALTÀ, CURIOSITÀ, OBIETTIVI RAGGIUNGIBILI
• SEMPLICITÀ E CONDIVISIONE REGOLE (CHIARE, RAGIONEVOLI, ATTUABILI)
• ORGANIZZAZIONE AULA COERENTE CON STILE DI INSEGNAMENTO