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L'italia "giolittiana" industrializzata e imperialista -…
L'italia "giolittiana" industrializzata e imperialista
nel 1900 (circa) vittorio emanuele III affida il governo ai liberali (di cui giolitti fa parte)
giolitti diventa presidente del consiglio nel 1903 e resta al governo fino al 1914
età giolittiana, dove italia fa rapidi progressi (e inizia a competere con altre nazioni europee)
giovanni giolitti.
ha dovuto affrontare un'italia spaccata fra:
paese legale (gestito da un piccolo gruppo di potere che fa le leggi)
paese reale (massa di lavoratori rappresentata dai cattolici e i socialisti, che sono esclusi da ogni attività legislativa. Il progetto è di farli entrare in parlamento)
sostiene
che i sindacati sono benvenuti in quanto sono un'organizzazione che garantisce ordine
ciò costituisce la base della politica giolittiana, basata sulla neutralità dello stato.
che gli scioperi hanno motivazioni economiche e non politiche.
Fa in modo che gli operai italiani ottengono aumenti di salari, allargando il mercato dei consumatori
nel 1912 la legge del suffraggio maschile da diritto al voto al 23,2% di popolazione.
vara leggi sociali a tutela di donne e bambini, poi procede alla nazionalizzazione delle ferrovie di stato
economia
mantiene il protezionismo
penalizza i proprietari terrieri illuminati (che provano a vendere fuori dall'italia e coltivano in maniera intelligente)
va a favore dei "conservatori" che non apportano alcuna miglioria. (Questo è l'unico punto che gli storici rimproverano di giolitti)
(all'epoca veniva eccessivamente accusato da gaetano salvemini di essere il "ministro della malavita", sostenendo che si fosse comprato i voti)
al nord l'economia decolla, al sud non molto... nonostante i vari finanziamenti.
giolitti deve tener conto della "febbre coloniale" che aveva contaggiato tutte le nazioni europee.
nel 1911-1912 manda un corpo di spedizione in libia e uno nel dodecaneso per strappare delle terre alla turchia.
I libici oppongono una strenua resistenza e gli italiani reagiscono con una strage da 100.000 morti.
Alla fine la conquista si rivela costosa ed economicamente deludente (non sapevano dei giacimenti di gas naturale e petrolio)