LA DITTATURA DI CESARE E LA SUA MORTE!

Cesare iniziò la sua vita politica al tempo di Silla e lui era parente di Mario. Quando sposò Cornelia in seconda nozze, dato che il padre di lei lo intimò di lasciarla, Cesare fuggì via e rientrò alla morte di Silla, subito dopo iniziò la carriera politica tra i populares

Eletto console nel 59 a.C Cesare approvò la distribuzione di terre ai veterani di Pompeo e ratificò la sua sistemazione dell'Oriente.

Nel 56 a.C Cesare, Pompeo e Crasso rinnovarono a Lucca i loro accordi

Pompeo avrebbe ottenuto il consolato per il 55 a.C e poi un preconsole

Crasso avrebbe ottenuto pure lui il consolato

Cesare avrebbe ottenuto una proroga del proconsole in Gallia

Dopo gli accordi di Lucca, Cesare tornò in Gallia continuando la sua marcia giungendo fino in Britannia (54 a.C)

I Galli furono sconfitti nel 52 a.C dopo la presa della città fortificata di Alessia

Alla morte di Crasso, Pompeo e Cesare entrarono in conflitto. Alla fine vinse Cesare nel 48 a.C. Pompeo fuggì in Egitto dove venne fatto uccidere da Tolomeo XIII (che verrà a sua volta ucciso da Cesare sotto ordine della regina Cleopatra)

La sua dittatura: tra il 48 e il 46 a.C gli fu assegnato la dittatura ordinaria, ottenne il consolato nel 46 e nel 45 a.C

Cesare era stato proclamato dittatore per dieci anni e nel 44 a.C gli fu conferita a vita

Roma restava formalmente una Repubblica ma tutti i poteri erano concentrati solo su Cesare. Infatti era lui a scegliere i senatori e a prendere le decisioni. Cesare fu molto magnanimo e promosse una politica riformatrice che gli procurò il consenso di tutti

Concesse la cittadinanza romana agli abitanti della Gallia cisalpina

Aumentò la paga dei soldati

Aumentò il numero dei senatori

Abbassò il costo degli affitti

La realizzazione di grandiose opere pubbliche

Promosse la fondazione di colonie

Anche se Cesare era diventato una figura molto importante non tutti vedevano il dittatore con buon occhio. Infatti nacque una congiura contro di lui che comprendeva: Marco Giunio Bruto (il suo figlio adottivo), Gaio Cassio Longino e alcuni aristocratici sostenitori di Pompeo

Gli optimates temevano che il potere di Cesare sarebbe diventato di tipo tirannico e non volevano far ritornare l'impero a Roma

Il 15 Marzo del 44 a.C in Senato Cesare fu pugnalato dai congiurati circa 23 volte. Le pugnalate non salvarono la repubblica dalla trasformazione in impero, infatti iniziò una nuova fase di lotte civili e di tanta violenza.