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la nascita dei vangeli pt2 - Coggle Diagram
la nascita dei vangeli pt2
I Vangeli di Marco, Matteo e Luca, per il loro parallelismo, vengono
chiamati Vangeli sinottici (dal greco syn, "insieme", e opsis,
"visione"), cioè "simili".
IL VANGELO DI GIOVANNI
Per ultimo, a cavallo tra il primo ed il secondo secolo, vede la
luce il Vangelo di Giovanni.
La tradizione cristiana ha
sempre identificato con
l'Apostolo Giovanni l'autore.
Probabilmente la scuola dei suoi
discepoli si incaricò di mettere
per iscritto e pubblicare gli
insegnamenti del maestro che,
pur essendo il più giovane degli
Apostoli, molto difficilmente
poteva essere ancora in vita alla
fine del primo secolo.
Sicuramente a conoscenza dei tre Vangeli sinottici, Giovanni
elabora un racconto molto più complesso, che costituisce un
approfondimento delle verità di fede già esposte nei Vangeli
precedenti.
Non utilizza fonti comuni con i tre sinottici e quindi risulta
completamente a sé stante.
Abbiamo visto che i Vangeli sono il frutto della volontà delle
chiese primitive di salvaguardare dal trascorrere del tempo la
predicazione degli Apostoli e poterla quindi trasmettere alle
generazioni future...
...perché allora solo quattro comunità cristiane mettono mano
all'opera di stesura del Vangelo?
...effettivamente, verso la fine del primo secolo, assistiamo in
moltissime chiese al fiorire di numerosi vangeli, che si
accompagnavano a quelli più famosi e antichi di Marco, Matteo
e Luca.
Era una situazione molto fluida, nella quale la molteplicità di
testi sacri non era vista come un problema.
Con l'ingresso della Chiesa nel secondo secolo dopo
cristo, si inizia però ad assistere ad un fenomeno di
frammentazione.
Le comunità cristiane crescono nei numeri e nella loro
diffusione, anche se il cristianesimo resta ancora un
fenomeno delle grandi città e non delle campagne.
Ma inizia a prodursi una certa differenziazione...
Subendo l'influenza della cultura greca o a volte di particolari
dottrine dell'ebraismo, alcune comunità cristiane iniziano a
sviluppare letture e interpretazioni della figura di Gesù Cristo
che si differenziano dalla fede degli Apostoli.
Nascono le prime eresie.
Sant'Ireneo Vescovo di Lione (130-202 d.C.) in una delle sue
opere più famose, l' Adversus Haereses scritto attorno al 180
d.C. ci lascia un elenco completo dei nomi e della descrizione
delle eresie che si erano
sviluppate nella Chiesa.
L'atteggiamento della Chiesa verso i vangeli inizia ad "irrigidirsi":
si inizia a privilegiare la lettura dei Vangeli che abbiano alcune
caratteristiche:
1.Antichità
devono essere testi antichi, il più vicino possibile
cronologicamente a Gesù e agli Apostoli
2.Apostolicità
devono essere direttamente collegati ad uno degli Apostoli,
che deve esserne la fonte o l'autore
3.Cattolicità.
Si intende "cattolicità" nel suo significato letterale, che è
"universalità": devono essere scritti ritenuti validi da tutta la
Chiesa e da sempre.
La parola canone è la traduzione del greco κανὡν (kanon,
letteralmente 'canna', 'bastone diritto'). Il termine in origine
indicava una canna per misurare le lunghezze; da quidi regola,
prescrizione, catalogo ufficiale.
I primi accenni ad un
canone dei Vangeli,
cioè ad un elenco di
Vangeli da ritenere
autentici, sono della
metà del secondo
secolo.
La Chiesa aveva fatto la sua scelta!
A poco a poco, questa scelta avrebbe avuto la conseguenza di
far cessare ogni altro tentativo di stendere nuovi Vangeli.
Si era conclusa un'epoca nella Chiesa: quella della stesura dei
Vangeli.
Il primo autore che accenna ad un canone dei Vangeli, è
Giustino, martire e filosofo cristiano(100 –163d.C.), che ne parla
nella sua Prima apologia dei Cristiani scritta nel 150 d.C.
Dobbiamo attendere il 170 d.C. per avere però una descrizione
più precisa dei Vangeli ritenuti "canonici", cioè regolari.
Si tratta del cosiddetto Canone
Muratoriano (qui di fianco l'ultima
pagina del manoscritto originale).
Scoperto dallo studioso Antonio
Muratori nella Biblioteca
Ambrosiana di Milano, il testo
parla per la prima volta
chiaramente di "quattro vangeli",
anche se nomina esplicitamente
solo Luca e Giovanni. Del resto al
manoscritto mancano molte
pagine...
Da li in avanti i Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni
saranno detti "Vangeli canonici", cioè regolari, autentici...
...mentre tutti gli altri sono definiti "Apocrifi", cioè "nascosti".
Tra i Vangeli apocrifi troviamo i Vangeli eretici ma non solo,
anche tutti quegli scritti che, pur non contenendo eresie, non
soddisfacevano però i criteri di antichità, apostolicità e cattolicità
che avevano guidato l'individuazione del canone.