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L'IMPERIALISMO EUROPEO, la Gran Bretagna e la Francia ma anche…
L'IMPERIALISMO EUROPEO, la Gran Bretagna e la Francia ma anche Germania, Belgio, Russia e Italia; Portogallo e Olanda si limitano a conservare i domini acquisiti nel XVI e XVII secolo
è motivato da
-
esportazione
di
prodotti, investimenti, popolazione
porta alla
spartizione dell'Africa. Le potenze sono attratte dalla regione del fiume Congo ricca di foreste e risorse minerarie. Sorgono contrasti tra Francia, Belgio e Portogallo. Anche Inglesi, Francesi, Italia e Germania vogliono espandersi in Africa
dopo la
Conferenza di Berlino. Per risolvere i conflitti il 15 novembre 1884 viene inaugurata la Conferenza per gli affari africani a Berlino. Si riconosce il principio delle zone di influenza secondo il quale se un Paese aveva il controllo si un territorio, poteva espandersi in quelli circostanti ma fermandosi quando raggiunge la zona d'influenza di un altro Paese. La spartizione di svolge quindi velocissimamente. Nel 1914 gli unici Stati africani indipendenti sono la Liberia e l'Etiopia
è giustificato da
missione civilizzatrice. Secondo loro, gli Europei hanno creato una civiltà più progredita ed efficiente e quindi hanno il diritto e addirittura il dovere di sottomettere le altre popolazioni e svolgere una missione civilizzatrice
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ideologie razziste. Secondo gli europei le differenze così grandi tra l'Europa e il resto del mondo è dovuto alla superiorità dei bianchi europei (razzismo). Secondo loro i bianchi sono nella prima posizione delle etnie umane e sono superiori non solo dal punto di vista economico e tecnologico ma anche da quello morale e culturale
che giustificano
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massacri. Esempio: il massacro di Herero, un popolo di agricoltori dell'Africa sud-occidentale che prova a ribellarsi ai tedeschi ma degli ottantamila ne rimangono nel 1910 solo quindicimila