COME MEZZO DI RAPPRESENTAZIONE è OSCENO
--> NEL senso più letterale del termine. Esso frantuma la relazione scenica fra l’osservatore e l’oggetto, una relazione che è connaturata alla struttura essenzialmente teatrale della camera oscura.
--> L’istituzionalizzazione di questo osservatore decentrato e il segno stereoscopico disseminato e moltiplicato, indicano una rottura più grande con il modello di osservatore classico rispetto a quello che accade successivamente la relazione che l’osservatore ha verso l’immagine non è più quella verso un oggetto quantificato rispetto a una precisa posizione nello spazio, ma piuttosto verso due immagini dissimili la cui posizione simula la struttura anatomica del corpo dell’osservatore. Si trattava, dunque, di un dispositivo esplicitamente basato su un principio di disparità, cioè sul corpo binoculare,esso era destinato a lasciare il posto a una forma che avesse preservato l’illusione referenziale nella maniera più convincente che si fosse mai verificata fino ad allora, la fotografia.
--> La fotografia aveva già abolito l’inseparabilità tra l’osservatore e la camera oscura, quell’indissolubilità basata sulla singolarità del punto di vista.