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JONATHAN CRARY CAPITOLO 2 --> LA CAMERA OSCURA E IL SUO SOGGETTO -…
JONATHAN CRARY CAPITOLO 2 --> LA CAMERA OSCURA E IL SUO SOGGETTO
TEORIA A CUI VIENE POSTA UNA CRITICA --> QUELLA SECONDO LA QUALE L'EMERGENTE DELLA FOTOGRAFIA E DEL CINEMA
XIX SECOLO --> RISULTATO DI SVILUPPI TECNOLOGICI AVVENUTI IN OCCIDENTE
LA CAMERA OSCURA EVOLVE NELLA MACCHINA FOTOGRAFICA
In decine di libri possiamo trovare la rappresentazione di una camera oscura come se essa stesse a indicare una sorta di forma inaugurale e di tappa iniziale di un lungo processo di evoluzione.
STORICI TRADIZIONALI --> tendono ad affermare un processo di crescente verosimiglianza nella rappresentazione, nel quale la prospettica rinascimentale e la fotografia sono parte della stessa ricerca di ciò che può risultare conforme alla visione naturale. Secondo questa linea la camera oscura è parte dello sviluppo delle scienze dell’osservazione nell’Europa del Seicento e Settecento.
STORICI RADICALI --> spesso la camera oscura e il cinema come fenomeni ugualmente legati a uno stesso apparato di potere sociale e politico, elaborato nel corso dei secoli.
ALMENO DA 2MILA ANNI --> quando attraverso un piccolo foro una luce viene proiettata in un interno buio e chiuso, un’immagine rovesciata appare nella parete opposta al foro.
Euclide, Aristotele, Alhazen, Ruggero Bacone, Leonardo da Vinci e Keplero --> ipotizzarono che ci fosse un’analogia tra questo modello e quello del funzionamento della visione umana.
DURANTE IL XVII E IL XVIII SECOLO --> LA CAMERA OSCURA --> MODELLO DIFFUSOPER SPINGERE LA VISIONE UMANA
DISPOSITIVO DELLA CAMERA OSCURA --> + SEMPLICE DI UNO STRUMENTO OTTICO
Per oltre duecento anni esso costituì infatti una metafora filosofica, un paradigma della scienza dell’ottica fisica e anche un apparato tecnico usato in un vasto campo di attività culturali.
L’incarnazione fisica di questo modello assunse, contemporaneamente, molteplici ruoli:
STRUMENTO DI INTRATTENIMENTO POPOLARE
STRUMENTO DI RICERCA SCIENTIFICA
Mezzo di osservazione del mondo visibile;
Essa getta le luci importanti sulla natura della visione; fornisce uno spettacolo fortemente divertente, per il fatto che presenta delle immagini perfettamente somigliati agli oggetti; ne imita i colori e anche i movimenti, ciò che nessun’altra sorta di rappresentazione può fare.
gli storici dell’arte tendono a interessarsi agli oggetti d’arte, e la maggior parte di essi hanno quindi considerato la camera oscura per come essa avesse potuto determinare la struttura formale di certi quadri e di certe incisioni a stampa.
MOLTI RESOCONTI considerarla soltanto nei termini d’uso che ne fecero gli artisti per fabbricare delle copie, e come ausilio nella realizzazione di quadri.
La riproduzione mediante camera oscura era solo uno dei possibili usi di questo strumento.
A quelli che ne comprendono i principi ottici, essa mostra lo spettacolo della rappresentazione nel suo farsi; a quelli che li ignorano, offre il piacere dell’illusione.
LE DUE MODALITà DI VISIONE SONO LEGATI --> MA LA CAMERA OSCURA DEFINISCE LA POSIZIONE DI UN OSSERVATORE INTERIORIZZATO IN RELAZIONE A UN MONDO
CAMERA OSCURA --> SINONIMO DI UNA TIPOLOGIA DI EFFETTO-SOGGETTO ASSAI Più AMPIA
La caratteristica più eccezionale della camera oscura era la rappresentazione del movimento.
Il movimento e la temporalità precedono sempre l’atto di rappresentazione; si può vedere il movimento e il tempo, sene può fare l’esperienza ma non si può mai rappresentarli.
CAMERA OSCURA --> modalità di visione intrinsecamente nordica. Si tralascia
il mondo nordico si basa sugli studi di Keplero, sulle sue affermazioni circa la camera oscura e l’immagine retinica.
KEPLERO --> uno dei pensatori del XVII secolo nei cui studi la camera oscura occupava una posizione centrale, e i suoi studi ottici furono condotti nella ben poco nordica corte di Rodolfo II a Praga.