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DIVERSITÀ E FUNZIONAMENTO PT 1 - Coggle Diagram
DIVERSITÀ E FUNZIONAMENTO PT 1
COME SPIEGARE LO SVILUPPO ATIPICO?
IN BASE A TRE FATTORI
EPIGENETICA - MECCANISMO EPIGENETICO
LA SCIENZA CHE STUDIA LA REGOLAZIONE DELL’ESPRESSIONE GENICA
GENOTIPO
CORRISPONDE AL CORREDO GENETICO, È CIÒ CHE È "SCRITTO" NEL DNA DI TUTTE LE CELLULE ED È QUINDI IMMUTABILE.
FENOTIPO
L'INSIEME DEI CARATTERI MANIFESTI: DIPENDE DAL GENOTIPO, DALLE INTERAZIONI FRA GENI EANCHE DA FATTORI ESTERNI; DUNQUE PUÒ VARIARE.
IN CHE MISURA GENI E AMBIENTE INFLUENZANO IL FENOTIPO?
INFLUENZA GENETICA
L’ASSETTO GENETICO INFLUISCE SULLE CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO DI UN INDIVIDUO, SUL SUO MODO DI INTERAGIRE CON GLI ALTRI, SULLE SCELTE CHE OPERA E SU MOLTI ASPETTI DELLA PERSONALITÀ, SIA TIPICA CHE ATIPICA
FATTORI AMBIENTALI:
• EVENTI PRENATALI
• EVENTI POSTNATALI: MALATTIA, ISTRUZIONE, EDUCAZIONE, ALIMENTAZIONE, ESPOSIZIONE AD AGENTI TOSSICI, RAPPORTI COI GENITORI, TRAUMI IN ETÀ PRECOCE…
I GENI NON DETERMINANO PER INTERO QUELLO CHE SIAMO
IMPORTANZA DELLE ESPERIENZE E DELL’AMBIENTE
• GLI STUDI HANNO MESSO IN EVIDENZA CHE L’ESPRESSIONE DI OGNI GENE È INFLUENZATA DALL’AMBIENTE A VARI LIVELLI, DA QUELLO CELLULARE (NELLA FORMAZIONE DELLE PROTEINE) A QUELLO ESTERNO (CHE CONDIZIONA L’ESPRESSIONE MANIFESTA DELLE CARATTERISTICHE GENETICHE).
• È STATO DIMOSTRATO CHE CONDIZIONI DI STRESS O AMBIENTI PSICOSOCIALI AVVERSI POSSONO AGIRE SULL’ESPRESSIONE DI UN GENE, ALTERANDO I PATTERN DI METILAZIONI DEL DNA E/O LA STRUTTURA DELLA CROMATINA, SOPRATTUTTO NELLA FASE PRENATALE E NELLA PRIMA INFANZIA.
• STUDI SUI DISTURBI DEL NEURO-SVILUPPO HANNO RILEVATO CHE IL SISTEMA NERVOSO SIA SENSIBILE AGLI STIMOLI AMBIENTALI CHE, NELLA LORO INTERAZIONE NEGATIVA, POSSONO ESSERE LA CAUSA DI PROBLEMATICHE RICOLLEGABILI AL LINGUAGGIO, ALLA COMUNICAZIONE, ALL’APPRENDIMENTO, ALL’ATTENZIONE E ALL’IPERATTIVITÀ.
EPIGENETICA E ALIMENTAZIONE: EVIDENZE
• CIÒ CHE DIFFERENZIA LE API OPERAIE STERILI DALLA REGINA FERTILE NON DIPENDE DALLA GENETICA MA DALLA DIETA CHE SEGUONO COME LARVE.
• LE LARVE DESIGNATE A DIVENTARE REGINE SONO ALIMENTATE ESCLUSIVAMENTE CON PAPPA REALE, UNA SOSTANZA SECRETA DALLE API OPERAIE, CHE ACCENDE IL GENE CHE DETERMINA LA FERTILITÀ DELL’APE.
IL CONTRIBUTO DELLE NEUROSCIENZE
• SCOPERTE RECENTI HANNO DIMOSTRATO CHE L’UOMO VIENE AL MONDO FORTEMENTE IMMATURO E CONSERVA PER TUTTA LA SUA VITA CARATTERISTICHE DEL PERIODO INFANTILE: NECESSITÀ DI CONTINUO APPRENDIMENTO (BOLK & GOULD).
• L’INTELLIGENZA «INDETERMINATA» CHE DERIVA DALLA NOSTRA IMMATURITÀ ALLA NASCITA È CIÒ CHE PERMETTE DI MANTENERE PER TUTTA LA VITA LA CAPACITÀ DI ESSERE CREATIVI (ELABORARE IN MODO CREATIVO I DATI DELL’ESPERIENZA)
PERMETTE AL GENERE UMANO UN CRONICO INADATTAMENTO A AMBIENTI SPECIFICI.
• IL PICCOLO D'UOMO NASCE PREMATURO, OSSIA INETTO E IMPOTENTE, E NON SOLO NECESSITA DI UN LUNGHISSIMO PERIODO DI APPRENDIMENTO PER DIVENTARE ADULTO,
MA LA SUA FUNZIONE DI APPRENDIMENTO, COLLEGATA APPUNTO ALLA PLASTICITÀ DELLE CELLULE NERVOSE IMMATURE, DURA PER TUTTO IL TEMPO DELLA SUA ESISTENZA;
• PIÙ CHE IN QUALSIASI ALTRO PRIMATE, IL CERVELLO UMANO È CARATTERIZZATO DA UN CONTINUUM DI MODELLAMENTO E ADATTAMENTO
L’IMMATURITÀ NEURONALE DELL’UOMO PUÒ ESSERE INTERPRETATA COME:
PLASTICITÀ (VANTAGGIO ADATTIVO E CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO ILLIMITATO)
• L'UOMO È LA SPECIE PIÙ COGNITIVA, PIÙ INTELLIGENTE, DELL'INTERO REGNO ANIMALE. GLI ANIMALI INFATTI HANNO ISTINTI, MA APPRENDONO MOLTO POCO.
L'UOMO È DIVERSO DA LORO PERCHÉ HA SCHEMI ISTINTUALI POVERI ED ELASTICI, MA HA, DI CONTRO, UN LARGO “SPAZIO CEREBRALE” ADIBITO ALL'APPRENDIMENTO, AL DUBBIO, ALLA RICERCA”.
• L’ASSENZA DI ADATTAMENTI BIOLOGICI E DI ISTINTI SPECIALIZZATI SPIEGA IL BISOGNO DELL’UOMO DI APPRENDIMENTO ININTERROTTO.