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CONDIVISIONE DELLA CONCETTUALIZZAZIONE, ASPETTATIVE IRREALISTICHE - Coggle…
CONDIVISIONE DELLA CONCETTUALIZZAZIONE
3 MOMENTI PRINCIPALI
RESTITUZIONE
Lei sta male perchè in queste situazioni [...] prova queste emozioni [...] e pensa queste cose su di sè o sugli altri [...], questo perchè ha seguito degli imperativi [piani] che la tenevano lontano da certi stati mentali [temi], ma che ora sembrano non essere sufficienti a proteggerla in quanto [...]. Che ne pensa?
Mappa condivisa
hp sui meccanismi che sostengono la sofferenza psicologica
Familiarizzazione con la concettualizzazione del caso
Prima consapevolezza
Presentazione sintetica, grafica della formulazione
Chiedere feedback e modificarla se necessario
Due livelli
SINTOMO che si è acutizzato dopo l'invalidazione
VULNERABILITA' PREMORBOSA
Presentare entrambi con
focus
sul livello che risulta
prioritario
per noi e per il pz (anche chiedendo)
VALIDAZIONE
Validazione LIBET
i PIANI sono
imperativi
è servito per sopravvivere, era la cosa migliore che poteva fare, è naturale e comprensibile che lo segua ancora...
i TEMI sono
legittimi
è comprensibile, è naturale essere vulnerabili a questo vista la sua storia...
la SOFFERENZA è
rispettata
è naturale sentirsi così con quello che le è successo, può essere utile prendersi del tempo per riconoscere che sta soffrendo...
Good practice
Ascolto riflessivo
Partecipazione e presenza non giudicante
Facilitare espressione di pov ed emo
Rispecchiamento
Parafrasi, eco, richiesta di conferma delle proprie hp, domande aperte, cenni di assenso
Rallentare e concedere il silenzio
Come stiamo con una persona che soffre?
Notare le resistenze
Non entrare nelle resistenze
Sono segnali di fare un passo indietro
Segnali di resistenza
Discutere, interrompere, negare, ignorare...
Errori
Discutere in favore del cambiamento
Assumere il ruolo dell'esperto
Criticare, imbarazzare, incolpare, etichettare
Chiudere in modo forzato
Pretendere la supremazia (so cosa è bene per te)
Favorisce apertura del pz, costruzione dell'alleanza e del contratto terapeutico; permette di modulare gli stati emo del pz e di ricalibrare il dialogo in caso di errori o tensioni
LINEHAN
: comunica al pz che le sue emo, interpr, comp sono logici e comprensibili in rel al contesto; va bilanciata per non ostacolare il proc di cambiamento o invalidare la sofferenza creando passività
Validazione autentica
Emo, comp, pensieri, scopi sono:
comprensibili
ragionevoli
hanno un fondo di verità
naturali
hanno una controparte positiva
E' ANCHE VERO CHE
INCORAGGIARE
Esortare senza grande enfasi
Attribuire le migliori intenzioni
Sottolineare le capacità
Smussare il pessimismo
MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO
COLLOQUIO MOTIVAZIONALE
Identificare ed esplorare l'ambivalenza rispetto a una decisione
CHIARIRE LA META DEL CAMBIAMENTO
In modo
esplorativo
(
come pensa che la terapia possa aiutarla?
) o
induttivo
(
se non fosse più condizionato da questo tema cosa cambierebbe?
)
CHIARIRE IL PROCESSO DEL CAMBIAMENTO
Consapevolezza
(conoscere meglio le idee che ci condizionano),
distacco
(mettere in discussione le nostre idee),
controllo
(sperimentare con nuove strategie),
esposizione
(sperimentare certe forme di disagio e tollerarle)
CHIARIRE LE IMPLICAZIONI DELL'IMPEGNO VERSO IL CAMBIAMENTO
I
costi
(fatiche, timori, ostacoli), i
vantaggi
, la
responsabilità
di scegliere, la
gradualità
degli impegni, l'impegno
passato
E' DIFFICILE MA LEI HA TUTTO CIO' CHE SERVE
1.
Amplificare la dissonanza cognitiva
: contraddizione tra comportamento e scopi
2. Esplorare gli scopi dei piani
3. Esplorare gli effetti dei piani nel tempo
: emo, cogn, interpersonali, comportamentali, questioni di vita
4. Confrontare scopi ed effetti o costi e benefici
DEFINIRE SCOPI CONDIVISI
Non considerare il tema intollerabile
> è una sensibilità
Non essere condizionato
> reagire indipendentemente dalla propria sensibilità
Incontrollabilità del piano
> ridurre le reazioni che fanno stare male
Utilità del piano
> scoprire che non succede nulla di terribile se non mi difendo
Cambiare scopo e priorità
> che persona vuole essere quando non è più condizionato dalla lotta contro il tema
OSTACOLI
BARRIERE COGNITIVE e CONVINZIONI DEMOTIVANTI
Io non posso cambiare
Sono biologicamente difettoso; la terapia è un rituale magico che aggiusta qcs di rotto
Che impatto ha questa idea sulla sua motivazione a ingaggiare nella terapia? Ha mai provato a metterla in discussione? Mettiamo alla prova il cambiamento come se fosse possibile
Merito di essere punito
La mia sofferenza emotiva è giustificata
Quanto è lunga la pena? Come fa a stabilire quando è stato punito abbastanza? La pena è commisurata al reato? Come possiamo cambiare qcs che riteniamo giusto?
Ho paura di cambiare o di stare bene, cambiare è pericoloso
La terapia potrebbe cambiare la mia natura, farmi perdere le mie capacità...
Lo scopo della terapia è fornire nuove prospettive, imparare qcs di nuovo cancella i vecchi apprendimenti? Sarà impossibile tornare al vecchio sistema se lo vorrà? L'obiettivo è darle più carte da giocare, invece di sempre la solita che a volte è utile e a volte no
Condivisione della formulazione (elementi che sostengono sofferenza)
Condivisione degli obiettivi (sintomo/vulnerabilità, priorità)
Condivisione di programma e compiti della terapia (contratto, percorsi di cura)
ASPETTATIVE IRREALISTICHE
Controllare gli altri
Esternalizzazione della regolazione cognitiva (controllare l'esterno per prevenire qualsiasi frustrazione emotiva);
il mondo potrà sempre muoversi indipendentemente dal nostro volere
Ottenere controllo assoluto sul futuro
Il tp può dare info per non avere mai dubbi, risolutore;
il ruolo della terapia non è controllare il futuro, non siamo nostradamus ma possiamo avere strumenti per affrontare gli imprevisti
Eliminare totalmente la frustrazione
Obiettivi da uomo morto, liberarsi della sofferenza emotiva;
la terapia può ridurla ma non eliminarla, nè le sensibilità personali frutto della storia di vita. E' normale e le emo negative hanno utilità
Ottenere totale soddisfazione dei propri bisogni
Come conforto, riconoscimento, attenzione. Fissa il pz sulla componente relazionale e può renderlo dipendente dalla presenza del tp per stare bene;
dobbiamo comprendere il bisogno ma tollerare la frustrazione quando i bisogni sono inevitabilmente delusi
Può servire un intervento preliminare se sono preponderanti + tenerne conto in caso riemergano; non aspettarsi risoluzione definitiva, accontentarsi di una condivisione non totalmente sentita