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ecologia vegetale 3 - Coggle Diagram

- - - - Boschi planiziali:
        querco-carpineti Querco-Carpinetum
        (Classe fitosociologica
        Querco-Fagetea), Robinia – Acacia- Gaggia
        Robinia pseudacacia, Boschi ripariali
        Salicetum purpureae, Salice bianco- Salix alba, Salix purpurea- amenti maschili
      - fascia collinare--> Quercetum
        pubescentis, come la Calluna Vulgaris. Betula alba.
- - - - Successivamente si arricchisce in N grazie all'immobilizzazione (organismo decompositore si attacca alla foglia): N totale--> N foglia+ N fungo. L'immobilizzazione= (capacità di assorbimento di N e C)--> aumento delle molecole anche nel suolo. Un organismo decompositore assorbe N e C, assorbendo quest'ultimo lo deve liberare come CO2 (mineralizzazione: trasformazione C da organico a inorganico, conversione in N inorganico)--> immobilizzazione > mineralizzazione. Con il procedere del tempo immobilizzazione < mineralizzazione quindi più rilascio che assorbimento.
- - - - Oggi il patrimonio forestale dell’Italia conta quasi dodici milioni di ettari di foreste, la cui superficie è aumentata del 20 per cento negli ultimi trenta anni.
        
        (32% Alp.), (16% Con), (circa il 52% Med.).
        
        Radiazione solare è la principale fonte di energia
        (fotoni)--> tra mare e terra la relazione della biomassa permanente e la produttt. primaria netta è differente
        
        PRODUTTIVITA'--> produttività lorda scende man mano che aumenta la profondità e man mano che ci si allontana dalla costa. Efficienza di assimilazione(assimilazione/ingestione)
        Molto alta in carnivori, bassa in erbivori. Efficienza della produzione (capacità di convertire energia in produzione secondaria). Invertebrati hanno efficienze elevate, Vertebrati: endodermi convertono pochissimo in
        produzione (1-2%)
        
        La misura per descrivere il trasferimento di energia
        tra due livelli trofici è detto efficienza trofica. ET= produttività un livello/ produttività del livelloche lo sostiene. In genere è 1/10.
        
        La certificazione delle foreste e del legno secondo il Forest Stewardship Council, FSC, uno strumento per la gestione sostenibile di questa risorsa Creato a Toronto nell’ottobre 1993 è un’organizzazione non governativa e no-profit che include tra i suoi oltre 900 membri internazionali gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno e la carta, gruppi della grande distribuzione
        
        processi di fotosintesi--> principi della termodinamica--> aumentando il disordine aumenta l'entropia
        
        lorda--> non considera la respirazione ma il carbonio--> quella netta considera il carbonio messo in gioco come fotosintesi. Bilancio complessivo--> produttività netta. Producendo più glucosio produce più fitomassa. Produttività lorda e respirazione sono uguali nella zona di compensazione
- - - - endomicorrizici ericacei--> nei suoli brughierosi è presente azoto inorganico sotto forma di ammonio, viene assorbito e viene organicato nel ciclo della glutammina, libera ioni H+ nel suolo.
        
        Ph basso attiva proteasi nel suolo, che rompono le proteine tramutandole in amminoacidi, entrano poi nel micelio extra-radicale, amminoacidi dopo essere entrati anche nel micelio intra-radicale, fungo usa amminoacidi per il ciclo arginina, in questo momento produce ioni H+, arginina prodotta trasferita poi nella pianta.
        
        funghi arbuscolari--> micelio extraradicale assorbe N sotto forma di ioni ammonio e nitrato (NO3- e NH4+). N organicato per produrre azoto organico (ciclo arginina). Azoto organico trasferito alla parte interna del fungo, in questo momento N organico diviene di nuovo in inorganico attraverso il ciclo dell'ureasi. N inorganico viene trasferito alla pianta. Impatto dei funghi micorrizici sul ciclo di Carbonio, Azoto e Fosforo ed effetti sugli ecosistemi. Ciclo del carbonio C: Produttività primaria
        • Decomposizione sostanza organica. Ciclo dell'azoto N: Assorbimento dalle piante
        • Riduzione delle perdite per dilavamento, denitrificazione. Ciclo del fosforo P: assorbimento delle piante. Effetti sulla diversità vegetale: stimolazione e riduzione. Aggregazione/struttura del suolo Sopravvivenza/affermazione delle plantule. NO3- e NH4+
        
        Relazioni trofiche che intercorrono tra pianta ospite e i funghi AM--> Il micelio extraradicale assorbe il
        fosforo (P) dal pool delle soluzioni, circolanti nel suolo anche al di là della zona di deplezione delle radici, Il P viene quindi traslocato alle ife intra radicali--> nell'arbuscolo --> pianta. Il P viene assorbito dalle cellule della radice all'interfaccia e trasportato alle foglie. Il carbonio (C) organicato dalla pianta (4-20% dei fotosintati) viene traslocato alle ife del fungo (ife corticali e arbuscoli) e qui al micelio extraradicale, Il glucosio della pianta viene
        convertito in trealosio e impiegato per la crescita del fungo
        
        I funghi AM svolgono un ruolo fondamentale nel reperire, mobilizzare e
        trasferire elementi minerali dal suolo alle piante ospiti. Zona di deplezione--> parte dove la radice assorbe il fosforo e quindi dove vi è assorbimento quando elementi come peli radicali e ife dei funghi acquisiscono elementi come il fosforo. Pianta con radici estese, fini e lunghi peli radicali riceverebbe meno benefici dai funghi AM (qui VAM) di
        una pianta con radici più grosse. hyphal networks--> le ife dei funghi
        interconnettono le radici delle diverse piante i funghi simbionti siano importanti nel determinare struttura e composizione delle comunità vegetali nei diversi ecosistemi e durante le successioni (dinamiche di vegetazione).
        
        Relazioni funzionali e trofiche tra i
        funghi AM e le specie erbacee di una prateria: condivisione delle
        risorse nutritive in un network micorrizico di funghi AM.
        Un fungo micorrizico può colonizzare diverse piante della stessa o di differenti specie. Il carbonio e altri elementi come l’azoto possono spostarsi attraverso questo network
        di ife, probabilmente anche da una pianta all’altra. infatti nel sottobosco delle foreste temperate
        spesso troviamo arbusti del genere Vaccinium come il mirtillo che ospitano funghi micorrizici ericoidi. Nelle foreste boreali alcuni funghi di quest’ultima tipologia formano
        sia micorrize ericoidi, sia di tipo EM e quindi possono inserirsi in questa continuità di interazioni.
        
        Effetti del network micorrizico sull’aumento della biomassa secca e più in generale
        sulla sopravvivenza nell’ambiente dei seedlings di specie diverse di piante. Risposte positive e
        negative indicano il numero di casi studiati dove la biomassa e la sopravvivenza media dei seedings è risultata significativamente incrementata o ridotta (rispettivamente) dalla presenza delle micorrize nel suolo e nelle loro radici. No effect = nessuna risposta indica il numero dei casi nei quali la biomassa dei seedlings non risultava influenzata significativamente dalla presenza o meno delle micorrize. Multifunzionalità calcolata secondo delle variabili--> Indice di biodiversità vegetale. Biomassa vegetale totale. Contenuto totale di P e N nei tessuti vegetali. Sopravvivenza nel tempo delle piante ospiti. Percentuale nel suolo di aggregati di diametro maggiore a 1mm.
        
        50 studi nel campo degli effetti delle micorrize nelle interazioni
        competitive intraspecifiche--> si è calcolata la dipendenza micorrizica. quando veniva saggiata la risposta in termini di biomassa (mg) di diversi seedlings coltivati in presenza di individui adulti della stessa specie con o senza funghi micorrizici, si ottenevano risposte positive nel 48% dei casi, negative nel 25% dei casi e nessun effetto nel 27% dei casi.
        
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        funghi ectomicorrizici--> hanno ife nel suolo, assorbono direttamente N organico ottenuto dalla frammentazione delle proteine, perchè attuano un solo meccanismo di assorbimento che è quello degli enzimi di proteasi, lo trasferiscono successivamente alla pianta come N organico