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Storia, Riforma e controriforma, Passaggio da comuni a signorie a stati…

- - - - Ci furono numerosi cambiamenti in ambito politico e militare: si fermarono le incursioni barbariche con la sconfitta di Poitiers
      - Il regno dei franchi era molto vasto e regnato da numerosi re della dinastia dei merovingi considerati "fannulloni" in quanto lasciavano il potere nelle mani dei maggiordomi di palazzo
        
        Di questi il più importante fu Pipino di Eristal, capostipite dei Pipinidi carolingi, che cercò di espandere il proprio potere, il figlio poi, Carlo martello, consolidò l'espansione del potere iniziata dal padre, e infine il figlio Pipino il breve creò accordi con il papato che cercava nuovi alleati dopo che l'impero bizantino era stato sconfitto dai Longobardi
        
        Dopo Pipino il breve ci fu Carlo Magno
        
        Attuò un'espansione territoriale tramite numerose guerre e campagne militari
        
        La prima fu contro i Sassoni i quali si ribellarono al tentativo di conversione al cristianesimo
        
        La seconda fu contro i Longobardi che avevano iniziato a minacciare il papato
        
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        Avendo a cuore la cultura e l'educazione, fondò scuole e recuperò la cultura classica latina
        
        Ad Aquisgrana fondò la scuola palatina
        
        Fece una riforma scolastica di 3 cicli per garantire un'istruzione di base a tutti i sudditi
        
        Formazione elementare: si imparava a leggere e a scrivere
        
        Scientifico-artistico: comprendeva le arti liberali e si divideva in trivio e quadrivio
        
        Studio delle teologie
        
        Viene incoronato re nel natale dell'800 e muore nel 814
        
        Dopo Carlo Magno
        
        Ci furono altri 4 imperatori Carolingi: la dinastia terminò con Carlo il grosso che fu deposto dopo che riuscì ad avere nelle sue mani tutte le corone carolinge
        
        Con il trattato di Verdun i 4 figli si divisero il regno
        
        Nel frattempo
        
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    - - Fu caratterizzato da un grande incremento demografico
        
        Come prima conseguenza si dovettero espandere i campi coltivabili costringendo così alla deforestazione delle foreste e alla bonificazione delle paludi
        
        In queste aree si formarono nuovi insediamenti chiamati "Villanova" o "Borgofranco" costituite da poche abitazioni e costruite da grandi principi territoriali
        
        Come seconda conseguenza ci furono una serie di innovazioni soprattutto in campo agricolo
        
        Fu introdotto l'aratro pesante e sostituito all'aratro semplice: l'aratro pesante era trainato da animali, scavava in profondità e ribaltava le zolle di terra
        
        Fu introdotto il collare rigido per gli animali da tiro che non ostacolava la respirazione degli animali come le briglie di cuoio
        
        Il passaggio dalla rotazione biennale alla rotazione triennale che aumentava di 1/3 i prodotti dei raccolti
        
        Furono inventati i mulini ad acqua e a vento
        
        Venivano utilizzati per la macinatura dei cereali, follatura dei tessuti, miscelatura della birra, frangiatura delle olive...
        
        Furono di particolare importanza nella metallurgia in quanto permettevano di forgiare pezzi più grandi e più raffinati perchè più compatti
        
        Rappresentavano una grande innovazione poichè aumentavano la produzione e diminuivano la manodopera
        
        In passato la maggior parte della popolazione lavorava la terra per l'autoconsumo; la crescita demografica tuttavia portò ad un aumento della richiesta che spinse ad un uso più razionale del territorio ed al diminuire dei generi coltivati, inoltre i signori si appropriarono dei diritti d'uso del bosco limitando le attività che venivano svolte nel bosco
        
        Questo modificò la dieta della popolazione portando la popolazione più povera a rinunciare alla carne e all'introduzione del pane
        
        Come terza conseguenza portò ad una ripresa dell'economia urbana
        
        Nelle città arrivarono contadini, proprietari terrieri, famiglie signorili, chierici e religiosi attratti dalle migliori condizioni di lavoro e di vita
        
        Le attività rurali furono svolte da manifatture nelle città ampliando la divisione tra attività rurali e urbane
        
        La manifattura tessile ebbe un ruolo molto importante in quanto promosse sia l'agricoltura che l'allevamento
        
        I maestri di ogni mestiere si unirono a formare le arti o corporazioni
        
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        La manifattura della lana favorì l'allevamento ovino mentre le altre manifatture tessili portarono alla diffusione delle "piante industriali" ovvero cotone, lino e zafferano
      - Verso la fine del basso medioevo ci fu la guerra dei cent'anni
        
        Contemporaneamente al declino dell'impero e del papato, che caratterizzò tutto il 1200, si manifestò il rafforzamento della monarchia francese e inglese dovuto ad un conflitto che durò dal 1337 al 1453 chiamato per questo guerra dei cent'anni
        
        Quando il re di Francia Filippo IV morì senza eredi il re d'Inghilterra Edoardo III si dichiarò legittimo re francese, mentre la nobiltà preferiva Carlo VI di Valois
        
        La tensione sfociò poi nel 1337 quando Edoardo III sbarcò in Francia dando inizio al conflitto
        
        Le principali cause di attrito tra i re erano
        
        Le fiandre che erano un paese legato all'Inghilterra economicamente e alla Francia politicamente
        
        Il re francese considerava i territori inglesi sul territorio francese come un pericolo
        
        Nella prima fase del conflitto prevalsero gli inglesi che, con la successiva pace di Bretigny, rinunciarono alla corona francese ottenendo però vastissime regioni della Francia sud-occidentale
        
        Questo fu possibile grazie alla fanteria di arcieri armati di balestra inglese che, quando la cavalleria francese si lanciava alla carica, rispondeva con una fittissima pioggia di frecce che rompevano la formazione nemica
        
        Per un primo momento della ripresa della guerra gli inglesi approfittarono di una grave crisi dinastica francese sconfiggendo l'esercito nemico ad Azincourt
        
        Proprio quando i francesi stavano per perdere ritrovarono uno spirito nazionale che gli diede la forza di reagire: il nuovo re Carlo VII riorganizzò l'esercito e sconfisse ripetutamente gli inglesi che nel 1453 abbandonarono la Francia
        
        Questa ripresa è stata guidata in particolare da Giovanna D'arco, una giovane ragazza di origini contadine, che si sentì chiamata ad indicare ai francesi la via della riscossa
        
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        Dopo la guerra la monarchia francese dovette affrontare il problema della Borgogna, una regione chiave per gli equilibri politici continentali
        
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        Altri fattori di rafforzamento furono la formazione di eserciti permanenti e l'aumento dei costi di guerra
        
        A questo si accompagnò anche l'emergere dei sentimenti nazionali
        
        La lingua poi si impose come il principale carattere di distinzione di una nazione: in Inghilterra, ad esempio, le classi più alte inizialmente parlavano il francese ma con la guerra alcune ordinanze ne vietarono l'uso
        
        Con l'emergere dei sentimenti nazionali si diffuse anche il culto di santi nazionali ai quali interi regni affidarono la loro protezione; inoltre, con l'ascesa delle lingue volgari, la bibbia fu tradotta in lingue locali, mentre la divisione della cristianità occidentale portò alla formazione delle chiese nazionali: si inizierà quindi a parlare di chiesa anglicana, gallica, tedesca eccetera
        
        L'aumento dei costi di guerra fu principalmente determinato dall'adozione dell'artiglieria con la scoperta della polvere da sparo e l'invenzione del cannone il cui uso fu determinante per abbattere le fortezze nemiche
        
        Per far fronte a queste spese le monarchie avevano bisogno di entrate più sicure; per questo motivo fecero ingenti investimenti sul settore minerario e fecero ricorso alle imposte indirette e soprattutto dirette che tassavano le ricchezze possedute
        
        Le conseguenze della scoperta del cannone furono notevoli: in primo luogo l'alto prezzo dei cannoni favoriva i re e indeboliva i signori che, non potendo procurarseli, non potevano nemmeno opporsi ai sovrani e, in secondo luogo, obbligò il potenziamento delle fortezze
        
        Per molti secoli, dopo una battaglia, le truppe venivano congedate (reclutamento occasionale); ci fu però la svolta con l'esercito perenne, in cui le truppe non venivano congedate, poichè si poteva mobilitare più velocemente e garantiva una maggiore professionalità
      - Nel XIV secolo ricomparve in Europa la peste, causata da un parassita del ratto che venne poi trasmesso all'uomo tramite le pulci, causando epidemie con un tasso di mortalità compreso tra il 60 e il 100%
        
        È probabile che l'epidemia sia partita dall'Himalaya, che sia stata portata in Cina, che dalla Cina sia arrivata nella colonia genovese di Caffa, e che da li si sia imbarcata sulle navi e che si sia diffusa in tutto il mediterraneo
        
        Verso il 1350 l'epidemia si indebolì ma la peste non cessò di esistere: continuò a presentarsi ad intervalli di 9-12 anni in varie località europee portando le solite micidiali conseguenze
        
        La peste provocò la morte di circa 30 milioni di abitanti in tutta Europa con una mortalità molto più elevata per i ceti più poveri rispetto ai ceti più elevati
        
        I motivi principali erano l'alimentazione e le condizioni igieniche
        
        La dieta dei ceti più poveri si basava sul pane e i farinacei accompagnati dal vino e companatici a base vegetariana: questo causava vari danni organici e indeboliva il sistema immunitario
        
        L'ambiente svolgeva una funzione nefasta: le città medievali, infatti, erano malsane e inospitali e quindi molto propense alla diffusione delle malattie
        
        La medicina del tempo non aveva le capacità e gli strumenti per spiegare e debellare la malattia, le teorie più accreditate erano, infatti, quelle contenute nei trattati di Ippocrate e Galeno che affermavano che le pestilenze fossero malattie dell'aria e che si trasmettessero all'uomo poichè l'aria era intrisa di esalazioni malsane
        
        Alle molte spiegazioni da parte dei medici sulla natura della malattia si accompagnarono anche i suggerimenti per il suo trattamento che però erano inefficaci poichè i medici veri e propri, così come gli ospedali, al tempo, erano molto rari
        
        La violenza della malattia e l'impotenza della medicina scatenarono nella mentalità collettiva fantasie, ansie e paure; gli uomini, per questo, fecero riferimento ai rimedi dei maghi
        
        Una manifestazione di questo isterismo collettivo fu rappresentata da bande di penitenti che andavano di città in città mortificandosi per placare la collera delle divinità: i più famosi furono i Flagellanti le cui pubbliche esibizioni si concludevano con una caccia agli Ebrei
        
        Infatti, nell'angosciata ricerca di una spiegazione a questo contagio, gli Ebrei
        furono molte volte individuati come i colpevoli delle epidemie; la ricerca di un responsabile aveva anche lo scopo di placare la paura del contagio
      - Con la morte di Federico II e la crisi del potere imperiale, fu impossibile dare vita ad uno stato unitario in Italia
        
        Ciò era dovuto all'opposizione del papato e dei comuni che videro entrambi un forte declino
        
        Il papato dopo aver trovato la protezione francese ad Avignone, crollò nella crisi dovuta al grande scisma dal 1378 al 1418
        
        Con il trasferimento della sede papale Roma perse tutta l'economia che gravitava intorno ai visitatori della sede pontificia, mentre i nobili si contendevano la supremazia della città
        
        Senza un governo stabile e con una diffusa miseria, il popolo si ribellò guidato da Cola di Rienzo che salì al potere nel 1347 con il titolo di "tribuno della libertà, della pace e della giustizia" e in pochi mesi ripristinò l'ordine a Roma; l'ostilità dei nobili e alcuni errori politici però determinarono la sua rovina: fu ucciso nel 1354 durante una sommossa popolare
        
        Il compito di riportare la sede papale a Roma fu affidato al cardinale Egidio di Albornoz che ridimensionò il potere dei signori locali, riordinò gli uffici ecclesiastici e ricostruì il potere papale nei territori circostanti
        
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        I comuni erano incredibilmente instabili
        
        Uno dei fattori era lo scarso coinvolgimento politico: per esempio dei circa 80000 abitanti della Firenze del XIV secolo, solo 3500 circa erano eleggibili e di questi appena qualche centinaia aveva un ruolo di spessore
        
        Un'altra causa fu la presenza nei comuni di alcuni centri di potere legati da vincoli familiari molto forti intorno alle quali gravitava una massa di clienti quali piccoli artigiani e poveri sotto la protezione dei potenti; altri centri di potere erano le corporazioni che potevano intervenire direttamente nella vita politica schierando i propri associati
        
        Questi avevano interessi diversi e costituivano delle fazioni in lotta; la vita dei comuni era quindi caratterizzata da una forte conflittualità interna che li rendeva ingovernabili
        
        Una prima risposta a questi problemi era stata l'introduzione del podestà che non riuscì tuttavia a risolvere le tensioni; a partire dal XIII secolo quindi si insediarono i signori
        
        Questi venivano formalmente riconosciuti sia dal basso da un'autorità che dall'alto dall'imperatore o dal papa trasformando così le signorie in principati con un potere quasi assoluto e nel quale il signore operava in totale autonomia
        
        Nel XIII secolo la città di Milano si era affermata come uno dei più grandi centri dell'Europa occidentale grazie ad un'agricoltura avanzata, ad una fitta rete di canali navigabili e alla ricchezza dei commerci e delle manifatture
        
        Milano si stabilì anche sul profilo militare espandendosi nelle altre città della penisola senza trovare opposizioni: protagonista di questa politica espansionistica fu la dinastia dei Visconti, in particolare il suo fondatore Matteo Visconti, che governò su Milano con il titolo di vicario dell'imperatore
        
        Il dominio milanese, sotto Gian Galeazzo, successore di Matteo Visconti, arrivò fino in Veneto, Toscana e Umbria, facendo di Gian Galeazzo uno dei più importanti signori d'Europa
        
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        Dalla seconda metà del 1300 anche Firenze impose la sua supremazia sul territorio toscano annettendo Arezzo, Montepulciano, Pisa, Cortona e Livorno, senza riuscire però a creare una struttura statale
        
        Qui il controllo politico era nelle mani delle famiglie più ricche come quella dei Medici, alla quale apparteneva Cosimo dei Medici che nel 1434 sconfisse gli Albizzi salendo al potere
        
        Sebbene Firenze assomigliasse ad una signoria, Cosimo non volle essere chiamato signore, poichè comprese che i suoi cittadini erano troppo legati alla vecchia tradizione repubblicana ed erano orgogliosi della loro libertà cittadina; pertanto non introdusse modifiche istituzionali ma esercitò un rigido controllo sulla vita politica della città
        
        Durante il 1300 la repubblica di Venezia proseguì la sua politica di espansione marittima che la portò a creare un vasto impero esteso fino al Mar Nero
        
        Nel 1378 poi si scontrò con Genova a causa di una dura tensione per la conquista di Cipro, la quale creò una lega anti veneta che comprese la Signoria padovana dei Carrara, il regno d'Ungheria, il Ducato d'Austria e il Regno di Napoli
        
        Venezia quindi si trovò circondata e fu costretta a firmare la pace di Torino e a ridimensionare le sue posizioni
        
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        Il regno di Napoli era il più vasto d'Italia ma alla sua grandezza non corrispondeva un'adeguata forza economica e militare
        
        Il regno di Napoli era governato dalla dinastia degli Angiò alla quale apparteneva Roberto d'Angiò che portò Napoli al suo massimo splendore: egli fu considerato il più grande sovrano del tempo da Petrarca e la sua corte era celebre per il lusso ed eleganza
        
        Tuttavia dietro questa apparente potenza covavano notevoli debolezze strutturali: il sovrano infatti dipendeva economicamente esclusivamente da banchieri stranieri ai quali attribuiva privilegi di ogni tipo, mentre nel regno erano presenti i baroni che godevano di ampia autonomia e non rispondevano ai richiami dell'autorità
        
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      - A causa della corruzione della chiesa già dal XI secolo furono messe in moto all'inizio del 1500 numerose forme di rivolta per riformare la chiesa che però furono sempre deluse; di conseguenza il potere materiale della chiesa aumentò, allontanandola da una moralità pura
        
        Accrebbero notevolmente i casi di concubinato e simonia, di mancato rispetto dell'obbligo della residenza, di malcostume e di ignoranza
        
        Uno dei principali problemi fu però la vendita delle indulgenze: dietro un versamento in denaro infatti gli uomini potevano comprare l'espiazione dai peccati, andando a creare un vero e proprio commercio con l'obbiettivo di allargare le finanze della chiesa
        
        Uno dei movimenti riformatori più noti di questo periodo fu quello dell'umanesimo cristiano che, nonostante fallì nel suo intento, preparò il terreno alla riforma protestante
        
        A capo della riforma protestante vi era Martin Lutero, il quale, secondo la versione più nota nel 1517 avrebbe affisso sulle porte della cattedrale di Wittenberg un documento contenente 95 tesi contro le indulgenze, mentre in realtà queste erano contenute in una lettera spedita a agli arcivescovi di Magonza e Brandeburgo
        
        Più che sulle indulgenze in se Martin Lutero faceva leva sulla loro infondatezza: se Dio ha imposto un castigo, solo lui può condonarlo
        
        Il problema della salvezza era stato molto presente nella formazione di Lutero che quindi riteneva che la natura umana fosse irrimediabilmente contaminata dal peccato originale e che l'uomo non avesse più libertà di scelta tra salvezza e dannazione, ma che il suo destino dipenda unicamente dalla volontà divina
        
        Inoltre Lutero esaltava il dialogo diretto tra Dio e l'uomo, svalutando il ruolo dei sacerdoti e promuovendo un sacerdozio universale dei credenti: per Lutero tutti i credenti infatti erano sacerdoti in quanto battezzati
        
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        Gli sconvolgimenti che questa riforma portò costrinsero la chiesa di Roma a prendere provvedimenti di tipo politico, istituzionale e teologico, con una reazione che viene definita "controriforma" anche se è più corretto dire "riforma cattolica"
        
        Ormai non era più in gioco solo la repressione degli abusi disciplinari, ma il recupero di tutta le religione cattolica; per questo si chiedeva da tempo la convocazione di un concilio ecumenico che portasse rimedio ai mali che affliggevano il mondo ecclesiastico
        
        Il concilio fu convocato a Trento nel 1542 dal papa Paolo III, locazione scelta per non dispiacere ne i cattolici ne i protestanti, nonostante questi non si presentarono al concilio, essendo una città italiana ma nel territorio dell'impero
        
        Nel concilio si riscontrarono due tendenze: una chiedeva di affrontare i problemi di carattere istituzionale e disciplinare, mentre la seconda di affrontare le questioni dogmatiche e teologiche
        
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        Sul piano della dottrina il concilio operò una chiusura nei confronti della riforma e ribadì la validità dei sette sacramenti, mentre sotto il profilo della disciplina ribadì l'obbligo del celibato e della residenza, impose ai vescovi le visite pastorali per controllare il comportamento delle diocesi e dei fedeli, impose il latino come lingua universale della chiesa, creò una rete di seminari per combattere l'ignoranza del clero e varò provvedimenti contro il nepotismo, la simonia e il concubinato
        
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        La volontà di attuare una riforma al cattolicesimo risale ad anni prima del concilio di Trento e si era manifestata con la formazione di nuovi ordini religiosi come quello dei gesuiti, dei teatini, dei cappuccini, dei somaschi, dei barnabiti, delle orsoline
        
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        Con la riforma cattolica ci fu una nuova persecuzione degli ebrei: in Spagna per esempio l'inquisizione aveva imposto una serie di conversioni forzate che avevano poi portato al fenomeno dei marrani dove degli ebrei convertiti continuavano a professare la loro fede originale
        
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        Lo scontro tra riforma e controriforma fu accompagnato dal fenomeno della caccia alle streghe: tra il 1550 e il 1650 circa gli inquisitori di tutta Europa misero a morte decine di migliaia di persone denunciate o accusate di far parte di una congregazione di seguaci del demonio, fenomeno particolarmente accentuato nelle zone marginali geograficamente e culturalmente
        
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  - - - Sistema politico, economico, giuridico, e sociale che si affermò nell'Europa occidentale con l'impero carolingio
        
        Trae le sue origini dalla popolazione dei Rajput che, tra il I e il V secolo, si insediarono nell'india di nord-ovest; nel XII secolo furono spinti da nuovi invasori in una regione a sud dove fondarono numerosi piccoli reami
      - In Europa la richiesta di nuove strutture di potere aveva portato alla nascita del fenomeno dell'incastellamento con la costruzione di insediamenti fortificati dove era presente la dimora del signore locale; le persone che gravitavano attorno al castello erano legate da rapporti di dipendenza al signore
    - - Lotte contro le eresie
  - - - Le terre e i popoli conquistati, pur essendo proprietà della corona spagnola, furono affidati ai conquistadores i quali dovevano occuparsi del loro governo politico e religioso
      - Nasce l'istituto giuridico dell'encomienda, che affidava un territorio e i suoi abitanti ad un affidatario, l'encomendero, che poteva richiedere agli indigeni prestazioni di lavoro illimitate: fu così che migliaia di indios furono mandati a morire nelle miniere, nei fiumi, nei campi o nei laboratori di tessitura
        
        Lo sfruttamento fu molto evidente nelle haciendas, unità produttive dedite all'agricoltura e all'allevamento; molte colture indie furono abbandonate favorendo quelle importate dagli spagnoli che poi sarebbero andate sul mercato europeo, garantendo alte rese a costo zero
        
        Gli indigeni venivano sfruttati anche nelle miniere, facendoli lavorare in modo disumano
        
        Questo crea il cosiddetto commercio triangolare: i portoghesi in particolare, in cambio di armi e manufatti di poco valore, acquistavano schiavi neri dall'affrica che venivano poi portati in America, i cui prodotti venivano poi immessi nel commercio europeo
        
        Per giustificarsi di queste azioni, le popolazioni europee ritenevano che gli indigeni fossero cannibali, che tra loro non esistesse giustizia, che vanno in giro nudi e che quindi erano come degli animali (come ci dice il frate Tommaso Oritz)
        
        Ci sono stati anche delle reazioni diverse, come quella di Bartolomè de Las Casas che nel 1502, andato a ritirare delle piantagioni lasciategli dal padre, entrò in contatto con la schiavitù degli indigeni e da li decise di farsi frate e combattere al fianco degli indios
        
        Uno dei primi interventi dei missionari cattolici nei territori sudamericani fu quello di battezzare le popolazioni native, compito non facile in quanto non solo le religioni dei nativi erano molto diverse ma confondevano i missionari per conquistatori
        
        Bisogna distinguere due fasi di questo processo di evangelizzazione: nella prima fase ci si preoccupò della tutela delle loro condizioni materiali, nella seconda fase emerse una crudeltà pari a quella dei conquistadores, lasciando la cristianizzazione degli indios molto superficiale: molti vecchi culti infatti sopravvissero
        
        Un ruolo importante fu svolto dai missionari gesuiti che crearono delle comunità che vivevano solo di agricoltura e che erano organizzate secondo il principio di uguaglianza sociale
      - Il Portogallo invece, fatta eccezione per il Brasile, si espanse verso oriente
        
        Il Brasile nel 1533 fu diviso in 12 capitanie affidate ad altrettanti responsabili detti donatarios, ai quali spettava il compito di amministrare e difendere il proprio territorio
        
        In oriente il Portogallo non procedette con l'annessione di enormi territori che non poteva controllare adeguatamente ma bensì costruì un imponente sistema di fortezze e basi navali per controllare il traffico delle spezie
        
        Essendo penetrato nell'oceano indiano, entrò in conflitto con i mercanti arabi: ne nacque una guerra che terminò con la vittoria dei portoghesi grazie alla superiore potenza di fuoco delle loro navi
        
        Consolidata la loro presenza nell'oceano indiano, si spostarono ulteriormente a oriente conquistando Malacca, una città cruciale per i traffici tra l'oceano indiano e il mar della Cina
        
        Da li poi si espansero anche in Cina e in Giappone dove conquistarono Canton e Macao
    - - La cautela che Filippo dedicava ad ogni decisione gli diede l'epiteto di "re prudente", prudenza che spesso sfociava in eccessiva lentezza, rendendo i territori dell'impero difficili da governare
        
        Tuttavia, questa lentezza era anche dovuta alla dispersione del suo impero con una conseguente crisi nella circolazione delle informazioni: gli spostamenti dell'epoca, infatti, non solo erano lenti di per se, ma erano estremamente imprevedibili siccome anche il clima rappresentava un fattore cruciale
      - Figlio di Carlo V e nuovo re di Spagna, è considerato il campione della controriforma; di lui gli storici protestanti hanno sottolineato il carattere oscurantista della sua politica, caratterizzata da persecuzioni e repressioni del dissenso religioso, mentre gli storici cattolici ne hanno sottolineato la forte moralità e la consapevolezza della propria missione
      - il suo stato era il più autoritario d'Europa
        
        Godeva di poteri assoluti sul suo impero e rappresentava anche il capo della chiesa: nonostante riconoscesse la figura del papa, Filippo usufruì del diritto di presentazione, che gli consentiva di nominare vescovi di suo gradimento per mezzo dei quali controllava l'organizzazione ecclesiastica; inoltre egli sfruttò anche l'inquisizione
        
        Filippo poi era affiancato da una serie di consigli ai quali corrispondeva una piramide di funzionari, impiegati e dipendenti il cui reclutamento avveniva attraverso la vendita delle cariche; il funzionario poi cercava di recuperare il denaro speso: il funzionario, infatti, riceveva ulteriore denaro, oltre allo stipendio, per ogni atto amministrativo svolto, andando a generare una forte corruzione
        
        Intorno al 1560 iniziarono ad affluire in Spagna ingenti quantità di oro e argento (età dell'oro), che però non riuscirono a stabilire un benessere duraturo per il paese poichè queste ricchezze furono usate per scopi personali
        
        Questo provocò un drastico aumento dei prezzi siccome all'incremento della domanda di merci non corrispondeva un adeguato incremento dell'offerta
        
        La domanda quindi si riversò sui mercati esteri facendo della spagna da ponte per il passaggio delle ricchezze e arricchendo gli altri paesi, cosa che a sua volta portò al debito pubblico
        
        Pertanto il commercio era sottoposto a pesanti restrizioni che provocarono la nascita del contrabbando
      - Nel Mediterraneo era rimasto da tempo il conflitto mai interrotto tra il Regno di Spagna e l'impero ottomano basato principalmente sulla pirateria
        
        Di pirateria c'era sia quella mussulmana che quella cristiana, oltre alla corsa utilizzata per danneggiarsi reciprocamente: la prima, in particolare, vedeva i pirati barbareschi i quali agivano con grosse formazioni navali mettendo in atto vere e proprie operazioni militari
        
        Contro i Turchi si schierò papa Pio V formando la Lega santa contro i Turchi, armata di una grande flotta al comando di Giovanni d'Austria, fratello di Filippo II
        
        Nel 1571 si scontrarono due grandi flotte nella battaglia di Lepanto, che si risolse in una grande disfatta dei Turchi a causa della superiore artiglieria dei cattolici
        
        I turchi si ripresero prestissimo ma la loro presenza nel mediterraneo divenne meno accentuata e aggressiva, avendo spostato il loro interesse sul fronte persiano
        
        In spagna la lotta contro i Turchi aveva ravvivato lo spirito di crociata che portò alla persecuzione dei moriscos (musulmani costretti a convertirsi al cristianesimo) e alla loro successiva espulsione dalla Spagna, provocando grandi danni all'economia spagnola, avendo eliminato di colpo migliaia di individui facenti parte ai settori più attivi
      - Registrò un importante successo con l'unificazione dell'intera penisola Iberica, dovuta principalmente ad un caso fortuito: nel 1578 il re del portogallo fu sconfitto dal potente sultano mussulmano, facendo si che Filippo II prenda il controllo di questa regione
        
        La spagna si trovò così in condizione di potenziare la propria sfera di influenza lungo l'Atlantico e di collegare l'Impero con i Paesi Bassi; tuttavia gli abitanti non sopportavano la presenza spagnola per tre ragioni: fiscale poichè i sudditi non tolleravano il suo il pesante fiscalismo, politica poichè i nobili non tolleravano le ingerenze nei loro confronti, religioso poichè nei Paesi Bassi si era diffuso il calvinismo
        
        Pressato dalla volontà di combattere le eresie, Filippo intraprese una politica di persecuzione ai danni dei calvinisti
        
        Insieme al malessere sociale, queste furono le cause della guerra sociale: nel 1566 le masse popolari si diedero al saccheggio di chiese e conventi e ad uccidere uomini di chiesa
        
        La rivolta assunse di conseguenza i caratteri di una vera e propria guerra e i ribelli furono appoggiati dai nobili che non approvavano i metodi degli spagnoli e che prendevano il nome di "pezzenti", dalla cui parte si schierò anche Guglielmo I principe d'Orange, che gli fece da capo
        
        Nel 1572 Guglielmo fu nominato governatore delle province del Nord, mentre quelle del sud rimasero in mano agli Spagnoli; fu poi con il governatore Alessandro Farnese che la Spagna riuscì a recuperare le province meridionali
        
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    - - Dopo la morte di Edoardo VI salì al trono Maria Tudor, detta anche "Maria la cattolica" a causa della sua politica repressiva nei confronti dei protestanti
        
        L'imperatore Carlo V quindi organizzò il matrimonio tra il figlio Filippo (futuro Filippo II) e la regina, mentre il re di Francia Enrico II fece sposare il figlio Francesco con Maria Stuart, erede al trono di Scozia
        
        Dopo la sua morte salì al trono Elisabetta I
        
        Nonostante fosse nata da un matrimonio dichiarato sacrilego, il re Filippo II decise di non intervenire, poichè se fosse stata spodestata sarebbe andata al trono Maria Stuart, che avrebbe quindi unito il potere francese
        
        Elisabetta comprese che i suoi cittadini necessitavano di un periodo di pace e pertanto cercò di evitare i conflitti
        
        Orientò il paese verso il protestantesimo, contando sul fatto che il cattolicesimo si estinguesse gradualmente, non più supportato economicamente e politicamente, stabilendo anche l'autorità della corona sul clero con la legge di supremazia, e infine ostacolò le frange più radicali del calvinismo tra cui quella dei puritani
        
        Il principale problema politico era rappresentato dai rapporti con Maria Stuart, la quale si trovò in una situazione molto complicata una volta salita al trono: in Scozia il calvinismo era radicale e incontrollato, ma cercò di recuperare il cattolicesimo; tuttavia tutto crollò quando fu coinvolta nell'assassinio del marito, trovandosi costretta ad abdicare e a rifugiarsi da Elisabetta, che però la incarcerò
        
        Benchè prigioniera, Maria Stuart continuò ad alimentare complotti contro Elisabetta facendo mandare missionari gesuiti per convertire la popolazione, ma anche agenti segreti con il compito di provocare sommosse e sicari incaricati di uccidere la regina
        
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        Sotto Elisabetta l'Inghilterra riuscì a risollevarsi drasticamente e a diventare una grande potenza: inizialmente infatti l'Inghilterra era ancora una potenza di secondo ordine, presentando un esercito e una flotta che non riusciva ad ottenere grandi vittorie
        
        Elisabetta tentò di rafforzare la monarchia sul piano politico, mentre sul piano economico e tecnologico sviluppò la lavorazione della lana che da tempo rappresentava una fonte di guadagno per gli inglesi e che veniva venduta grezza, mentre ora veniva anche lavorata
        
        Questo provocò anche l'influsso in Inghilterra di artigiani protestanti in fuga dalle persecuzioni
        
        Sotto Elisabetta le ricchezze furono largamente alimentate da avventurieri, come Francis Drake, che navigando l'Atlantico assalivano i vascelli spagnoli e li derubavano delle loro ricchezze o degli schiavi
        
        Anche grazie a questi esploratori l'Inghilterra riuscì a conquistare le rotte oceaniche, ponendosi in primo piano nelle vie di navigazione, mentre i suoi porti divennero i più sicuri e attrezzati del mondo
- - - - Su questo falso storico si basano le leggi raziali
- - - - Pluralismo religioso
- - - - Si diffonde in Europa
      - Moti di rivolta
        
        Contadini
        
        Principi
        
        Vanno contro l'editto di Worms
      - Editto di Worms
        
        Lutero viene considerato eretico
    - - Si sviluppa in Svizzera
    - - Si sviluppa a Ginevra
    - - Concilio di Trento
        
        Riforma della chiesa
        
        Ordini Religiosi
        
        Atti repressori
        
        Persecuzione degli ebrei
        
        Indice dei libri proibiti
        
        Censura di stampa
        
        Caccia alle streghe
        
        Inquisizione
- - - - L'ascesa di potenti famiglie mercantili, che usarono la loro ricchezza per ottenere influenza politica e creare eserciti privati
        
        Queste famiglie spesso stringevano alleanze con altre famiglie potenti, e talvolta anche con potenze straniere, per proteggere i propri interessi
      - Poteri esterni: ad esempio, i re angioini di Napoli esercitarono un controllo significativo su gran parte dell'Italia meridionale
- - - - Questi stati furono in grado di utilizzare le loro risorse militari ed economiche per espandere i loro territori e affermare il loro dominio sulle vicine signorie e città-stato.