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IL PENSIERO POLITICO NEL PRINCIPE E NEI DISCORSI - Coggle Diagram
IL PENSIERO POLITICO NEL PRINCIPE E NEI DISCORSI
LE CARATTERISTICHE DEL PRINCIPE
LA SCIENZA POLITICA E L’AUTONOMIA DELLA POLITICA DALLA MORALE
Machiavelli è il fondatore della moderna scienza politica; egli rivendica l’autonomia del campo dell’azione politica dalla morale: la bravura dell’uomo politico sta nel riconoscere come priorità il benessere dello Stato e dei cittadini, e non il proprio interesserebbe personale. Per garantire tale benessere il politico è talvolta costretto ad assumere atteggiamenti crudeli e spregiudicati dove li richiedano le esigenze dello Stato. Per aver agito in tal modo egli non deve subire un giudizio negativo, poiché ha eseguito il compito del politico di soddisfare il bisogno collettivo.
I criteri di giudizio da attuare nei confronti di un uomo politico devono dunque riguardare l’utile collettivo, e non il bene o il male.
L’intento di Machiavelli non è quello di giustificare l’azione del politico, ma di costatare che certi comportamenti, buoni o cattivi che siano, sono necessari per conquistare o mantenere saldo uno Stato. Il pensiero di Machiavelli si fonda infatti su una visione pessimistica di fondo: l’autore è convinto che gli esseri umani siano malvagi poiché spinti naturalmente da un interesse materiale ed egoistico. Essendo le leggi della convivenza umana così dure e spietate, l’uomo politico non può comportarsi sempre benignamenge, perché altrimenti fallirebbe il suo compito.
LA FORTUNA
La bravura dell’uomo politico coincide anche con la sua capacità di saper gestire la fortuna. Machiavelli ha una concezione laica di fortuna ed è impregnato di quella fiducia nei confronti dell’abito umano, tipica della cultura umanistica. Egli è tuttavia consapevoli dei limiti dell’amore umano difronte alla potente influenza del caso.
Esistono vari modi in cui l’essere umano può fronteggiare vittoriosamente la fortuna
La capacità di previsione, acquisibile soltanto se si conosce la storia passata, dalla quale si possono ricavare gli insegnamenti necessari per saper prendere decisioni adeguate in vista dell’avvenire
Attraverso l’occasione, la capacità di saper sfruttare le variazioni della sorte a proprio vantaggio. Essa assume talvolta un’accezione negativa, poiché a volte è necessario trovarsi in una situazione sfavorevole per avvertire il bisogno di cogliere una certa occasione.
La capacità di adattare il proprio agire al mutare della fortuna.
L’essere umano è abitudinario, se ottiene successo adottando un certo comportamento è raro che muti il suo modulo di agire; perciò se le circostanze assumono una piega differente egli di rado è in grado di essere flessibile, e si lascia dominare dal mutato corso degli eventi.
IL PRINCIPIO DI IMITAZIONE
Altra importante qualità dell’uomo politico è la conoscenza della storia: Machiavelli possiede una concezione naturalistica dell’essere umano, secondo la quale i comportamenti di quest’ultimo rimangono invariati nelle diverse epoche storiche. È dunque possibile individuare delle leggi di validino universale, applicabili infallibilmente ad ogni situazione.
IL METODO
Machiavelli elabora le sue costruzioni teoriche attraverso l’indagine della realtà concreta, che viene analizzata con un’approccio scientifico che sarà proprio del metodo galileiano.
L’esperienza di Machiavelli può essere di due tipi
Esperienza diretta, ricavata dalla partecipazione personale alle vicende presenti.
Esperienza ricavata dalla lettura degli autori antichi
Nel XXVI capitolo l’approccio scientifico viene subordinato alla forte passione politica, che spinge Machiavelli ad ignorare la consapevolezza dell’inattuabilità delle proprie concezioni in tempi presenti nel frammentato contesto italiano, e lo conduce ad assumere un atteggiamento profetico attraverso il quale sembra quasi voler esortare con veemenza la nascita di un principato che possa liberare l’Italia dalla condizione di campo di battaglia delle diverse potenze europee.
LE VIRTÙ DEI CITTADINI E IL RUOLO DEL PRINCIPE IN RELAZIONE A QUESTE ULTIME
Per mantenere lo Stato è necessario che il sovrano impartisca ai sudditi virtù quali l’amore di patria,l’amore per la libertà, l’onestà, la solidarietà
Attraverso
Le buone leggi, che disciplinano il comportamento dei cittadini frenando i loro istinti bestiali
Le milizie, che non devono essere composte da mercenari ma dai cittadini stessi, così da accrescere in questi ultimi il sentimento di patria e da garantire la fedeltà delle truppe.
La religione, intesa come mero strumento di governo ( come accadeva nell’antica Roma), finalizzato a condurre i cittadini al rispetto reciproco e al mantenimento della parola data.