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NATURALISMO
FRANCESE, :warning: VERISMO ≠ NATURALISMO
autonomia…
NATURALISMO
FRANCESE
VERISMO
VERGA
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I fase: romantica (Amore e patria, I carbonari della montagna)
II fase: tardo romantica-scapigliata (Storia di una capinera, Eva, Tigre reale, Eros): polemica anticapitalista; linguaggio enfatico
III fase: svolta verista
- 1874: Nedda* (ancora toni melodrammatici e non impersonali)
- 1878: Rosso Malpelo
poetica verista
"L'opera d'arte sembrerà essersi fatta da sé"
(Prefazione all'Amante di Gramigna)
- eclisse dello scrittore e impersonalità
- azione comincia in medias res
- il carattere dei personaggi emerge direttamente dalle loro azioni
- narratore popolare (anonimo e corale) (regressione)
- linguaggio mimetico
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Vita dei campi
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ancora qualche traccia dell'atteggiamento romantico di nostalgia per l'ambiente rurale, ma allo stesso tempo progressiva acquisizione della consapevolezza che esso è regolato dalle stesse dinamiche di quello cittadino
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Il ciclo dei vinti
Malavoglia (1881):
- ambientato tra il 1863 e il 1878, in Italia postunitaria;
- effetto disgregante della storia e della modernità sul microcosmo arcaico e rurale del villaggio e della famiglia
- conflitto tra generazioni
- religione della famiglia e morale dell'ostrica
- romanzo corale
- costuzione bipolare: ideali puri dei Malavoglia vs. cinismo e disumanità dei compaesani; tempo ciclico vs. tempo storico; spazio chiuso vs. spazio aperto
- narratore adotta punto di vista del paese > straniamento rispetto ai valori ideali
Mastro-don Gesualdo (1889):
- ambientato a inizio Ottocento, in Italia preunitaria;
- ambiente borghese e aristocratico > innalzamento anche del narratore e focalizzazione interna (punto di vista del protagonista) > uso del discorso indiretto libero
- protagonista unico, non romanzo corale
- il conflitto tra valori e interesse economico è interiorizzato > pessimismo assoluto perché trionfa l'interesse economico, la religione della roba > sconfitta umana > critica di Verga
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si diffonde negli ambienti di sinistra di Milano, ma non si può parlare di un movimento omogeneo e con un programma organico.
I suoi reali esponenti provengono poi in realtà dal ceto conservatore del Meridione
CAPUANA
≠ Naturalismo francese: respinge l'idea della letteratura come forma di "scienza" e la fiducia nell'impegno politico e sociale dei letterati
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anni '70 dell'800, teorizzato da Taine
si fonda sul Positivismo e sul determinismo materialstico => la letteratura ha il compito di fare un'analisi scientifica della realtà e il romanzo diventa uno strumento scientifico di analisi e rappresentazione della realtà
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Flaubert
teoria dell'impersonalità => fine del romanzo autoriale ottocentesco; adozione della focalizzazione interna e uso del discorso indiretto libero
contestazione del mondo borghese (vd. Educazione sentimentale e Madame Bovary), attraverso la mimesi del linguaggio
fratelli de Goncourt
importanza della documentazione; attenzione per ceti inferiori e per fenomeni di degradazione (tra Naturalismo e Decadentismo)
Zola
romanziere scienziato + scrittore sociale: conoscere e rappresentare i meccanismi psicologici (inclusi gli aspetti più crudi e ripugnanti) per poterli controllare e permettere progresso della società
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:warning: VERISMO ≠ NATURALISMO
- autonomia dell'arte rispetto alla scienza
- rappresenta la realtà delle campagne, più che quella delle città industriali
- non ha fiducia nel progresso e nella capacità della letteratura di migliorare le condizioni sociali
- eclisse del narratore, che si pone sullo stesso piano dei personaggi