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Gli esseri viventi e l'ambiente - Coggle Diagram
Gli esseri viventi e l'ambiente
la terra possiede alcune caratteristiche che la contraddistinguono e che l'hanno resa adatta alla comparsa e allo sviluppo della vita
la posizione rispetto al Sole determina variazioni della temperatura che consento all'acqua di trovarsi agli stati solido, liquido e gassoso
la rotazione della Terra causa l'alternanza di luce e di buio, così gli organismi fotosintetici possano sfruttare l'energia solare senza essere danneggiati
l'inclinazione dell'asse terrestre comporta un'esposizione ai raggi solari differente durante l'anno e determina l'esistenza delle stagioni
sul pianeta sono presenti tutti gli elementi necessari per i processi vitali
nel 1866 il biologo Haeckel coniò il termine ecologia per indicare una disciplina che studia i vari livelli di organizzazione della vita, i rapporti tra i singoli organismi e tra le popolazioni e si occupa dei sistemi che comprendono la totalità dei viventi di un luogo e l'ambiente che li ospita è detto ecosistema
gli ecosistemi sono formati da due componenti
la componente biotica: l'insieme degli esseri viventi che abitano in un determinato ambiente
la componente abiotica che comprende le caratteristiche chimiche, fisiche e climatiche che caratterizzano un area
poi ci sono i fattori limitanti
le caratteristiche geologiche e climatiche danno origine ad una classificazione degli ecosistemi in unità più ampie definite biomi. I biomi terrestri sono definiti in base al tipo di vegetazione dominante mentre i biomi acquatici in base alla specie animali che li caratterizzano
in base a queste caratteristiche, il biologo Whittaker propose nel 1975 la versione di uno schema che suddivide la terra in 9 biomi principali
la tundra
è l'ambiente più freddo a eccezione delle calotte polari, dove le forme di vita sono molto limitate. Può essere: artica (regioni artiche), alpina ( montagne con altitudini elevate)
foresta boreale
si trova ad altitudini inferiori rispetto la tundra. Le specie vegetali dominanti sono le conifere, mentre la fauna è caratterizzata da animali di grandi dimensioni
le foreste temperate sempreverdi
si estendono lungo le coste dei continenti . Oltre le conifere sono presenti altre piante sempreverdi. La fauna è simile a quella delle foreste boreali
la foresta temperata decidua
è diffusa nel Nord America orientale, in Europa e nell'Asia orientale. Ci sono foreste ricche di alberi che perdono le foglie durante l'inverno. La fauna è caratterizzata da molte specie sia migratorie sia stanziali
praterie temperate
si sviluppano nelle aree con precipitazioni scarse tutto l'anno. La vegetazione è caratterizzata da distese erbose mentre, tra gli animali, i mammiferi sono i più diffusi
il deserto freddo
si trova nelle regioni aride a latitudini medio-alte, lontane dal mare. La flora è formata da erbe e piccoli arbusti, la fauna da molte varietà di uccelli, insetti e piccoli mammiferi
deserto caldo
si trova nelle due fasce comprese tra i Tropici e l'Equatore, La biodiversità vegetale è più varia rispetto ai deserti freddi, la fauna è formata da insetti, rettili e roditori
la foresta spinosa e la savana tropicale
si trovano in corrispondenza dell'equatore. Il clima è semiarido. La vegetazione è caratterizzata da arbusti e cactus mentre la fauna è caratterizzata da mammiferi
la macchia mediterranea
si trova lungo le coste dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. La vegetazione è caratterizzata da alberi sempreverdi. Gli animali che vivono sono uccelli migratori, rettili, roditori ed insetti
la foresta decidua tropicale
si trova in aree simili a quelle della foresta spinosa, ma con precipitazioni più frequenti. Presenta una discreta biodiversità di flora e fauna
le foreste pluviali tropicali
sono gli ambienti più ricchi di biodiversità vegetale e animale di tutto il pianeta
Gli oceani hanno un'estensione maggiore rispetto ai continenti. I biomi marini hanno confini meno marcati rispetto a quelli terrestri ma è possibile individuare delle regioni oceaniche. Gli organismi acquatici possono essere suddivisi in 3 categorie
benthos: animali che vivono a contatto con i fondali
plancton: animali che sono trasportati passivamente dalle correnti marine
necton: animali che nuotano attivamente
All'interno dei biomi marini si possono individuare diverse zone in base alla distanza dalla costa e dalla superficie
La parte di mare più vicina alla riva è detta zona costiera. Possiamo riconoscere due fasce: litorale (esposta al moto ondoso) e intertidale (compresa tra i livelli di alta e bassa marea)
Dopo la zona costiera c'è il dominio pelagico(mare profondo), la zona dei fondali oceanici si chiama dominio bentonico. La zona più profonda si chiama piana abissale. Basandosi sulla profondità delle acque è possibile suddividere le acque oceaniche in 2 zone
zona fotica: è lo strato superficiale dell'acqua dove la luce che penetra è sufficiente a garantire la fotosintesi
zona afotica: coincide con le acque più profonde dove meno dell'1% della luce solare può penetrare
invece se osserviamo le acque dolci possiamo suddividere questi ambienti in 3 tipologie
quando le acque sono calme come laghi e stagni parliamo di ambienti lentici
le acque dei fiumi e dei ruscelli sono dette ambienti lotici
le paludi o le torbiere sono le zone umide