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L'ITALIA DALLA SINISTRA A GILOTTI - Coggle Diagram
L'ITALIA DALLA SINISTRA A GILOTTI
Italia, Germania e Austria sono nella triplice alleanza
La politica estera italiana rovesciò le scelte della destra:
Fin dai tempi di Cavour l'Italia era alleata con la Francia contro l'Austria ma la situazione si incrino' nel 1870, quando l'Italia approfittando della debolezza della Francia nella guerra contro la Prussia conquistò Roma.
Inoltre nel 1881 la Francia conquistò la Tunisia che suscitò molte polemiche kn i5alia perché erano interessati a quei territori allora il cancelliere tedesco aiuta a dividere i due stati e propone un nuovo patto militare" la triplice alleanza " con anche l'Austria, prevedeva un'azione di comune difesa in caso di un attacco di uno dei membri
Il governo italiano avvia una politica coloniale
Nel 1882 l'Italia acquistò la baia di Assab sul mar Rosso e fu la prima base coloniale italiana. Da lì le truppe occuparono la città di Massaua in Eritrea. Il tentativo di penetrare verso l'interno provocò la reazione di Menelik, imperatore d'Etiopia che scatenò una guerra è n3l 1887 a Dogali una colonna militare italiana venne annientata allora si fermarono i tentativi di espansione coloniale
IL GOVERNO CRISPI E LA CRISI DI FINE SECOLO
Crispi riprende l'iniziativa coloniale
La politica estera occupava un ruolo fondamentale nei piani di Crispi, le conquiste coloniali avrebbero infatti permesso all'Italia di aumentare il proprio prestigio internazionale, di offrire uno sfogo ai grandi gruppi industriali e concedendo un po' di respiro al governo, distraendo l'opinione pubblica dai problemi economici.
Nel 1889 grazie al trattato di Uccialli l'Italia ottenne il controllo dell'Eritrea e poco dopo ottenne anche la somalia
La sconfitta di Adua provoca le dimissioni di Crispi
Gli italiani tentarono di espandersi ancora verso l'interno ma ripor5arono importanti sconfitte sull' Amba Alagi nel 1895, a Macalle' nel 1896 e la disfatta a Adua nel 1896 dove morirono 7000 italiani. Gli Etiopi 3bbero la meglio anche grazie alle armi acquistate Con un prestito concessomi proprio dell'Italia. C4ispi fu costretto alle dimissioni e scomparve dalla scena politica italiana
Scoppiano nuovi tumulti w lo stato reagisce Con la forza
L'Italia ottenne un modesto possedimento con un prezzo umano altissimo, però era troppo piccolo per sviluppare l'economia nazionale.
Il disast4o in Africa aggravo' ulteriormente la situazione sociale in Italia, la crisi economica peggioro' le condizioni di vita degli operai e dei contadini e le spese coloniali avevano fatto aumentare le tasse. Nel 1897 ci fu una grande agitazione sindacale che coinvolse il Ferrarese, Modena e Bologna, che 20000 braccianti ag4icoli protestarono per ottenere stipendi più alti.
Nell'anno seguente ci furono proteste in molte città, il capo del governo diventò Antonio di Rudini che lasciò mani libera all'esercito. N3l 1898 il g3nerale Bava Beccaris a Milano utilizzò i cannoni uccidendo decide di persone, la polizia arrestò dirigenti scolastici e esponenti cattolici che aderirono alle proteste. Il re Umberto I sostenne la svolta autoritaria dello stato, Bava Beccaris fu nominato senatore e insignito di una medaglia. Alte sfere militari e deputati erano favorevoli a un autorità statale, una serie di eventi porterà ad un cambio di rotta
Il governo passa ai progressisti
Le elezioni del 1900 videro il successo dell'opposizione progressista. Formata da liberali, radicali, socialisti e repubblicani.
Il re fu costretto a cedere il governo al Giuseppe Saracco, primo segnale di indebolimentodella politica autoritaria
Un secondo fatto fondamentale si verificò a Monza, ovvero l'assassino del re da parte di Gaetano Bresci il 29 luglio, l'anarchico fu condannato all'ergastolo ma morì misteriosamente nel 1901. Il trono passò a Vittorio Emanuele III che nominò primo ministro Giuseppe Zanardelli
Zandrelli non era il capo della maggioranza ma Vittorio Emanuele III lo individuo' come l'unico politico con il sostegno dei socialisti, la politica Zanardelli aboli' le norme restrittive sul diritto di associazione per i lavori e promosse una legislazione sociale più avanzata