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L'ITALIA DI INIZIO NOVECENTO - Coggle Diagram
L'ITALIA DI INIZIO NOVECENTO
L'Italia era arretrata ma negli ultimi decenni dell'Ottocento nacquero le industrie (tessile,siderurgiche,alimentare)
questo fu favorito dall'intervento dello stato che agì
attraverso
-investimenti
costruzione di infrastrutture
-leggi
protezionismo con l'aumento delle tariffe doganali
L'industria italiana fu in grado di sviluppare anche i settori non promossi dallo stato
fabbriche chimiche,elettriche,meccaniche e automobilistiche (FIAT)
questo sviluppo si ebbe a Genova,Milano e Torino chiamato triangolo industriale
crebbero le organizzazioni sindacali e nacquero le prime camere del lavoro, in modo da creare reti di sostegno tra i lavoratori,difendere i lavoratori in caso di licenziamento e migliori condizioni di vita
Per far valere le loro ragioni organizzarono scioperi e manifestazioni (ciò succedeva anche alle leghe contadine e al partito socialista)
la classe politica liberale si divideva in conservatori e progressisti
diritto di voto restasse un privilegio di classi più importanti
diritto di voto a tutti i cittadini
Luigi Pelloux utilizzò norme che limitavano la stampa,associazione e sciopero
socialisti, radiali,repubblicani e liberali formarono l'opposizione parlamentare
re Umberto l fu assassinato dall'anarchico Gaetano Bresci (giunto dagli Stati Uniti per vendicare i manifestanti uccisi nelle proteste).Il nuovo sovrano fu Vittorio Emanuele lll che nominò come presidente del consiglio Giuseppe Zanardelli
Giovanni Giolitti volle rendere la monarchia parlamentare italiana più democratica e sulle tollerante verso gli operai.Fu così importante che il 900 venne definito età Giolittiana
Ordinò di fare intervenire le forze di polizia solo in caso di disordini e garantiti il diritto di scioperare E di mantenere una posizione di neutralità nei confronti degli imprenditori e di migliorare le condizioni di lavoro dei minori e delle donne
Aumentarono gli scioperi che si conclusero con il successo e l'aumento dei salari.Ciò fu possibile anche perchè industria italiana era già in sviluppo.
gli operai accrebbero i propri consumi e ciò favorì la crescita dei commerci e dei servizi
il re lo nominò presidente del consiglio e decise di proporre a Filippo Turati di diventare ministro
si allea con i socialisti riformisti ed estese l'obbligo di studio fino a 12 anni,stabilì che le spese per l'istruzione fossero sostenute dallo stato e istituì le pensioni e l'invalidità e l'ispettorato per il lavoro
Questi sviluppi modificarono l' aspetto delle maggiori città italiane rendendole più simili alle metropoli europee. I centri urbani cambiarono dal punto di vista sociale e gli operai raddoppiarono. Costruirono case popolari e luoghi di incontro per il tempo libero.per l'alta borghesia costruirono nuovi palazzi e per il ceto medio di quartieri residenziali meno sontuosi
Questi sviluppi interessarono le città del centro Nord, Roma e il triangolo industriale.al sud rimase il latifondo in cui producevano i cereali
Giolitti cercò di rimediare al mancato sviluppo del sud con delle leggi speciali ma non fu sufficiente e quindi i giovani più istruiti dovevano cercare di far carriera nell'amministrazione pubblica o emigrare
Alcuni accusarono Giolitti di non aver fatto abbastanza per il sud o addirittura di definirlo il ministro della malavita perché pur di raccogliere i voti non avrebbe esitato a scendere a patti con gruppi criminali
Nasce il movimento nazionalista che chiedeva al governo di riprendere la politica espansionistica e di creare un impero
Ciò fu sostenuto da giornali e quotidiani ma soprattutto da militari e industriali che speravano di fare buoni affari
Giolitti per avere il sostegno dei nazionalisti decise di invadere la Libia con l'intento di arginare l'espansione francese in Nordafrica
Un corpo di spedizione italiano sbarco a Tripoli e si ottenne la sovranità sulla Libia e le isole di Rodi e del Dodecaneso
l' impresa libica non porta vantaggi economici perché le terre erano aride e non si prestavano alla manodopera contadina
Nasce il suffragio universale maschile e garantire il diritto di voto a tutti cittadini maschi e diede la possibilità di votare agli operai e contadini
MOVIMENTO SOCIALISTA CHIESA CATTOLICA
Per conquistare il voto cattolico Vincenzo Ottorino Gentiloni crea il ''patto Gentiloni''
Giolitti intendeva coinvolgere le classi popolari nella vita politica ma i risultati elettorali resero impossibile attuare questa politica.I parlamenti radicali erano fortemente anticlericali e si rifiutarono di far parte di una maggioranza sostenuta dai cattolici
Giolitti si dimette del governo ad Antonio Salandra sostenuto da cattolici e nazionalisti