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Arte e ideologia: il ritratto - Coggle Diagram
Arte e ideologia: il ritratto
Il genere romano per eccellenza
Ritrattistica uno dei generi più caratteristici romani
Centralità dipende dal peso che l'immagine personale aveva nella società (mondo aristocratico), anche se la sua genesi è strettamente legata al ritratto ellenistico
Importanza ideologica è testimoniata dagli spettacoli funerali dei personaggi influenti. I membri della famiglia sfilavano indossando le maschere di cera degli antenati (prese con un calco sul volto dei defunti dopo il decesso)
Maschere degli antenati erano conservate del tablinum, la stanza più importante della casa, di fronte all'ingresso dopo potevano essere venerate.
Ritratti in età repubblicana
IV secolo a.C. le fonti letterarie insistono sulla presenza a Roma di numerose statue onorarie di personalità della vita pubblica
La classe dirigente romana adottò i modelli del ritratto ellenistico (realistiche, idealizzanti e patetiche) fondendoli con la tradizione delle imagines maiorum
Non si tratta dell'invenzione di un nuovo genere artistico, ma dell'assunzione di modelli greci adattati alle esigenze della società romana
Grandi personalità politiche compivano scelte stilisticamente differenti connesse al messaggio che volevano comunicare tramite la propria immagine.
La relazione che esisteva tra volti e contenuti politici è ricostruibile solo parzialmente.
Costume di cambiare la propria immagine nel tempo, sfruttando la pettinatura per sottolineare momenti importanti della propria carriera politica o militare.
Ritratti in età imperiale
Semplificazione delle scelte
Affermazione di un unico modello (poche eccezioni): ritratto dell'imperatore
Quando si insediava un nuovo sovrano la sua immagine era subito riprodotta dagli scultori e inviate in tutto l'impero.
Monete, raffiguravano il volto dell'imperatore, favorivano la circolazione dell'immagine
Cittadini in segno di lealtà sceglievano pettinature simili a quelle dei principi.
Ritratto femminile influenzato dalle imperatrici
Ritratto condizionato dalle scelte degli imperatori che ricorsero ai modelli più adeguati per comunicare la politica da loro perseguita
Statue ritratto di Augusto
Stesso ritratto associato a tipi statuari diversi a seconda del messaggio che il monumento intendeva trasmettere
State di Augusto, accomunate dalle caratteristiche del ritratto classicistico (27 a.C.)
Scultura romana aveva elaborato un repertorio convenzionale di posture, gesti, costumi e attributi che i committenti avevano a disposizione per fornire informazioni più precise sul rango, funzioni civili, religiose e dei meriti dell'onorato
Augusto con il capo velato
I secolo a.C.
Augusto indossa la toga
Statua togata serviva per raffigurare il cittadino romano impegnato in un atto pubblico
Dato che la toga è panneggiata in modo da coprire il capo, l'imperatore stava compiendo un rito religioso (pontefice massimo)
Scultura suggerisce la devozione di Augusto nei confronti degli dei.
Augusto di Prima Porta
Statua loricata era l'immagine militare per eccellenza
Villa di Livia, Prima Porta
Augusto raffigurato come un generale, ma a piedi nudi, al pari di un eroe.
Rilievi della corazza è rappresentata la restituzione al dio Marte delle insegne perdute da Crasso nel 53 a.C. durante la campagna contro i parti, recuperato da Augusto nel 20 a.C.
Scena sulla corazza è inserita in un contesto cosmologico che ricorda la nuova età dell'oro portata dalla pace augustea.
Ritratti di Augusto
Strategie di costruzione dell'immagine dell'uomo pubblico divennero più complesse.
Ritratto dell'imperatore poteva variare spesso nel tempo adattandosi alla situazione politica (nuove pettinature, fedele fisionomia del volto)
Ottaviano ha avuto 5 variazioni tra il 44 a.C. e il 27 a.C.
Ritratto di Ottaviano:
Ruolo di generale e capoparte impegnato nella guerra civile
Torsione del capo richiama l'immagine di Alessandro Magno
Espressione inquieta e capigliatura mossa rafforzano il pathos
Volto ossuto è realistico
Ritratto di Augusto:
Ruolo di principe pacificatore
Classicistico e idealizzante
Ciocche dei capelli si sgonfiano, diminuisce la torsione del capo e il volto esprime la serenità del vincitore
Nei due ritratti lo schema di pettinatura (motivo a forbice, rimane invariato come segno di continuità