IMPERO DEGLI OTTONI
dopo la fine dell'impero carolingio iniziò ad affermarsi il regno dei Franchi orientali
suddiviso in 4 ducati
Franconia
Baveria
Svevia
Sassonia
La supremazia fra i duchi germanici la ottenne Enrico I di Sassonia
936 d.c corona di re dei Franchi e dei Sassoni a Ottone I
inizio dinastia sassone
assegnò ai vescovi importanti funzioni amministrative del regno
nascita nuova classe di funzionari: i vescovi-conti
togliendo potere ai nobili laici e assicurando una burocrazia efficiente
membri scelti da ottone I dal clero
evitava il problema dell'eredità poiché non potevano avere discendenti
potendo scegliere i membri aveva potere sulla chiesa
alla morte di Carlo il Grosso, Ottone I fu incoronato imperatore da papa Giovanni XII
alla morte Ottone III
emanò il privilegium Otonis, con il quale stabilì che l'elezione del papa doveva essere approvata dall'imperatore
rapporti Chiesa e impero cambiati
potere dell'impero molto più superiore di quello del papa
riprese la restaurazione dell'impero romano e cristiano e la teoria del trasferimento del potere imperiale
autorità imperiale indebolita, la nobiltà imperiale riuscì a riaffermare la propria indipendenza
chiesa in una situazione di debolezza
diffusa corruzione
presenza di simonia, cioè compravendita delle cariche ecclesiastiche
carriera ecclesiastica scelta per interessi economici e non spirituali
X sec. Francia, nascita di un nuovo ordine monastico
L'ordine cluniacense, chiamato così dall'abbazia di Cluny
promossero il ritorno del cristianesimo delle origini con principi basati su povertà, castità e semplicità
per riaffermare c'era bisogno di separazione tra potere temporale e spirituale
forme di malcontento nei confronti della corruzione delle gerarchie ecclesiastiche
dopo il periodo di debolezza con Gregorio VII ci fu l'abolizione della prassi delle investiture (niente più nomine scelte da parte delle autorità politiche)
conflitto con Enrico IV
cercò di deporre il papa, ma quest'ultimo si difese scomunicando il re con il Dictatus papae
questa scomunica portò di conseguenza 'obbligazione a Enrico IV di sottomettersi al volere del papa