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ecologia vegetale 2 - Coggle Diagram

- - - - metodo dei punti-linea--> analisi quantitativa e qualitativa
      - Metodo dei cerchi (Metodo di Raunkiaer)--> In un’ area campione si rilevano le specie presenti in cerchi di 1/10 di m2 di superficie
      - metodo fitosociologico--> ripetizione specie su un territorio
        
        area campione--> omogenea e di superficie sufficiente a rappresentare l’intera comunità, metodo area minima, indicare poi alcune caratteristica (località, quota, esposizione, inclinazione, superficie rilevata), coperture (arboree, arbustive, erbacee, meuscinale e acquatico).
        
        Trasformazione delle percentuali di copertura in indici di abbondanza -dominanza: + specie reali, 1 copertura reale da 1 a 5%, copertura reale da 6 a 25%, 3 copertura da 26 a 50%, 4 copertura da 51 a 75%, 5 copertura da 76 a 100%
        
        Un’alleanza riunisce associazioni simili tra loro, un ordine alleanze simili e una classe di ordini simili
        
        VANTAGGI--> Tipificazione, generalizzazione e cartografia. PROBLEMI--> Sapere riconoscere di quale entità sintassonomica è caratteristica ogni specie, Spesso nelle comunità vi sono specie caratteristiche di più entità sintassonomiche (associazione, alleanza, ordine, classe).
        
        specie esclusive, specie elettive, specie preferenziali (associazioni vicine), specie compagne, specie casuali
        
        studio della biomassa: Biomassa epigea g/m2 sostanza secca, stufa 60 °C fino a peso stabile, Biomassa ipogea prelievi di suolo volume noto g/cm3
        Standing crop biomass, biomassa per anno
- - - - Successioni primarie: senza eredità biologica
        Successioni secondarie: con eredità biologica nel suolo
      - Come studiare il dinamismo della vegetazione--> Monitoraggio sincronico (tutto nello stesso anno su plot diversi) Monitoraggio diacronico ( in tanti anni).
      - studio del dinamismo della vegetazione--> Ricreare una copertura vegetale stabile nel tempo, con scarsa necessità di manutenzione (bassi costi), ben inserita nel paesaggio vegetale, ricca di biodiversità, La vegetazione ricreata deve fornire servizi ecosistemici (approvvigionamento, regolazione ambientale, supporto e servizi ricreativo culturali)
      - dinamismo regressivo--> prima dell'evento catastrofico c'era la foresta, riduzione complessità della vegetazione.
- - - - La parte di fusticino del germinello posto al di sopra del nodo cotiledonare si chiama epicotile, mentre la porzione di fusto sottostante a questo nodo, è detta ipocotile. L’ipocotile solitamente è visibile nei semi con germinazione epigea, mentre nei semi con germinazione ipogea esso è poco sviluppato e non si allunga durante la germinazione. Generalizzando, la maggior parte delle Gimnosperme e delle Dicotiledoni hanno geminazione epigea e la maggior parte delle Monocotiledoni, ipogea. .
      - Germinelli di Monocotiledoni (Tillich 2000): (a) compatto con iperfillo (foglia germinale, quando si sviluppa la prima foglia vera e propria è detta ipofillo) nascosto, iperfillo assimilante, fotosintetico che solleva il seme di riserva al di fuori del suolo, con guaina assimilante, con coleottile lungo e avvolgente l’eofillo che è la prima foglia, iperfillo austoriale che trasporta nutrienti alla pianta tramite idrolisi. Monocotiledoni hanno apparato radicale fascicolato, mentre le dicotiledoni lo hanno fittonante, la prima radice è detta embrionale, radici seminali e radici laterali
        
        fritillaria tubaeformis--> elementi da ricordare: endemismo alpino, pianta geofita, semi dormienti. Germinazione dei semi avviene solo con la protusione delle radichetta embrionale. Successivamente avviene fuoriuscita del cotiledone austoriale e fotosintetizzante che permane verde fino allo sviluppo del bulbo. Attività fotosintetizzante consente lo sviluppo del bulbo. Germoglierà per la produzione della prima foglia vera (eofillo).
        
        ciclo vitale di una pianta--> stress ambientale--> luce influenza la germinazione, Alcuni semi sono fotoblastici (fotoblastici positivi--> se vi sono periodi di luce), poi vi sono gli afotoblastici ossia quelli che germinano al buio. La
        dormienza indotta dal buio (dark dormancy) infatti è particolarmente diffusa nelle specie con semi piccoli previene la germinazione dei semi troppo lontani dalla superficie del suolo
        oppure troppo ombreggiati. la germinazione si verifica solo dopo rimescolamento del suolo o scomparsa
        della copertura vegetale.
        
        composizione dello spettro luminoso--> rapporto tra la forma
        attiva del fitocromo (Pfr) e la sua forma inattiva (Pr). Presenta il tetrapirrolo: due radiazioni dell'infrarosso (lontano fan red e quello vicino red), se infrarosso colpisce il fitocromo è in conformazione pfr che è la sua forma attiva, se fitocromo viene colpito dalla radiazione dell'infrarosso lontano esso diviene pr--> sono forme isomere e sono reversibili. Esempio della plantago lanceolata
        
        Si definisce scotomorfogenesi lo
        sviluppo della plantula dopo la germinazione quando è ancora nel
        suolo (piantina eziolata). Abbiamo condizione d'ombreggiamento
        L’ipocotile delle piantine infatti si distende notevolmente durante le
        ultime fasi della germinazione nel suolo; in questo modo la gemma
        apicale che rimane chiusa, viene spinta oltre il livello superiore del
        suolo, verso la luce= «fuga dall’ombra»
        (shade avoidance)
        
        In presenza di luce, la piantina passa alla fotomorfogenesi e cioè la gemma si apre, le foglioline si espandono e l’apparato fotosintetico si differenzia. Si parla anche di fase di de-eziolamento della plantula (de-etiolation), si ha quindi fotomorfogenesi in condizioni normali, accumula più fitocromo pfr in forma attiva
        
        In presenza di luce, la piantina passa alla fotomorfogenesi e cioè la
        gemma si apre, le foglioline si espandono e l’apparato fotosintetico sidifferenzia. Si parla anche di fase di de-eziolamento della plantula
        (de-etiolation).Nella fase di plantula si assiste ad una forte selezione per caratteri quali una rapida estensione dell’apparato radicale anche in relazione alle risorse del suolo e per una altrettanto rapido viluppo delle foglie alla ricerca di luce. La luce però non è l’unico segnale che arriva ai semi e alle giovani piantine.
        
        Si parla di termomorfogenesi anzichè di fotomorfogenesi quando i segnali luminosi dall’ambiente vengono integrati dalla pianta
        con i segnali termici. Questo fenomeno è importante in quanto consente alle giovani piantine di rispondere modificando metabolismo e sviluppo. Al crescere della temperatura, il tasso di allungamento dell’ipocotile aumenta per radianze via via minori con una pendenza che cresce all’aumentare della temperatura in un intervallo da 10 a 25°C
        
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        grafico è caratterizzato dalla lai= indice di area fogliare, numero di foglia. Aumentando la copertura boschiva meno luce infrarossa, condizione di ombreggiamento, fitocromo inattivo PR. Se diminuiamo l'ombreggiamento abbiamo entrambi gli infrarossi= maggior germogliazione