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GUGLIELMO DI OCKHAM, Con Ockham la filosofia smise di occuparsi delle…
GUGLIELMO DI OCKHAM
Sulla base della sua concezione empiristica della conoscenza e della sua teoria gnoseologica, Ockham stabilisce un rapporto di eterogeneità tra scienza e fede, sostenendo che sia impossibile dimostrare razionalmente le verità teologiche poiché non si ha conoscenza intuitiva di Dio e della realtà soprannaturale. Le manifestazioni nella realtà sensibile dell’esistenza di un’entità soprannaturale possono alimentare la fede, ma non possono permettere la conoscenza certa delle verità teologiche
Critica Anselmo: l’uomo non può possedere il concetto di Dio, poiché non può avere di quest’ultimo esperienza intuitiva
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Con Ockham la filosofia smise di occuparsi delle verità teologiche e si aprì alla conoscenza della natura, il mondo fisico a cui l’uomo appartiene
TEORIA GNOSEOLOGICA
Conoscenza intuitiva
Permette di conoscere immediatamente la realtà o l’irrealtà di un oggetto, e le relazioni di quest’ultimo con altri oggetti
Può essere
Perfetta, quando ha per oggetto una realtà presente, cioè di cui si fa esperienza in tempo reale
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Imperfetta, quando è relativa ad una realtà di cui si è avuto esperienza in passato
È sensibile poiché percepiamo gli oggetti attraverso i sensi, ma è contemporaneamente intellettiva, poiché l’intelletto, oltre ad adempiere alla funzione astrattiva, coglie in modo intuitivo ciò che è oggetto della conoscenza sensibile, permettendo all’individuo di averne consapevolezza e di elaborarvi un giudizio.
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Conoscenza astrattiva
Permette di astrarre i concetti tramite un processo induttivo (gli universali) a partire da ciò di cui in precedenza di ha avuta una conoscenza intuitiva
I concetti esistono unicamente nell’intelletto e non aldilà di esso, e vengono definiti come segni o nomi con i quali ci si riferisce convenzionalmente ad una classe di enti particolari
Il legame tra un segno, e più in generale tra un termine e il suo significato è definito supposizione.
Il significato è quel qualcosa a cui un termine si riferisce e, per essere considerato valido,deve necessariamente essere relativo a oggetti che esistono in modo determinato
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Se in una proposizione ci si riferisce a oggetti inesistenti, si ottiene un’affermazione falsa
Ockham è un empirista, sostiene che sia impossibile conoscere e dimostrare ciò che è al di là dell’esperienza sensibile