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Grande sviluppo industriale nel Nord Italia nei primi anni del '900 -…
Grande sviluppo industriale nel Nord Italia nei primi anni del '900
Cause
Finanziamenti delle grandi banche alle nuove industrie
Le nuove industrie non erano ancora in grado di autofinanziarsi.
Le commesse statali erano rivolte esclusivamente alle grandi aziende che tendevano a inglobare quelle più piccole, quindi si rese necessario l'intervento delle banche.
Banca Commerciale Italiana, una delle grandi banche che come il Credito Italiano finanziò l'industrializzazione del nord Italia.
Commesse statali alle grandi aziende
Lo Stato stipula contratti con aziende siderurgiche e meccaniche per stimolare l'economia e rafforzare la propria difesa militare.
Politica protezionistica dello Stato
Vennero imposti alti dazi sui prodotti esteri per favorire l'espansione delle industrie del nord Italia.
I primi dazi vennero applicati ai prodotti dell'agricoltura e dell'industria, successivamente al grano, farine e riso.
Il triangolo industriale
Fu denominato il "triangolo industriale" l'area del nord-ovest Italia dove ci fu il maggiore sviluppo economico e industriale.
Ci fu maggiore sviluppo industriale in questa zona per due motivi principali.
Il sud Italia era
indietro
già da tempo, sia con lo sviluppo industriale che con l'istruzione.
Il nord Italia ha una
posizione geografica avvantaggiata
: l'esportazione e la comunicazione con le nazioni estere era più facile.
È formato da:
Torino
Grande crescita delle aziende automobilistiche
L'azienda automobilistica più famosa che ha approfittato della industrializzazione a Torino è la
Fiat
.
Fondata nel 1899 da una comunità di aristocratici, l'obiettivo era produrre automobili create in Italia su larga scala. I soci versarono un capitale iniziale di 800.000 lire (circa 3.6 milioni di euro). La prima automobile fu la Fiat 3 ½ HP.
Fiat 12HP (Horse Power, cavalli)
Genova
Sviluppo delle reti di trasporto
L'azienda più famosa per la costruzione di locomotive a Genova è l'
Ansaldo
.
Fondata con lo scopo di sviluppare un'industria nazionale in ambito ferroviario nel 1853. Nata a Sampierdarena dalla quale prese il nome la loro locomotiva più venduta. Nel 1902 l'azienda cominciò a produrre mezzi militari e lo fa anche oggi.
Milano
L'azienda più conosciuta che ha caratterizzato l'industrializzazione a Milano è la
Breda
.
Fondata a Milano nel 1886 da un ingegnere padovano di nome Ernesto Breda, ottenne un finanziamento da parte della Banca Commerciale Italiana nel 1899 e divenne una delle più grandi aziende metalmeccaniche in Italia.
Ernesto Breda
La "Torre Breda", dove ebbe sede la Breda.
Conseguenze sugli operai
Nelle città lo sviluppo industriale in generale aumentò la qualità della vita degli operai.
Operai che camminano verso una fabbrica
Video di operai nella catena di montaggio Ford.
Conseguenze positive
Arrivo di elettricità, acqua corrente e gas nelle abitazioni
Arrivarono prima nelle abitazioni dei più ricchi, ma dopo pochi anni cominciò tutto il popolo a usufruire di questi beni che ora sono classificati come primari.
Quando l'elettricità arrivo nelle nostre case, scoppiarono delle proteste anti elettricità. Il motivo principale di queste proteste fu la sua elevata pericolosità.
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Miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie
Ci furono numerose innovazioni scientifiche e mediche che portarono a un aumento della qualità della vita: protocolli standardizzati che sostituiscono le opinioni del singolo medico e l'arrivo dell'anestesia.
Conseguenze negative
Sovraffollamento delle città
Queste avvenne perché le persone che vissero in campagna si trasferirono in città per avere un lavoro.
Portò a delle condizioni di vita assurde, un gran numero di persone in appartamenti molto piccoli, condizioni di vita quotidiane in degrado, diffusione della criminalità.
Assenza di riscaldamento nelle case e servizi igienici in comune
Agevolano la decadenza delle abitazioni, dello stile di vita del popolo e portano ad un'aumento di malattie, facilitandone la propagazione.
Incremento dell'alcolismo
Le bevande alcoliche erano l'unico rifugio per la classe operaia e contadina dalle estenuanti ore e condizioni di lavoro. Questo portò ad un incremento inverosimile della mortalità per alcolismo rispetto agli anni precedenti.
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Sovraproduzione
Conseguenze sulle aziende e gli imprenditori
Piccole e nuove aziende
Le aziende piccole o che si occupano di settori nuovi come la chimica, ebbero difficoltà all'inizio perché non furono coinvolte nelle commesse statali.
Le banche cercarono di aiutare le aziende più piccole fornendo finanziamenti.
Grandi aziende
Inglobarono le aziende più piccole per espandersi ed eliminare la concorrenza.
Nascono i Trust
Orizzontali
Grosse industrie che comprano le industrie minori ottenendo il monopolio nel settore
Verticali
Si uniscono tutte le industrie necessarie al processo produttivo di un prodotto
Furono il focus principale da parte dello Stato, soprattutto quelle siderurgiche, quindi ricevettero finanziamenti per ingrandirsi e per fornire materiali allo Stato.
Causò Fallimento delle aziende causato da prodotti invenduti
Nasce il protezionismo con lo scopo di tutelare il mercato interno
Adattamento della finanza pubblica
Insieme a un grande sviluppo industriale, si è notato un generale miglioramento nell'economia.
Escludendo i tempi di guerra, la situazione dopo il 1914 fu, nella maggior parte dei casi, positiva con pochi episodi effettivi di recessione.
Dal 1890 al 1914, la percentuale media del debito ammontava a 101,7% sul PIL.
Di conseguenza, aumentò il debito pubblico. Dal 1864 al 1889, la percentuale media del debito era del 92,3% sul PIL.
Il Prodotto Interno Lordo continuò a salire. Infatti aumentò del 15% dal 1900 al 1910.
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Nonostante lo sviluppo industriale ed economico
Il sistema fiscale italiano era inadeguato, l’ordinamento tributario era prevalentemente costituito dalle leggi del 1864 e del 1865. Si manteneva lo squilibrio tra imposte indirette e imposte dirette.
Allargamento delle accise, l'obbligazione tributaria nel momento della fabbricazione o del consumo del prodotto e nell’atto della sua importazione nel territorio dello Stato. Introdotte in Italia dal 1864 furono ampliate a più prodotti.
Su polveri ed altre materie esplosive (1869),
Sull'olio di semi (1881)
Sullo zucchero (1877)
Sui fiammiferi (1896)
Sulla birra e sulle acque gassate (1864)
Introdotta la tassa sui trasporti ferroviari con la legge n. 542 del 27 marzo 1862. La cifra era pari al 10% sul prezzo dei posti dei viaggiatori e delle merci trasportate.
Le principali tassazioni rimasero sulle importazioni, favorendo le esportazioni e il commercio all'interno del territorio statale